RIVISTA POPOLARE 559 :mni ucll'Univcrsità di Tomsk dette notizie delle barbarie inaudite, che si coinmisero contro gli studenti di quella Università , che provocarono la protesta del ·Senato della città. <~ L'iDAuenza dello Czar, egli ciice, ha certi limiti. Il potere dei funzionari è illimitato e non sono soggetti a responsabilità penale. In Russia non e' è libertà religiosa; anche per cambiare da una setta all'altra occorre un permesso del Ministro dell'interno; chi abbandona il Protestantismo o la Chiesa G1eco cattolica perde i diritti civili e può essere deportato in Siberia. Le autorità ecclesiastiche hanno il diritto di fare rinchiudere per tutta la vita in un chiostro una persona sospetta e di farla deportare in Siberia ». In quanto alla stampa, continua lo stesso Reusmer, il ministro dell'interno può proibire la vendita di uu giornale o ..:he tratti di certe questioni. Vari ministri e il Procuratore del Santo Sinodo possono sospenderlo quando vogliono. C'è un censore ecclesiastico, un censore militare, un censore per le librerie pubbliche, uno per le popolari. Gli scrittori possono essere deportati in Siberia o chiusi a vita nel Castello di Sch_li.is~el~ur~. La confisca, l_a prigi.9n~, l'esilio, i colpi di lmut s1 d1stnbu1scono secondo 11 capncc10 della polizia e di altre autorità. La giustizia è un nome vano! . Intanto l'opinione pubblica comincia a svegliarsi. Se ne hanno segni nell'accoglienza fatta alla notizia dell'assassinio di Bobrikoff e di Plewe. In Finlandia la morte di Bobrikoff Yenne accolta con gioia e Schaum:inn considerato come un Gutlielmo Teli. Un reazionario, il principe Meschtschersky si ~cancializzò della indifferenza di Prietroburgo alla nuova 1 della morte di Plehwe; ma lo stesso scrittore nel Grashdanin lo considerò come un tiranno. ~ l'?uropa s'inganna credendo che p;li attentati rivoluzionari _si debbano ad un gruppo di uomini consacrati alla distruz1011~: tra i cosidetti Nibilisti si contano molti liberali temperati che non vorrebbero• che la Costituzione. Tra le stranezze cui si potè arrivare sotto Plehwe va annoverata questa : Fu p~bblicato, col permesso della C1msura un opuscolo nel qual~ s1 propu~~ava 1~ guerra e la conquista della Cina setten:nonale coli rn~endn~e~to di trasportare 20 milioni di Cinesi, ne~lo stato d1 sch1~v1 dell'agricoltura e dell'industria nell Asia. C_ent_rale; e ~1 d:port~r_e in_ Cina i delinquenti , i vagabondi, 1 d1ssocupat1 e 1 poht1cant1 pericolosi I Nicola II che per un mom~nto appane come un angelo di pac~ non ha sa.puto che sospingere alla guerra ed alla strage nell Estre1;10 ,Onen~e. Il_ suo modo di agi re è da pazzo ; ed è stata pa_zz1~1?rgamzzaz10ne della _flotta volontaria-una vera Dotta d1 p1rat~ , che ha pro_vocato_ lo sde&no 9elle maggiori potenze naval1. La sua pazzia_ e il suo d1spot1smo appaiono anche nella s~elta del n_ome _irnposto al figlio. Alessio fu il uome del figlio che uccise Pietro I. Alessio fo il nome dello Cza~, s_otto il quale la Russia fu privata dei minimi diritti cost1tuz_10na~i, eh~ aveva acquistati all'elezione del primo Czar della dmastia dei Romaooff. Quale curiosa preL!ilezione non ha mostrato Nicola II colla scelta del nome dato al suo successore? ~e ulti~1e vi~e?-de d~lla gu~rr~ nell'Estremo Oriente hanno ~cenato l _oppos1ZJ_one ID tutti gli st~ati so~iali. Se non esplode m aperta 10surrez1one contro lo czansmo ciò deriva dalla mancanza d'intesa tra le numerose nazionalità che formano l'imp~ro russo. E' certo, però, ~ome disse Plechanoff al Congresso d1 Amster~am, che dalla d1~fatt~ può venire la rigenerazione ddla Russia. La guerra d1 Crimea condusse ali' abolizione della servitù dei contadini; questa guerra dell'Estremo Orlente può co'.1durr: a n?aggio~i ri_sultati. Se il governo di Pietroburgo !le uscisse vittorioso, 11 vrnto _non sar:bbe il Giappone, ma il popolo russo! (North American Re1.1:ew, ottobre). ♦ H. C. 'RJ,chards: La i-ig·euerazione <le1 rag·azz1 c_attt vi (1) - Sono assai interessanti i risultati dell'osser- ;none fatta per un mese nella scuola riformatorio di Redhil I sulla dieta e sulla vita dei ragazzi, che vi sono mantenuti. I ragazzi disccli, cattiyi, mandati nel riformatorio vi sono meglio tratLtti che i bucoi ragazzi delle pubbliche scuole ordinarie. Alcuni ragazzi, perciò, sono stati indotti a commettere un reato nella speranza di essere inviati in una scuola industriale, dove hanno lavoro manuale buona alimentazion_e ed aria libera .. !l grande incanto di questo sistema denva dalla sua utilità. Escono buoni sarti, falegnami, (1~ li titolo _di questo articolo, rias_sunto nella Rev_iew of reviews (ottobre) è: Physical 'Dete110,at,01~ ,wd Overcrowding from thc Co,mnercial Point of View (La degenerazione fisica e l'addensamento dal punto di vista commerciale). calzolai_. Dopo _tre settimane di . una buona e semplice alimentazione essi s~mbrano _mutati e presentano un aspetto di salute come quelli allevati nelle campagne. Molti di essi pass_at~o_nell' a_rmata o al Canadà e neppure il 10 0/ 0 danno c:1tt1v1 nsultat1. I tre anni di esperimt!nto delle scuole industriali come membro del London School Board mi convinsero che i fanciulli hanno bisogno più di essere curati che di lezioni in is..:uola. Il mese passato nella Farm School di Redhill coi suoi trecento ragaz_zi 11;i provò che la vita di ::ampagna , il lavoro della fattoria, 11 lavoro manuale combinato con una buona educazione civile e religiosa , trasformano ·11 nomade della strada, il criminale incipiente, il paria della moderna città in un robusto, contegnoso e docile soldato, in un buon lavoratore di fattoria, in t1n artigiano o meccanico skilled. Il cibo buono e semplice, l'aria aperta, l'ambiente, la disciplina ferma e ~eg?la1 e non lo riducono un automa, ma in un giovane di cm s1 mostrerà contento chi lo i 111piegherà ( Magaz.ine of Commerce). ♦ Il movimento economico e commerciale agH Stati Uniti. - Il tratto più car:1tteristico del commercio esteso degli Stati Uniti è, come si sa, la eccedenza consi:ierevole dell' esportazioni sulle importazioni. Questa eccedenza la quale non ha mai mancato di verificarsi da trent' anni io qua, salvo tre sole -;-olte, è divenuta in que~ti ultimi anni veramente colossale. Per l'insieme degli otto ultimi esercizi, dal 1896-97 fino al 1903-904, essa ascende quasi esattamente a 4 miliardi di dollari, v:ile a dire a più di 20 miliardi di lire nostre! Accennando a questo fatto, che riveste un carattere di grande importanza il sig. Pierre Leroy Beaulieu si propone di dimostrare, in un recente art:colo pubblicato dall' Economiste Français, che malgrado questa costante e rilevantissima eccedenza delle loro esportazioni , gli Stati Uniti resteranno per molto tempo ancora un paese debitore. L'opinione pit'.1 generalmente ammessa intorno a questo enorme beneficio realizzato dagli Americani nel loro commercio con l' estero, è che la eccedenza delle loro vendite sui loro acquisti serva, per una metà circa, a pagare gl' interessi dei capitali consicerevoli impiegati da stranieri nelle imprese americane , sotto forma di obbligazioni o di azioni di ferrovie ed altre, come pure a pagare i noli sui trasporti delle loro merci (generalmente effettuati da navi che appartengono a stranieri) ed a saldare. infine, le forti spese fatte in Europa dai numerosi touristes a diminuire il debito degli Stati Uniti verso il vecchio mondo, avvenendo. che i capitalisti americani riscattino , a poco a poco , dagli stranieri i titoli di Società americane che possiedono, e servirebbe anche ad alimentare le imprese americane all' estero. Per tal modo ali Stati Uniti tenderebbero, grazie alt' arricchimento prodgtto daali anni di prosperità che hanno attraversato, a cessare, po;o per volta, di essere un paese debitore, per diventare, a loro volta, ulteriormente, un serbatoio di capitali suscettibili dì essere impiegati all' estero. Questa interpretazione del modo col quale restano assorbite le eccedenze di esoortazione degli Stati Uniti, non è però accettata da tutti e bisogna convenirt! che si possono far valere contro di essa degli :ugomenti assai forti. Ad esempio, in un articolo comparso recentemente nella Sewance Review, organo della Università del Sud stabilita nel Tenn~sset: , si sostiene che, lunai dal perme·terle! agli Americani di riscat-. tare i loro debitì ;erso gli stranieri, ~ di inviare a loro volta dei capitali all' estero , la eccedenza del!' esport:izioni non basta nemmeno a pagare gl'interessi di questi debiti, i quali, anzichè diminuire, continuerebbero seni pre ad ingrossare. Per dimostrare la falsità della teoria generalmente ammessa, l' articolista della Sewance Review si basa su tutta una serie di fatti che meritano di essere accennati. Egli pretende di stabilire per prima cosa , appoggiandosi sulle statistiche delle transazioni alla Borsa di ~ew-York, che dal r. 0 gennaio 1897 al 1.0 maggio 1904, gli acquisti effettuati per conto di stranieri su quel mercato superano le vendite per più di tre milioni di titoli ; ritiene pure che gl' impieghi fatti da stranieri agli Stati Uniti, ali' infuori dei valori di Borsa, sono aumentati anche di più e sorpassano largarnente gl' impieghi americani all' estero. La prima di queste proposizioni non è forse così concludente come l' ~rticolista citato lo crede, ma ha tutta via un serio valore; la seconda ne ha però assai meno, per.:hè quando si tratta d' impieghi di capitali al di fuori della Borsa , non si ha più alcuna base di apprezzamento serio e si cade nel1' ignoto quasi basoluto. Sembra tuttavia che ~ia nel yero
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