Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 21 - 15 novembre 1904

I _, 586 R I V I S T A P O P O L~A R E D. Saskice: .li Pr:l;nclpe Svintopolk Mlrsky. - I primi atti del nuoyo 1111mstro dell' Interno ricordano singolarmente, i primi atti del dffunto ministro De Plehve. Tutti e due hanno manifestato al popolo il loro programma non in un i:nanifest<• pubblico ufficiale, ma sibbene in una intervista conces~a ad un giornalista francese. Von Plehwe, prima di assumere il potere, andò a prendere .la benedizione dei Santi al monastero di Troitzk, Sviatopolk Mirsky è andato, per il medesimo scopo al monastero di San Serafino. Von Plehve prima di assassinare gli Zemstvos, chiamò a se i loro capi e fece loro le più liberali promesse. Ora il Mirsky ha fatto le più liherali dichiarazioni a proposito degli Zemstvos , curiosamente però precedute dalla dichiarazione che egli non intende cambiare nulla nella politica interna della Russia. Plehve complimentò molto la razza ebrea, spiegando ai capi isdraeliti che il popolo ebreo era troppo intelligente e coraggioso per potergli accordare eguali diritti che ai Cristiani. Il Principe dice ora. alla stessa maniera, che egli ama gli Ebrei e che è nemico delle persecuzioni religiose, ma che « se si desse agli Ebrei troppa libertà essi acquisterebbero troppa importanza. Il Principe ha confessato al giornalista Francese che egli è contrario ad ogni cambiamento di polizia, e che egli farà del suo meglio per seguire ed applicare il manifesto del 26 gennaio 1903. Se ci ricordiamo che quel manifesto fu redatto dal Plehve saremo fissati sul preteso liberalismo del Principe. Egli ha anche chiaramente affermato che intende evitare il Parlamentarismo perc~è questo regime ha dato, in Francia, un.1 cattiva prova <li se e della sua opera. Naturalmente la dichiarazione del Principe non poteva non provocare le risposte di eminenti parlamentari Francesi, e per tutti gli ha risposto Clemenceau nell' Aurore con uno di quei suoi ironici articoli che levano il pelo. ~ Nulla nella precedente carriera del Principe può farci sperare qualche cosa di buono da lui. Egli è stato Capo della gendarmeria, ~ssistente del ministro Plehve, e generale dei Cosacchi. In Vilna egli rimpiazzò il malfamato Von Wahe, e noi sappiamo eh~ è un fatto che gli arresti arbitrari e le bastonature a beneplacito cella polizia sono praticate anche .ora come prima. Egli fu mandato in Siberia dallo Tsar e da De Plehve con l'incarico di far la pace fra il governo e gli studenti esiliati là. Nel suo discorso agli studenti egli gli esortò <<a lavorare ccn llli >>.Egli disse loro che riconoscono ~ alcuni punti deboli nella politica interna dell'Impero, ma che queste cose potrebbero essere migliorate poco a poco. Gli Stlldenti fiutarono in lui la colpa e gli risposero che preferivano rimanere selvap.-gi in Siberia che lavorare insieme al Governo. Le liberali espressioni di Svintapolk Mirsky ricordarono troppo agli studenti il linguaggio usato dai gendarmi quando vogliono carezzare i loro prigionieri per persuaderli a confessa re . . Naturalmente noi non vògliamo concludere da questo che il Principe debba e \•oglia assolutamente seguire i passi del De Plehve. La storia politica delle nazioni abbonda di prove che i più reazionari ministri sono stati obbligati a concedere ·delle riforme liberali. La meta verso. la quale i ministri si dirigono è delineata all'infuori di loro, più dalle circostanze esterne , che dalla loro personale influenza e inclinazione, e per questa ragione è saegio astenersi dal profetizzare la futura azione del nuovo ministro.dell'Interno. (Free Russia, 1° ottobre 1904). · ♦ Robert Hessen; Donne sane. - La decadenza d'una razzad'uomini avviene quando essa esce dalla zoologia e non può ' più pretendere ad essere collocata fra i mammiferi. Anche le nazioni civili, anzi queste sopratutto, abbisognano d'uomini robusti per la difesa nazionale. se no non possono esistere se non a causa della uguale degenerazione dei popoli civili. Siamo arri vati a tanto noi tedeschi ? lo non voglio affermare nè p.egare; lasciamo parlare i fatti. Nel 1902, per la prima volta da decenni, la cifra assoluta delle nascite ndl' Impero ha segnato una diminuzione. · Essa era cresciuta a poco a poco sino a 2,097,838 nel 1901; nel 1902 non giunse che a 2,089,513. Nel 1903 Berlino dava 49,511 nascite, in cif1a assoluta 2000 meno dell'anno innanzi, e, come percentuale, la piu bassa natalità da 130 anni! Nelle grandi città sono in giuoco fattori varii, tuttavia il salto da circa 36 uati pe~ 1000 abitanti nell'Impero a 25 o 26 in Berlino è preoccupante: si noti poi che nell'Impero la natalità era 42 per mille nel I 876. . Di chi la colpa ? P1.:r gli uomini abbiamo in eenere degli indizi favorevoli. La provincia Ostpreussen e l'Alsazia danno una percentuale di 60 °r 0 di abili al servizio militare, Berlino 40 °10 ; solo alcuni distretti industriali specialmente di tessitori cadono a 20 °fo. La media del 50 °10 mostra che, quanto a uomini, le qualità necessarie per assicurare l' esistenza della razza non mancano. Essi nascono più forti, fanno maggior esercizio di muscoli, e vestono molto più ragionevolmente delle donne. Per le don11e abbiamo invece un indice molto siavorevole nella enorme mortalità infantile. In certe grandi città come Stettino quasi la metà dei neonati ne venne di re,cente colpita. Mentre la mortalità dègli adulti, grazie all' igie11e, diminuisce, su circa due milioni di nati nell'Impero, circa 470,000 muoiono nel primo anno. E' una mortalità del 23,6 °lo mentre la Francia non dà che il r 5 °/0 • Non si tratta punto di una necessità fisiologica; anzi il primo . anno dovrebbe dare una mortalità molto bassa come ci mostrano le cifre dei paesi le cui donne sono ancora « intere » cioè allattano i bambini. L' Irlanda. la Scozia, la Svezia. e Norvegia non perdono come aoi 236 bambini per mille, ma solo circa dieci nel primo anno. E frattanto in Germania Ll campagna contro la mortalità infantile non si occupa che dei bacilli del latte .di vacca , di apparati di riscald::imento e di raffreddamento ecc. E non si pensa che l' unica soluzione sta nel rafforzare la , madre tedesca. Anche le cifre del prof. Behring non hanno convinto; le signore si mantengono, con sospetta ostinazione, attaccate alla sanità dell' allattamento artificiale. Bisognerà dunque ripetere: Il latte di madre non inacidisce; non occorre cuocerlo e sterilizzarlo ; co11tiene materie preservatrici del sangue e dell'intestino; la sua albumina si coagula in fiocchi più leggeri e di più facile digestione di qualsiasi altrq latte; non costa nulla. Sono tali vantaggi che medici ed e:onomisti dovrebbero darsi a tutt' animo a conservarli o a ridarli al popolo tedesco. Ma le nostre donne sono troppo <<evolute>➔, e la vacca è divenuta la gran balia tedesca. Qual mera viglia se la mortalità è così grande! Calcoliamo che dei due milioni di neonati, un milione - ed è certo una cifra troppo alta - siano allevati naturalmente; per questi avremo una mortalità di 10.000, nella proporzione dei citati pa·esi nei quali l'allevamento è quasi tutto di latte di madre. I rimanenti 460,000 (dei 470,000 che noi perdiamo annualmente) vanno in conto del secondo milione che è quello dei bambini allevati con latte di vacca I In 46 casi su cento adunque con la bottiglia del latte, la disutile ed « assoluta>> madre porge al figlio la morte. È sorprendente anzi che la più grande metà si salvi. Ma questi scampati, e scampati , sovente a dure crisi, non raggiungono mai la robustezza dei « Brustkinder :» ( bambini allattati dal seno poppante) e inclinano a debolezza di nervi. Behring afferma che anche la disposizione alla tubercolosi deriva dai disturbi rntestinali nel periodo dell'allattamento. Ma anche !e madri che vorrebbero allattare. sovente debbono smettere. Non sono esse da compi:rngere ? E' passato il tempo in cui le donne potevano dirsi, l'una all'altra, che l'allattare è una voluttà più fine d'ogni altra voluttà; e i bambini nutriti artificialmente non possono mettere poi al mondo che bambini da nutrire artificialmente. Anche fra i contadini è già comparsa la bottiglietta, come aiuto almeno ; anche nelle campagne , toltene le provincie polacche, la donna tedesca comincia a venir meno al suo compito. Che fare? I concorsi di bellezza non gioyano perchè son fatti solo per il viso ; la campagna conti o il busto ha miseramente fallito sopratutto per colpa degli uomini; la moda « igienica>> ebbe il difetto appunto di essere solo una moda. Una cosa sola potrebbe mutare permanentemente il vestito: la funzione; una funzione che rendesse disadatto il busto e la veste a strascico. Quando Pietro il grande vide che la nazione russa co' suoi uomini rivestiti del Kaftan sino ai piedi, non progrediva, ordinò che l'impacciante veste venisse raccorciata, e i russi divennero attivi quasi quanto gli occidentali. Anche· in Germania e' è uno che ordina di raccorciar le vesti, ma disgraziatamente non è uno czar ; vien solo tollerato e da molti ancora combattuto; si chiama sport. Bisognerebbe utilizzare lo sp0rt femminile meglio che non si sia fatto sin qui, prenderlo più seriamente, favorirlo con concorsi e forti premi di denaro ; di li solo può venire la rigenerazione del corpo femminile. (7Jie Zukunjt, 5 novembre). ♦ Mons. Henri Anet: La questione dell'alcoolismo nel Belgio. - La questione dell'alcoolismo nel Belgio diventa gravissima. Il consumo delle beva ud! alcooliche aumenta gradatamente e la tisi ne è una dei: risulcati più che la povertà della popolazione.

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