562 RIVISTA POPOLARE eccessi -dei tedeschi d'Jnnsbruck e la politica balorda, se non criminosa, del Koerber. Anche il P1·emdenblatt, giornale ufficioso, non li ba risparmir..ti. Il giudizio della Zeit, l'organo autorevole e liberale di Vienna, è degno di e<isere conosciuto. Essa fece queste savie ed oneste considPrazioni : « In11tilmen té si cercherà nella storia delle lotte nazionali in Austria una descrizione di scene terrificanti come quelle di Clli si ha notizia da Innsbriick. Questo sfogo violento di odii nazionali è senza esempio in Austria. La causa purtroppo è n•)ta. Al Governo, nei suoi imperscrutabili disegni , piacq ne erigere la facoltà italiana proprio in quella città che da anni è teatro di lotte accanite fra tedeschi e italiani. Inutilmente ambedue le nazionalità ammonirono il Governo, inutilmente ambedue protestarono: il Governo doveva scegliere proprio la città tedesca di Innsbrùck a sede della facoltà ifadiana. Sarebbe stato dovere del Governo di prevenire i disordini: ora vediamo come abbia fatto il suo dovere. La notte di ieri di Innsbriick lascierà profonde, forse incancellabili tracce nella · vita politica dell'Austria, forse distruggerà per sempre quell'armonia fra tedeschi e italiani e quel!' accordo che anni fa regnava ancora. Ma non solo la politica interna, bensì anche quella estera dell'Austria è colpita nel suo punto più vulnerabile. Gulochowski era riuscito, con l'aiuto di Biilow e dell'imperatore di Germania, a migliorare i rapporti con l'Italia, ma la novissima fase della questione universitaria italiana manderà a rotoli tutto il lavoro della diplomazia. Que:;ti sono i frutti deJla funesta politica di provocazione • (1). Abbiamo detto che la politica del Korber può esser-e criminosa; e tale egli si sforza di farla credere sospingendo alla guerra i due Stati alleati. Se a tale risultato si perverrà su di lui cadranno le maledizioni delle due nazioni. ♦ Le ultime prodezze dei reazionari francesi. - A misura che in Francia si consolida la repubblica democratica, e che lo spirito repubblicano penetra vie maggiormente nella scuola e nella caserma, i clericali, gl' imperialisti, gli orleanisti che si nascondono sotto l' etichetta del nazionalismo , perdono la bussola ed impazziscono: la violenza e la diffamazione di veng0no le armi predilette cui ricorrono quotidianamente. Combes, presidente del Consiglio e Andrè ministro della guerra sono p1esi di mira a preferenza degli altri ministri; e con ragione perchè a Combes si deve la lotta aspra contro le Congregazioni e contro i gesuiti e ad Andrè }1:1, repubblicanizzazione dell'esercito. Qui più volte fu ricordata la lotta di Combes; e non sempre lodata. Ora viene la volta di ricordare, la lotta , forse più necessaria , intni presa da Andrè ; il 'luale volendo reagire contro trent' anni di partigianeria sfacciata dei vari ministri della guerra in favore degli ufficiali reazionari e nemici delJa repubblica e in danno degli ufficiali sinceramente repubblicani ha or-· ganizzato, colla cooperazione della .Massoneria, una specie di spionaggio per conoscere quali sono le convinzioni politiohe dei medesimi. Se non ci fosse stato l' affafre Dreyfus, che rivelò come e quanto fosse nemico della libertà il corpo degli ufficiali superiori; se non ci fosse stata la disonesta preferenza in pro del!~ carriera degli ufficiali reazionari; se non fossero note le illegali ed antisociali manifestazioni antisemitiche degli stessi ufficiali ; se non si sapesse che essi sono colpevoli del ridicolo tentativo di pronunciamento antirepubblicano che finì colla con· danna e coll'esilio del donchisciottesco D,eroulède e che manifestarono la loro gioia quando alle Corse la fine fieur della degenerata aristocrazia francese insnltò in (l) La stessa Zeit il 6 novembre pubblicava un. articolo del nostro Direttorè in cui si prevedevano i guai ~ià verifica1is1. La Zeit in nota avverte che I articolo delron. Colajanni le era pervenuto prima dei tumulti d'InnsbrUck. maniera triviale il presidente delJa repubblica Loubet-; se tutto ciò non fosse stato, i procedimenti del ministro Andrà. per q nanto suggeriti da buone inten~ioni, sarebbero apparsi degni di riprovazione. Ma che se ne scandalizzassero i reazionari, via! la cosa è somplicemente grottesca. Comunque, l'idea dello spionaggio nell'esercito - e chi non sa eh' è sistematicamente praticato nell' esercito italiano? - e forse anche quella della ingerenza della Massoneria nelle cose del medesimo, suscitarono del malumore anche tra sinceri repubblicani. E se ne ebbero le prove nella diminuzione da una media di quaranta a quattro voti di maggioranza in favore del Ministero Combes, che si verificò nelle ·ultime votazioni della Camera dei deputati. . Il ministero Combes pareva spacciato; a rialzarne le sorti è venuto un masçalzone, il deputato nazionalista d9l secondo collegio di Parigi, il Syveton , che nella sednta del 4 novembre in seguito a vivissime discussioni e ad interpellanze svolte contro il ministro della guerra dai nazionalisti Guyot de Villeneuve Lasies, ecc. pensò opportuno di aggredire e di. colpire proditoriamente e fortemente il generale Andrè, vecchio a sessantasette anni. Non si descrive il tumulto che ne seguì. Tutta. l' Estrema dette del vile assassino al Syveton che fu salvato dal linciaggio dagli energumeni della Destra e dagli uscieri della Camera. Gli fu applicata la censura e l' e::ipulsione temporanea dall'aula alla qùasi unanimità e procurò al Minh1tero una insperata maggioranza di 107 voti. Il gimerale Andrè , nell· interesse della repubblica, si dichiara lieto dell'accaduto e benedice le ferite riportate. Ciò lo mostra degno del posto di combattimento dove si trova e noi gli auguriamo, che possa rimanervi sino a quando l'esercito non sia stato liberato dai nemici palesi ed occulti della repubblica, che ne minacciano sempre l'esistenza. ♦ La politica interna del gabinetto Inglese e l'incidente di Hull.- Non c'è che dire: Balfour è nato, come si dice in 1'oscana, vestito. [l governo che si era inspirato alla politica Chamberlanesca navigava in brutte acq ne; i suoi partigiani diminuivano; le elezioni parziali, nove volte su. dieci, gli andavano a rovescio; insoruma si facevano, sul conto del governo, le previsioni più nere. Già, in vista dei momenti dolorosi delle elezioni. il Balfour aveva con un suo discorso tenuto a Sheffield fatto sentire che il governo cominciava ad abbandonare l'amico al prossimo capitombolo. Gliene doleva, in verità, per0hè le simpatie del Balfour sono per il protezionismo ( a qualsiasi salsa lo vogliono, ma protezionismo) ma il paese façeva troppa. la voce grossa alle proposte di Chamberlain. Or dunque il governo , malKrado i tardi vi atti di contrizione di Balfour navigava male: qnand' ecco l'affare di Hnll. In verità Balfour è nato col :fiocchettino rosso. Non è qui, nè ora, il caso di studiare il fenomeno della tremarella collettiva nella flotta del Baltico e neppure di raffermarci a considerare se questi orsi mal camuffati da soldati di un paese civile, meritino tutti i riguardi di cui è . loro prodiga la diplomazia europea: è bene il caso però di studiare l'incidente di Hull in rapporto alla poli ti ca Inglese in terna. E in verità quell' incidente e questa politica non sembrano avere nessun rapporto diretto fra loro; nè in ogni altro paese che l'Inghilterra lo avrebbero. Ma qni, dove l'opinione pubblica ha tanto potere ed esercita, diremo quas~, una funzione di Stato, l'incidente di Hull ha tanta importanza nello svolgimento della politica interna quanta ne avrebbe avuta, e forse più, se l'incidente si fosse dovuto liquidare a cannonate. Vale dunque la pena di esaminarlo da questo punto.. di vista.
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