Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 19 - 15 ottobre 1904

508 RIVISTA POPOLARE entrare in iscena .ora la Sardegna; ma è noto che anche questa isola disgraziata. psicologicamente, moralmente ed economicamente si rassomiglia alla Sicilia ed al continente meridionale. · Il Settentrione non vi figura da alcuni anni, che per la sola Berra. D'onde la diflerenza ? Si deve attribuire addirittura a malignità di governanti che danno ist;uzioni diverse pel Settentrione e pel Mezzogiorno, per riuscire a quella capricciosa politica a zig-zag altra volta rimproverata da Turati al Presidente attuale del consiglio dei ministri ? Enrico Ferri, che non ha simpatia alcuna pel govèrno in genere e per Giolitti in ispecie , lo . escluse con ragionamento acuto, equanime, e coraggioso, che non sarà mai abbastanza lodato. Aggiungiamo che il ragionamento ci sembra coraggioso, perchè certe verità riescono assai ostiche a proclamarsi dagli uomini· di parte-e parte rivoluzionaria - specialmente quando esse logicamente valutate, possono servire ad attenuare la responsabilità degli avversari e ad infirmare i propri assunti teorici e metodologici. Il direttore dell' t.Avanti ! ficcando lo viso al fondo, corystatò che se colle medesime leggi e istituzioni, e con identici criteri di governo applicati dagli stessi uomini si hanno ri5ultati tanto diversi al nord e al sud nei conflitti tra capitale e lavoro, ciò si deve non a capricciosa malvagità il. Tizio o di Filano ; ma a profonda differenza che sta nelle cose, o meglio negli uomini delle due parti che rappresentano classi e interessi op!Josti. Nel Settentrione, egli continuò, c'è una borghesia più ricca, più colta, più evoluta, che si rende ragione dei tempi; che tratta volentieri coi rappresentanti dei lavoratori; che si difende quanto più può, ma scende in ultimo alle concessioni; che si trova - e questo maggiormente importa - in condizioni economiche di poterle fare senza condannare sè stessa a sacrifizi gravi, che ~mpòngano privazioni dolorose. Nel Mezzogiorno, invece, c'è una borgh~sia, in generale molto magra, ihcolta, politicamente arretrata; che guarda con dispetto e con sospetto ogni elevazione delle classi lavoratrici , che considera come naturalmente destinate a rimanere· in soggezione ; e sopratutto stremata di forze economiche ed in condizioni tali che per soddisfare le esigenze nuove, anche modeste, dei lavoratori vedreb~e assottigliati i suoi già scarsi mezzi di sussistenza. L'ignoranza tecnica e la ù1ancanza di capitali non consentono poi al proprietario della terra e al piccolo industriale di migliorare e intensificare la produzione in guisa che venga creato un nuovo margine di reddito, che possa servire al miglioramento indispensabile delle classi lavoratrici. E' bene aggiungere che le difficili condizioni dei proprietari del mezzogiorno, creanti un ostacolo economico al miglioramento dei lavoratori, vennero lumeggiati da A. Lucci nella CriticaSociale un paio di anni fa. Questa realistica descrizione del Ferri, in quanto ali' agricoltura del Mezzogiorno e di una buona parte della Sicilia, per essere completamente esatta non ha bisogno che di un'ultima pennellata: di quella sul sistema dell'affitto e del sub affitto che aggrava le conseguent.e della scarsa produzione. Dei magri prodotti, infatti , la maggior parte viene presa dal grande proprietario assenteista, che si sottrae anche al pagamento delle imposte; che non _vuol sapere di miglioramenti e di indispensabili costruzioni; che tutto consuma parassitariamente nell'ozio, nel lusso, nella deboscia, nelle roulettes di Montecarlo , di Roma , di Napoli, di Palermo ; e per la Sicilia anche di Madrid. Questo insieme di condizioni della borghesia meridionale fa si che essa non si sa e non si può adatt:ire all' ascensione delle classi lavoratrici , che dovrebbe verificarsi a sue spese; e votrebbe impe·- dirla ad ogni costo. Perciò le denunzie anonime alle autorità contro Le Leghe, le richieste d' inter- · vento della forza a difesa dei proprii interessi. In . questa guisa si moltiplicano le occasioni di conflitti sanguinosi; e 1a moltiplicazione delle occasioni e stata grandiosa negli ultimi anni, come tutti sanno e come ha riconosciuto l' Econòmùta di Firenze. Si rifletta, infatti, che gli scioperi furono 383 nel 1900 e salirono a 1042 nel 1901 ; a 780 nel 1902 ; a 528 nel 1903. Alla differenza che tra il Mezzogiorno e il Settentrione sta in alto, nei proprietari, nelle classi dirigenti ne corrisponde una perfettamente identica in basso - tra i lavoratori. Questi ultimi nel Mezzogiorno sono più analfabeti, più ineducati politicamente, più violenti; perciò più facilmente si ribellano e più frequentemente vogliono imporre· la propria volontà negli scioperi e nelle lotte pur sanie e giuste per la loro finalità, ai compagni dissidenti. Ed ecco, quindi , come dalla parte op- . posta a quella della borghesia e della classe dirigente si moltiplicano e si rendono pericolosissime l~ occasioni di conflitti sanguinosi! Ed ecco come cogli stessi criteri di governo , cogli stessi gover- . nanti, colle stesse leggi ed istituzioni si arri va nel Mezzogiorno e nel Settentrione a risultati tanto differenti nelle controversie tra capitale e lavoro .... Le perspicue ed oneste constatazioni, che potremmo chiamare confessioni, dell'on, Ferri 'Ci procurano una speciale sòddisfazione. Esse danno piena, completa ragione a noi che da tanti anni insistiamo sulla differenza delle condizioni politiche, intellettuali economiche e morali tra nord e sud ; differenza sulla quale, all'insaputa del Ferri ed alcune ore prima di lui, aveva insistito l' on. Colaja,1ni nella riunione del gruppo parlamentare repubblicano. La conoscenza di tali differenze logicamente indusse il nostro direttore a combattere il movimento dei Fasci in Sicilia, di cui previde con mate,matica precisione le vicende e la fine e porto noi: ad avversare l' unicità dei metodi nella propag:rnda e nella lotta politica e sociale nelle varie regioni d' Italia; a deplorare e deridere la fatuità e l'ubbriacatura di coloro, che in un fiat pretendono fabbricare le nuove coscienze - fabbrica di coscienze, che ha ..trovato testè un flagellatore in Guido Podrecca, il simpatico socialista, che dirige L' t.Asino. La grande differenza nelle condizioni dei proprietari e dei lavoratori tra il Nord e il Sud d'Italia · si riscontra , in quanto agli ultimi, tra due maggiori unità_ politiche: tra la Germania e l' Italia. La constatava l'on. Colajanni nella riunione ple- ' naria dell'Estrema sinistra; e riiercndo cio che l' amico Amedeo Morandotti gli aveva detto sul con~ tegno degli openii tedeschi in isdopero notava che .. ,,

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