RIVISTA POPOLARE 587 Dalla statistica recentemente pubblicata dal governatore dell'Hainaut noi possiamo estrarre le seguenti terribili cifre. Nel Belgio dove le librerie pubbliche sono quasi sconosciute, ci sono 190000 birrarie; ciò fa una birraria ogni trentasei abitanti , o una birraria per ogni uomo di diciassette anni d'età I Durante gli ultimi cinquanta anni la popolazione è aumentata del 50 per cento; il numero delle birrarie dd 258 per cento. E tutti questi «onesti» stabilimènti commerciali prosperano. Un Bdga ingurgita circa 275 litri di birra, un Inglese 160 e un Tedesco soltanto 13 5 in un anno. La somma totale spesa nelle bevaude alcooliche sale a circa 21 milioni di sterline all'anno cioè L. it. 1415000 circa al giorno ; piu ~peci ficataruente quasi 3 sterline (L. it. 7 5) per abitante ogni anno. Più di L. it. 250 per famiglia. Il risultato di questa spesa nel Belgio è , ogni anno , il seguente. L'alcoolismo da l' 80 per cento di suicidi; il 74 per cento delle condanne alla prigione semplice ; da il 79 per cento dei ricoverati negli asili di mendicità; il 45 per cento dei pazzi; il 43 per cento degli accidenti nelle mine e nelle fabbriche. Mentre il salario di tutte le donne belghe non arriva ai 20000000 di sterlme annui, i loro rispettivi consorti consumano insieme, in bevande alcooliche 2 I milioni di sterline. Si sta ora avverando b profezia del D.r Laveleye. « L'Europa sarà presto convertita in una raccolta d' Iloti ubbriachi Ji Sparta. Nondimeno , e questo parrà sorprendente , nelle vie del Belgio si vedono meno ubbriachi di quelli che si vedono per le vie di Londra. Il fatto si spiega nel modo seguente. Io Inghilterra, una piccola minoranza di cittadini b~ve una enorme quantità di liquori forti e di birra; nel Belgio, la grande maggioranza dei cittadini, uomini e donne, consuma, lentamente ma regolarmente , una piu grande quantità di bevande. 1 lavoratori ignoranti, tanto quanto i botteganti e i commessi sprecano lunghe ore nei cabarets , le birrarie; questo male sociale è ora diveutato tanto comune che una nuova parola è. stata creata per designarlo il cabaretesme; come si direbbe in Italiano il bettolismo. Per combattere questa terribile progressività sono sorte alcune società di temperanza, e l' opinione di astenersi dai liquori si fa assai _strada. Il capo dei socialisti Belgi, Vandervelde, parla frequentemente e fieramente contro l' alcnolismo, e i socialisti hanno proibito la vendita di bevande fermentate nei loro locali. Ci sono due società di temperanza protestanti con molte ramificazioni , la Croce Azzurra che predica l' astinenza totale , e la Stella Azzurra che consiglia l'uso moderato di bevande di birre Belghe leggere, che non contengono più di un grado o due di alcool. (Sunday at home, ottobre 1904). ,. Adachi Kinnosuke: L'Ammiraglio Tog·o. - L'ammiraglio Togo è il terzo figlio di Togo Kichizsemon, un samurai della famiglia dei Satsuma, e il padre gli diede il nome di Heihachiro. Nacque a Kagoshima, nella decima luna dell'anno di grazia 1857. Secondo la sacra Tradizione dei Samurai, la madre sua lo consacrò alla deit3 e lo posò sull'altare come un'offerta al suo paese e alla spada , perchè egli potesse difendere la terra e gli Dei. Come tutti gli altri ragazzi delle famiglie dei Samurai, la sua educazione militare cominciò nella sua infanzia. Cominciò a rendersi famoso durante la guerra contro la Cina, quando come comandante del Naniwa egli affondò il trasporto Cinese Kowsking. Un amico a·;endogli domandato quali sentimenti egli avesse mentre era sul ponte io quell'istorico giorno egli rispose: Lo sapevo che dalla mia azione dipendeva l'avvenire del mio paese; forse la sua vita. E Heihachiro era pronto a rispondere dan_do la sua propria vita ». . . Alla fine del gennaio 1904 Togo era in letto , ammalato. Quando l'ordine del ministero della marina, che lo chiamava ad assumere il comando della Botta, gli arrivò , egli lasciò il letto dicendo: << La mia malattia sarà guarita appena salirò sul p,)Ote ». Arrivato a Tokio fu chiamato ad uua conferenza dal Vice-ammiraglio Barone Jamamato, ministro della Marina, al suo privato gabinetto. Il ministro rifece la intera storia dei negoziati fra Russia e Giappone. Dinanzi a Togo egli fece apparire ogni fase della proba bile lotta. Dopo che egli ebbe parlato due ore, od anche piu: concluse: « Ho l'onore di annunziarvi che è gradimento di Sua Maestà l' Imperatore di conferirvi il comando delle flotte unite del Giappone. Come vedete le sorti del nostro paese, e l'onore della nostra bandiera sono nelle nostre mani. Le navi di Sua Maestà vi aspettano a Sasebo ». Togo si alzò. Si accomodò l'uniforme, s'inchinò e rispose « Io eseguirò i vostri ordini». Poi si tacque e rimase m atteggiamento solenne lunRo tempo muto. Il ministro aspettava. Egli aveva dato al suo amico la notizia che egli era il capo supremo della flotta giappone<;e e si aspettava qualche cosa di piu che cinque sole parole io ringraziamento. Egli aspettav:t pazientemente ed anche un po' imbarazzato dell'atteggiamento di Togo. Questo dopo un po' s:dutò ed usd. Si afferma generalmente che Togo è puramente· e semplicemente un soldato. E' un errore. Egli è qualche cos:1 di più che un combattente. Come giudice degli uomini egli è tanto abile quanto lo è a comandarè i soldati. I suoi uomini non cessano di far meraviglia della facilità con la quale egli adempie le difficili mansioni del comando e della rarità delle "volte che si è sbagliato nella scelta dei suoi collaboratori. I marinari della flotta Giapponese usano dire: « C'è un solo uomo che può servirsi dei suoi subordinati come delle sue dita; e questi è l'ammiraglio Togo». L'antico ideale del samurai è stato unito a quello moderno del soldato e dell' uomo colto; e l'ammiraglio Togo non sbugiarda l'ideale; egli è tanto colto quanto combattivo. Si dice che egli abbia detto: « lo non sono uno studente, benchè fino dalla prima gioventu, i miei maestri mi abbiano insegnato a esaminare e seguire francamente gli insegnamenti della scuola di Iomei. Mi sembra che un soldato può trarre grande vàntaggio dallo studio di Iomei ~- . E l'ammiraglio non è certamente il primo nè il solo soldato dell'esercito Giapponese che si riconosce in debito verso gli insegnamenti del filosofo cinese che il nostio popolo conosce sotto il nome di !omei. La scuola di lomei tende tutta al perfetto equilibrio dell'anima. Gli studiosi di !omei valutano , piu che ogni altra cosa , il controllo calmo dei nervi, l'equilibrio che non può essere disturb:ito da una piccola cosa come una bomba esplodente a pochi passi dall'uomo, o una spada scintillante a pochi c<;:ntimetri dai suoi occhi grandi. Fra i varii ~ uomini di guerra Togo è quegli che pu~ essere considerato il vero ti po di coloro ..:he Confucio chiama uomini superiori , cordiali nella voce e nelle espressioni, di poche parole, i veri modelli della dignità». (Cènl1try magazine, ottobre 1904). ♦ Thomas F. Millard: L'insuccesso di n:.ouropatkine. Per comprendere la guerra bisogna n m dimenticare gli innumerevoli intrighi degli alti funzionari russi in Manciuria, come per giudicare la condotta di Kouropatkine bisogna tener conto delle gelosie personali che avrebbero resi nulli i migliori piani. La guerra incominciò con soli 40000 uomini atti all'azione sul campo, escluse le guarnigioni di Vladivostok e di Port Artur. Mentre è doveroso riconoscere le alte qualità strategiche dd generale Kouropatkin non bisogna lasciarsi trasportare nel campo dell'ottimismo in favore della Russi.i in Manchuria e prima di tutto la inimicizia che esisteva fra Alexeieff e Kouropatkine e che durante la guerra non ha fatto che acuirsi. L'antipatia fra loro due sorse du~ anni prima della guerra nell'occasione del viaggio del generale in Estremo Oriente, quando Kouropatkine nella sua relazione parlò contro varie còse connesse alla · ammini~trazione militare, e lo screzio apertosi allora non è mai stato riparato. A corte si sapeva che Kouropatkine lo avrebbe certamente rimpiazzato come Vicerè se il generale riusciva a rimediare alle difficoltà della situazione creata dall'ammiraglio. Dato questo stato di cose non era difficile prevedere un urto fra i poteri politici ed i militari in Manchuria. Quando il principio della guerra fu segnalato dai disastri che tutti sanno Alexeieff corse gran pericolo che la sua trascuratezza nei preparativi venisse scoperta. Alexeieff si diede allora con tutte le sue forze a minare l'influenza e la po sizione di Kouropatkine. A proposito di ciò nessun dubbio è possibile. Un capro espiatorio doveva essere trovato, e, naturalmente, quest'uno doveva essere Alexeieff o Kouropatkine. Alexeieff biasima Kouropatkine per il disastro dello Jalu, rimproverandolo di non avere inviato sufficienti forze. Kouropatkine replicò che non aveva forze da mandare. Cosi la controversia si inaspriva e lo screzio diventava più largo. Mentre sopportava le responsabilità di una situazione che egli non aveva creato il generale Kouropatkine sentiva che si cercava di farlo richiamare, spingendo in questo senso a Pietroburgo. Molti altri generali si son trovati nella identica situazione. Queste difficoltà crebbero di giorno in giorno. Dopo le battaglie di Wa-faog-gu e di Kai-ping la situazione peggiorò ancora. Nuove difficoltà insorsero fra il Vicerè e il comandante in capo Kouropatkine voleva anche allora riti-
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