... RIVISTA POPOLARE 579 delle varie popolazioni. I cibi non costano più di venticinque centesimi per uno - ad eccezione della porzione di pollo o della bistecca. I frequentatori sono in grande maggioranza lavoratori. Il proprietario di ordinario è di Camogli (Genova) ed usa speciali ri. guardi ai propri concittadini. A tavola si riscontrano muratori, barbieri, professori, musici, seminaristi, dottori. Un grande numero ha una certa coltura , :r;na non un determinato mestiere o prof9ssione. Eccettuati i lavoratori skilled, quasi tutti cominciarono la loro carriera del più basso grado della scala sociale. Alcuni salirono in alto dalla condizione di . raccoglitori di cenci; un numero considerevole cominciò dal fare il lavapiatti. Ho conosciuto un musico e due seminaristi, che ceminciarono come garzoni di caffè; un muratore possiede un albergo di L. 500,000 ecc. ecc. Un giovane dottore si ridusse alla disperazione e si. decise agli estremi ad imparare l'inglese; adesso guadagna L. 175 alla settimana come sarto da donna. Ad ec~ezione dei silenziosi siciliani gl' italiani sono facili parlatori e di grande intelligenza. Se possedessero la conoscenza della lingua inglese essi si troverebbero molto meglio. Gl' italiani sono assai socievoli , ma nemmeno nelle più addensate città d'Italia essi si ammucchiano come in America. In parte perchè si accumulano nelle città e in parte perchè hanno una reputazione di prontezza e di esattezza nel pagamento del fitto, l'aumento di valore del quartiere che occupano in New York in dieci anni è stato di L. 375,000,000. Essi abitano ogni sorta di stanze , ma ciò non indica che essi vivono necessariamente in condizioni antigieniche. L'addensamento è qualche volta un serio pericolo; ma questa condizione non é generale. In una completa inchiesta fatta dalla F9derazione delle Chiese in uno dei quartieri a più buon mercato l'ispettore rilevò che sopra 1,075 famiglie visitate in media trovò che in ogni s~anza abitavano 1,7 persone. Siccome il numero delle donne immigrate cresce, così la home diviene sempre più il centro della vita italiana. L'addensamento diviene sempre più raro; l'abitudine di prendere inquilini sempre più frequente. Ma la home preserva l'integrità e il carattere italiano. I fan~inlli sono troppo amati e carezzati ('idolized and spoiled). Le famiglie più povere prendono la maggior cura delle loro figlie. La laboriosità degli italiani è spesso eccessiva. L'ita- ·liano pensa che soltanto un uomo abile ch)è un mezzo briccone può fare del denaro rapidamente; preferisce la via più lunga perchè egli sa ch'è la più sicura. Tutta la sua sapienza economica è racchiusa in due proverbi ch'egli ha sempre sulla punta della lingua: « La frugalità è il miglio1· 1·acculto l>; ~ Dio è il tesoriere dell'uomo che conosce come si deve spendere p1·udentemente >. Egli applica questi proverbi nel lavoro come nessun altro immigrante li ha mai applicati e si procura l'attiva cooperazione della moglie e dei figli nello stesso senso. La sua famiglia lavora tutto il giorno ed anche la notte. Egli vive con quanto ogni altro uomo, eccetto il cinese, morrebbe di fame; i} suo successo è generale e non ci sono che pochi italiani i quali non hanno qualche deposito nelle Banche e non mandano regolarmente del denaro in Italia. Gl'italiani non vengono in America per istinto migratorio, ma per migliorare la loro condizione o per non morire di fame ; non portano seco che una forte costituzione e la buona volontà di lavorare. Il loro onesto lavoro va distruggendo lentamente molti in• giusti pregiudizi. La grande corrente di nnovi arrivati intanto, aumenta il nu_mero degli spostati, tra i più · poveri e i più ignoranti, che sono in evidenza e dis• ereditano la massa; essi eseguiscono i più. penosi la- . vori specialmente nelle costruzioni in New York. Ma quanto più si va nell'ovest e quanto più piccola diviene la colonia, tanto migliore diviene la riputazione degli italiani. Pittsburg ha più rispetto per loro che New York. In Louisville e Memphis. dove le colonie sono piccole, e prospere , vi sono matrimonii tra italiani e americani di elevata posizione e vi è sconosciuta la parola Ginney colla quale in New York s'insultano gl'Italiani. In San Fra11cisco si trovano in eccellenti condizioni intellettnali , politiche ed economiche e vi sono molto apprezzati , non ostante la corrente considerevole di nuovi immigranti. Qnaranta o cinquant'anni fa quando solo poche centinaia di emigrati venivano negli Stati Uniti essi si distinguevano in due classi : uomini di carattere e colti, eh' erano spesso emigrati politici ; e mendicanti e ciarlatani. Oggi con una immigrazione m~dia di 165,000 italiani all'anno, due terzi sono lavoratori unskilled, ed una metà analfabeti e assai poveri. Per necessità , quindi, essi si danno ai lavori più duri e meno ricercati. Ma sono quasi sempre lavori diversi di quelli cui davansi in patria ; e sempre riescono a cavarsela meglio degli altri. Una compagnia di navigazione oramai non occ:1pa che italiani perchè essi lavorano più a lnngo e resistono meglio degli operai delle altre nazionalità, e non sono dediti all' ubbriachezza. Superati i primi ostacoli, risparmiati i primi quattrini gli italiani a poco a poco pensano ad elevare la loro condizione, la loro industria, il loro mestiere. Molti rami di commercio e molte piccole industrie prosperano in grande proporzione nelle mani degli italiani. Non sono pochi quelli divenuti medici, avvocati, dentisti, architetti, ingegneri, insegnanti. Hanno rappresentanti nella legislatura , nell' amministrazione della giustizia, nella direzione della polizia. Un distinto giudice della Corte suprema di uno dei più grandi Statì dell'Unione è un italiano che alcuni anni or sono non sapeva seri vere il proprio nome. Nelle costruzioni, nelle miniere, nelle ferrovie, nei vari rami dell' agricoltura di tutti gli Stati gl' italiani sono numerosi,. utili, apprezzati e contribuiscono al progresso e al· l'incremento della ricchezza della repubblica. Ma il loro maggiore successo l'hanno ottenuto in Califormia. La maggior parte della colonia che conta 45000 italiani è data ali' agricoltura ed alla coltura della vite. I loro frutti e vegetali vanno in tutte le· parti dell'Unione. Essi vi posseggono i più grandi vigneti e le più grandi cantine del mondo. I pescatori genovesi e siciliani sfruttano le coste del Pacifico.
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