.. RIVISTA POPOLARE 563 Le prime notizie giunte a Londra· erano in verità più che gravissim~. Si _parla':a di _5 ?.att~lli a~ond~~i di una mezza dozzma d1 morti e d1 pm d1 venti feriti. Allora anche i più calmi fra i cittadini Ingle2i cominciarono a. perdere la testa: i giornali jingoisti, imperialisti, chamberlanisti, la persero completamente ed anche quando notizie più precise ebbero ridotto il fatto alle sue vere proporzioni,- due morti, quattro feriti un battello affondato,-essi non diminuirono d'una lin~a la violenza del loro linguaggio. Ma intanto, fatto che merita di essere considerato, i giornali d'opposi zione al governo, i no1.1guerrafondai, i non partigiani dell'eroismo a tutt'oltranza dicevano chiaro: O sodisfazione e scuse o la guerra; e si leggeva chiaro nei loro , edit01·ials ~ che aspettavano al varco il governo. E' un fatto che i valorosi che stanno sulla flotta del Baltico hanno una paura· cane dei Giapponesi; ne vedono, ne sentono, ne sognano dappertutto: che cosa faranno quando li vedranno e sentiranno davvero è difficile dire: il coniglio quando non ha più scampo morde; certo è che le cannonate sulJa flotta pescatrice furono un di quei brutti fatti dettati dalla paura, che hanno sempre conseguenze molto brutte. Questa volta il brutto delle conseguenze era toccato ai pescatori inglesi; era naturale che il popolo inglese e il governo britannico ne volessero sodisfaziene. Per il governo tutto stava nel sapere mantenere la pace, pur ottenendo le dehite e giuste riparazioni. Se il governo Inglese avesse dovuto far pigliare a cannonate la valorosa flotta del Baltico è più che certo che si sarebbero fatte, subito dopo, le elezioni e il governo avrebbe avuto la peggio per mille ragioni, ma prima di tutte perchè l' Editcation Bill -· la legge che mette l' istruzione elementare in mano ai preti della Chiesa Anglicana -- gli ha messo contro i due terzi del paese. Nel Galles, per esempio, le sct1ole del governo son disertate ed i ragazzi mandati nelle scuole aperte dai dissidenti e dai non-conformisti. La Elituazione non rosea per 11 governo poteva diventare assolutamente nera. E intendiamo che il popolo esigeva le riparazioni e le scuse dovute; ma siccome la Russia aveva l'aria di nicchiare, l' opinione pubblica cominciava già a farsi sentire violenta sotto le finestre degli uffici di Downiog street. E i giornali o i capi dell'opposizione · scontavano già il capi tombolo espiatorio. Senonchè i giornali che più consigliavano l'opinione pubblica a pazientare, ad avere fiducia che l' affare si risolverebbe onoratamente per l'Inghilterra, erano quelli stessi che il primo giorno avevano chiesto che- senza stare a sprecare tempo in chiacchierate - si calassero a fondo le navi della valorosa flotta del Baltico: i giornali furiosamente jingoisti, i giornali del governo. Il governo ha avuto così dinanzi a se un certo tempo e ha potuto obbligare la Russia a constatare che la valorosa flotta del Baltico potrebbe oltrechè dei Giapponesi aver paura anche degli Inglesi. E qui capita opportuna una osservazione. Si vuol dire: - L'Inghilterra mostra i denti, ma se dovesse fare davvero non sarebbe pronta-· e fa il giro dei giornali la storiella dell'unica scatola di carne in conserva nei depositi militari di Greenwich. Ora questa è una illusione-forse· un pio desiderioche le altre potenze europee farebbero bene a non coltivare, perchè può essere cagione di spiacevoli sorprese. Comoda all' Ammiragliato e al War offi,ce far dire che non c' è nulla. La rapidità della concentrazione delle due flotte della Manica e del Mediterraneo: la rapidità dell' arrivo della Home fieet alla sua base di operazioni e ~il quasi fulmineo disloco del C1·uise1· squadron ancoratosi alla chetichella nel porto di un Isola Inglese da dove potrebbe con rapidità piombare su Dunquerque: l'invio di due brigate di fucilieri a Queenstown - per una passeggiata - in pieno assetto di guerra; provano che l'Inghilterra potrebbe esser pronta. Ora questi fatti, che nel popolo si sono saputi, e l'aver costretta la Russia - che non aveva .punto voglia - alle scuse e alla promessa di indennizzo e di punizioni , hanno molto giovato al governo. Gli banno tanto giovat) che la sna posizione politica interna, che era scossa, si è raffermata; e mentre prima dell' incidente i giornali dell' opposizione affermavano indispensabili, a breve scadenza , le elezioni generali,· oggi non ne parlano più : cioè si , il Daily Cronicle dichiara che non è ora il momento più favorevole per interrogare il paes~. E questo è sintomatico. Naturalmente alle elezioni nel tempo voluto dalla legge c'è ancora quasi due anni, di qui là può darsi che il governo riperda qnel che ha guadagnato in quindici giorni, ma per ora il Ohamberlanismo, il Jingoismo, l'Imperialismo hanno il disopra e le Trades Unions che si preparavano a buttarsi per conto loro nel mo virnento elettorale ora n;cchiano e , forse , non ne faranno niente. E saranno, certamente, migliaia di voti che l' incidente di Hull , toglie alla opposizione liberale e ai socialisti. Decisamente Arthur I. Balfour è nato vestito. Un' ultima osservazione di ordine internazionale. I buoni rapporti ristabiliti tra la Francia e l' Inghilterra hanno contribtiito a rendere poco pericoloso l'incidente Se q11el trattato di arbitrato che fece sorridere gli scettici non fosse stato sottoscritto, a: quest'ora forse la guerra divamperebbe in Europa. ♦ I gratticapi dell'Inghilterra nel Sud-.&.frica. - Poichè siamo a parlare dell'Inghilterra, continuiamo. Scrivemmo altra volta, a proposito della introduzione della rnano d'opera cinese nel Sud-Africa che questa. vittoria dei capitalisti di J ohannisbourg avrebbe avuto dei brutti risultati per la politica inglese. In verità non credevamo che i fatti ci dessero tanto presto ragione. L'ingordigia degli sfruttatori ha messo fuori dei gangheri anche la pazienza dei cinesi gente, di natnra incredibilmente paziente. E c'era da aspettarselo e non bisogna sorprendersene. La guerra del SudAfrica oltre che essere la lotta per la supremazia politica fra due popoli fu anche la lotta del capitale contro la legge. I boeri impedivano l'emigrazione cinese al Transvaal e nell' Orange. Ave vano messo sn le miniere una tassa-relativamente piccola di fronte a quella imposta dal governo inglese - di cui beneficiava lo stato; avevano regolato con leggi e disposizioni speciali il lavoro nelle miniere, ed anche i Uafri che ci lavoravano, erano protetti dalle leggi. Potevano, se volevano e quando volevano, abbandonare la miniera, dovevano e_sser pagati in danaro, e no_n dovevano essere obbligati a vivere nel recinto delle miniere. Qnesto, benchè la legge facesse loro obbligo di cedere sempre il marciapiede all'uomo bianco e di vivere in 1uartieri speciali, di non salire negli stessi vagoni dei bianchi ed imponesse loro altre cento vessazioni del medesimo genere. I padroni delle miniere diamantifere, i proprietari delle miniei·e d'oro , i De Baers. e C.ia vollero la guerra perchè sapevano che il paese soggetto agli inglesi rappresentava, per loro, il più ampio e sfrenato sfruttamento che mai mente infernale di capitalist:t abbia_. potuto immaginare. Oggi il Transvaal e l'Orange son :rovinati, assolutamente, letteralmente rovinati. L'Inghilterra aveva promesso di dare una indennità ai b'.eri perchè potessero ricostruirsi le loro fattùrie, incendiate dai soldati inglesi, perchè potessero ricompe_rarsi il lies'tiarne · parte requisito e parte brutalmente ucciso a fucilate dai soldati inglesi, perchè potessero vivere fino alla seconda raccolta. L' indennità è stata votata e - bisogna dirlo perchè è la verità-e anche spedita nell'Orange e nel Transvaal; ma i boeri non hanno toccato il 9 per cento dei fondi votati e spediti. Al tempo stesso l'Africande1'-bound, la lega boera che durante la guerra fu soppressa, esiste di
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