-510 RIVISTA POPOLARE « l'ahbiano oltrepassata? La si finisca, dpnque, con « questa leggenda di fabbrica recente >) (1). Offenderemmo i nostri lettori se commentassimo queste argomentazioni dell' Eisner, che confermano a capello le nostre. E agli amici repubblicani, che potrebbero aversi a male che il socialista direttore del Vorwarts senza volerlo sia venuto in aiuto di Giolitti ricordiamo che egli ha ricordato i fatti e le ragioni, che nel momento possono loro_ dispiacere per difendere la repubbliea contro gli assalti dei Bebel, dei Ferri,. <lei Turati ecc. che predicano la indifferenza più o meno larvata in tema di forme di governo (2). La Rivista (1) Questi brani sono tolti da un articolo di Jean Jaurès pubblicato nell'Humanité del I 9 settembre. (2) A proposito di Turati. Nell'ultimo numero della Critica sociale c'è un interessante articolo, che collima col nostro del numero scorso, sullo sciopero generale: 'ma YÌ sono riprodotti i sofismi di Kautsky e di Bebel contro la repubblica senza che si accénni alla staffilate loro assestate da Eisner. 1111111111111111111! 11111111111111111111111111111, 111111111111, JI li I I I 11111111111111111111 IL PERICOLO GIALLO ci) Esso è imminente ; nè è un semplice pericolo economico, ma un pericolo militare, politico, o, se si vuole, economico-militare. Non è da temersi l'invasione dei Gialli sul nostro territorio d' Europa; ma dobbiamo temere di essere cacciati a forza di armi dai territori che occupiamo nell' Estremo Oriente ; dalle colonie che hanno tanto nella nostra vita politica quanto nella nostra vita economica un posto tanto importante. Questo pericolo, si potrebbe dire che dat:1 dal giorno in cui gli Europei si sono stabiliti alle porte del mondo giallo: per quanto si appartenga ad una civiltà superiore , non ci si installa senza rischi - qualche centinaio o anche qualche migliaio - alla portata di quattrocento milioni di uomini che ci disprezzano e ci detestano. Il pericol.o latente si accentua il giorno in cui il popolo giallo più facilmente accessibile alla civiltà occidentale se ne appropri:1 subito i mezzi di difesa e di oHesa, precisa111ente per sfuggire alle imprese dello straniero. La rivoluzione del 1868, da cui nacque il Giappone moderno , si fece al grido di « abbasso lo straniero » e occorse tutto il buon senso, tutta la diplomazia di un uomo di Stato come Okoubo (2) per impedire alla restaurazione imperialistica di tradursi immediatamente all' estero in una politica di espansione e di conquista. Non fu senza stento che il Giappone rinunziò nel 1873 all'invasione della Corea e che abbandoJJÒ ai Russi nel 1875 l' isola di Sakb.aline. Vent' anni scorsero ; durante i quali il nuovo Giappone ingrancli per popolazione , per ricchezza, sopratutto per forza militare. Nel 1894 le sue ambizioni per la Corea si risveo-liarono: per quel nuovo Stato era un mezzo di ~ffermare la sua giovane potenza , di sfuggire a difficoltù interne e di procurarsi novelle risors.;!. Con quanta faciltù trionfò dell'immensa Cina è (1) L'a. di que_st~ ~rticolo, ch_e vi\'am~nte rìngrazi~mo, ha pubblicato due libn mtcr~s~ant1 sulla Crna e. sul G1~ppone di cui s' intrattenne la 'RJ,vista. Molte profezie sue si sono avver:-tte. N. d. R. (2) Vedere su Okoubo il libro di M. Courant. - Paris. Alcan, 1904. noto. Come premio della vittoria ottenne due cose: una congrua indennit::ì. di guerra che gli servi a costituire una flotta ed un esercito di prim'ordine e l'indipendenza della Corea, vale a dire la facoltà di stabilirvi il suo protettorato. Ma per la prima volta anche il Giappone cozzò coll'Europa rappresentata dalla triplice russo-germano-francese e fu . costretto a rendue Wei-ha-wei e Porto Arthur che ben tosto l' Ingbilterra e la Russia occuparono in vece sua : ogni pretesa gli sembra oramai interdetta sulla Manciuria sul Chan-toung, su tutta la Cina del Nord; Formosa, che gli si lascia, sembra rivolgere la sua nione verso uno scopo meno prossimo, meno distinto: la Cina del Sud. Nel 1900 scoppia la sollevazione cinese. Più o meno direttamente tutti gli stabilimenti occidentali in Cina sono minacciati. Quale sad l'attitudine del Giappone? Si può credere un momento che, profitterà dell' occasione di vendicarsi dell' Europa e dello scacco che cinque anni prima. questa gli inflisse. Che cosa sarebbe avvenuto se il Giappone si fosse unito colla Cina ? Invece si videro i Giapponesi distinguersi per il loro ardore e reprimere l'insurrezione cinese; mandare i primi all'assalto di Pekino , sbalordire gli Europei con meraviglioso slancio guerriero contro i loro fratelli di razza. Quando la Russia occupò la Manchuria che cosa ottenne il Giappone per · tale grande sagrifi.cio ? Nulla in apparenza, molto · in realt2. Esso posò a campione della civiltà ed obbligò tutte le potenze al rispetto , e si acquistò la stima. particolare di una di esse che, obbligata a portare il suo sforzo principale in Africa, c·erca nell'Estremo Oriente un appoggio, presto un alleato e lo troverà nel Giappone. Ma collo stesso colpo si è il mondo giallo diviso in due tronchi irrimediabilmente ostili? Ne.Il' ora in cui la Cina desta inquietitudine all'occidente con un inatteso scoppio di nazionalismo e con la rivelazione dei suoi progressi militari, quale sicurezza vi è nel pensare che il Giappone, già cosi potentemente armato, dopo avere per due volte combattuta e vinta la Cina non potrà più unirsi ad essa! Illusione pericolosa alla quare voglia Iddio che un prossimo avvenire non dia una troppa sanguinosa smentita ! Prima del 1900 il riavvicinamento della Cina· e del Giappone si era già operato. Già ufficiali giapponesi avevano rimpiazzati gli ufficiali europei nell' istruzione del nuovo esercito cinese. Dopo il 1900 centinaia di allievi ufficiali e di studenti sono andati a compiere i loro studi a Tokyo mentre nel cuore dell'Impero di mezzo si moltiplicavano gl' istruttori nipponici e professori giappònesi si installavano ali' università di Pekino. I Cinesi non amano i Giapponesi più di prima; ma hanno appreso a non più disprezzarli ed hanno sentito che avevano bisogno di essi. I nipponici non potevano augurarsi di meglio. . Frattanto l' espansione giapponese si. estende oltre. Relazioni politiche sono annodate col Siam; ufficiali giapponesi vanno ad istruire le truppe ~iamesi. Spie giapponesi percorrono tutta l'Indo Crna francese e minuziosag1ente ne preparano il piano d'invasione. Come mai i Giapponesi potrebbero trascurare la Corea che è alle loro porte? I loro coloni vi divengono ogni giorno più numerosi , la loro jnfl-uenza nel commercio ingrandisce continuamente. E come nello stesso tempo la Russia si
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