RIVISTA POPOLARE 509 in Germania le truppe non intervengono nei conflitti tra capitale e lavoro per la sempHcissima ragione che esse con tutta la buona e dispotica volontà dei governanti non hanno alcuna occasione d'intervenire ... A questo punto Enrico Ferri interruppe: Perfett~rnente!I ~avoratoritedeschiin iscioperodt ordinario rimangono in casa.... Quest'ultima osservazione serve a completare le precedenti e le allargano: le diH:erenze tra nord e sud d' Italia si riproducono e si intensificano tra italiani e tedeschi. Se in Germania le truppe non caricano i lavoratori e non avvengono massacri come quelli di Candela, di Giarratana , di Torre Annunzi~ta ecc. ciò non si deve a liberalismo di governanti, ad umanitarismo di funzionari , a pazienza di soldati e di gendarmi ... Oh no! Il merito è tutto nei lavoratori che non mettono alla prova nè gli uni, nè gli altri ed in qu::ilcbe altra circostanza. Anche in Sicilia quando gli operai si sono comportati civilmente·, le cose si sono passate come in Germania. Sia ricordato ad esempio lo sciopero meraviglioso dei zolfatai di Caltanissetta, che solo la mala voiop tà di qualche magistrato messo a posto dal compianto prefetto Bondi, cercò di turbare. E si potrebbe citare un migli:1io di esempi simili nel resto cl' Itali:1 e con p:1rticobrid nel settentrione. Dall'esame obbiettivo degli avvenimenti e srJpratuteo dalle comparazioni fatte da Enrico Ferri emergono lamp:rnti queste conclusioni : l. 0 Non tutta la colpa è della monarchia e di Giolitti se sono frequenti gl' interventi della truppa nei conflitti tra capit:1le e lavoro e se tali interventi terminano spesso tragicamente; una parte, e non piccoL1, della respons:1bilità va ai lavoratori. 2.0 E' grandissima la responsabilità del governo e delle classi dirigenti, che· non pensarono mai ad elevare sul serio le condizioni intellettuali e morali del proletariato. 3.0 E' doverosa la prudenza nella propaganda dei socialisti; essi dovrebbero pensare che il predicare la lotta di classe dove è vivissimo l'odio di classe; dove male si comprende, dove manca la coscienza netta dei doveri e dei <li.ritti, r:ippresenta un grande pericolo sociale , che può proct1rarci le più ingrate e dolorose sorprese. Siamo sicuri che queste conclusioni si additeranno come delle :1ttenuanti per l' on. Giolitti; e in realtà attenuano le sue responsabilità. Ma ciò non ci trattiene menornamente dal formularle e <l:ill'esporle. Se esse sern brano oggi fatte per uso e consumo del!' :lttuale Presidente de.I Consiglio , domani potranno servire per l'on. Sonnino o per l'on. Sacchi sotto la monarchia ; posdomani per l' on. Pantano sotto la repubblica. A noi , per esporle con tutta tranquillità e colla coscienz:1 di compiere un dovere, basta conoscere che servono per uso e consumo della causa della progressiva evoluzione politica e sociale ciel nostro paese. Ogni abbietta malignazione di avvers:1ri contro di noi si spunta del resto , pel fatto che non da oggi e per i casi presenti formuli~1mo ed esponi:uno queste conclusioni, ma da molti anni in circostanze e sotto ministeri diversi, che ilbbi:uno aspramente com battuti. ♦ LJ enorme importanda cli ciò che :1bbiamo osservato sulla differenza nella condotta delle autorità politiche e militari e dei lavoratori tra la Germania e l' Italia ci consiglia ad insistervi e ad illustrarla colla parola di chi nella quistione ha maggiore autorità di Ferri e Morandotti e milita nello stesso loro partito. Ricorderanno i nostri lettori che nel n.0 del 31 agosto occupandoci del Congresso internazionale di Amsterdam chiamammo volgare e calunniosa la filosofia della storia di Augusto Bebel , che per combattere Jean Jaurès, attaccò la repubblica in Francia ed esaltò la Germania imperiale; per deprimere la repubblica non esitò a mettere innanzi un confronto sull'argomento di cui oggi ci occupiamo_. Egli accusò la repubblica dello intervento sanguinoso delle trappe nei conflitti tra capitale e lavoro, come un qualsiasi Comunardo Braccialarghe può accusarne e ne ha accusato oggi, più che la monarchia, l'on. Giolitti. · Ma quello stesso Karl Eisner, che mise Bebel in contraddizione con .... Bebel sul valore delle istituzioni repubblicane, ha pensato a dimostrare volgare e calunniosa la sua comparazione tra la repubblica e l'Impero in quanto a siffatti interventi delle truppe nei sopracennati conflitti. Il direttore del Vorwiirts, infatti, così ha risposto a Kautsky, che ha fatto proprie le accuse di Bebel contro la repubblica francese: « E' sempre lo stesso « argomento dell'intervento d~i soldati negli scio- « peri e della legislazione fiscale prussiana che viene « invocata contro la repubblica francese ed in fa- « vore del governo prussiano. Si può comprendere « che si meschini inganni siano adoperati nella « loro lotta interna di partito dai socialisti fran- « cesi;· ma è incomprensibile, che si ricorra a sif- << fatti argomenti nella Germania della legge sui « socialisti, del progetto di legge che condannava « alla galera gli scioperanti, dell'ordinanza sui do- (\ mestici, della legge sulla rottur:1 del contratto « di lavoro , nella Germania di Lobtau e di Lau- « rab utte. » « Si ha dunque completamente dimenticatç> che « il sogno eterno di Bismarck fu quello di abbat- « tere il proletariato tedesco i~ una sanguinosa « battaglia ? Se di ordinario in Germania non si (< invia alcun soldato contro gli scioperi è questo « un merito della nostra polizia e della meravigliosa << disciplina del proletariato socialista. La polizia ar- « resta tanto a tempo opportuno i primi manife- « stanti che l' esercito non ha più niente a fare. « Su chi tirerebbero i soldati? Essi non trovereb- « bero innanzi :1 loro nelle strade che delle <limo- « strazioni .... di padroni e di gialli (l). E il so- « cialismo ha educato il prolet,ariato te- « desco a sot,t,oinettersi a quest.a {lisci- « plina di poJizht ed a, rinunzi.are alle « 1nanifest,azioni. Se in Germ:1nia avvenissero « delle dimostrazioni come quelle di Ch:1lon , oh! « quanti anni di galera vi sarebbero e quanti ca- « daveri .... » « E non è tutto. Si dimentica quanti anni di « galera sono stati inflitti in Germania agli operai << soltanto colpevoli di avere violato una frivola « ordinanza di polizia.... se anche essi realmente ( 1) I nostri crumfri; cioè gli operai che non sono solidali cogli scioperau ti. N. d. R.
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