516 R I V-I STA POP OLA RE nente il deputato Marescalchi, e poi che la materia dell'articolo era di eccezionale importanza, il pubblico s.i appassiona e la gente non discorre di altro. Avvenuta la pubblicazione il dottor Pasquale Giusto, corrispondente ordinario del giornale l'Ora che si pubblica quotidianamente in Palérmo, in esecuzione dalle istruzioni scritte impartitegli dall'amministrazione del suddetto giornale, "telegrafa la notizia dell'avvenuta pubblicazione all'O1·a in questi precisi termini rispondenti, per la cronaca alla verità del fatto : Piazza Armerina, 10 aprile - Ore 21 (Giusto) « Essendosi in questo Cfrcolo · di Lettu'ra deplorati e i fatti di baro al giuoco resi di ragion pubblica con « protesta stampata dal giuocatore Presti Filippo, la « Gazzetta Arme1·ina pubblica un importante arti- « colo intitolato: Il deputato Marescalchi e il baro al « Circolo di Lettura. « La cittadinanza fa infiniti e svariati commenti, « essendo il deputato Marescalchi socio onorano del e detto Circolo. « I fatti di baro si ricom1.ettono alla tragedia ave venuta durante il Carnevale. b L'on. Marescalchi si querela tanto contro il gerente ed i1 tipografo della Gazzetta per l'articolo pubblicato in Piazza Armerina, quanto contro il dottor Giusto per la corrispondenza pubblicata sull'Ora in Palermo. E tacendo assolutamente del gerente d~ll' Ora insinua nella querela il concetto stranissimo che dovesse il dottor Giusto considerarsi per ciò complice nel fatto avvenuto in Piazza Armerina. E fin qui, vorrei dire, niente di male, perchè i costumi giudiziari pur troppo consentono alle parti litiganti di tentare d'indurre in errore i giudici. Se non che il male ed il peggiore d~i mali comincia adesso. Cosa credi tu? che si sieno fatti due processi, uno in Oal tanissetta ed uno in Palermo siccome per ragion di competenza ordina la procedura? Ma che! Si fa un · solo processo, a imagine e somiglianza della querela Marescalchi ed il signor Giudice Istruttore, il quale secondo me deve essere alquanto cagionevole.... in salute e per curarsi prende in pillole la scienza giuridica dell'on. Marescalchi, con la stessa ordinanza rinvia al giudizio del Tribunale di Caltanissetta il gerente ed il tipografo per rispondere dell'articolo pubblicato in Piazza Armerina e il dottor Giusto (tùrati le orecchie, per carità), per rispondere di concorso ai termini del n. 2 dell'art. 64 cod. pen. nel fatto consumato in Piazza Armerina pe1· ave1·e (senti! senti! ) pubblicato sul gi01·nale l'Ora una corrispondenza contenente ecc. È inutile qui dimostrarti tutto l'orrore giuridico della ordinanza di rinvio , perchè, ripeto, non occorre essere un giurista per avvertire subito che la pubblicazione avvenuta in Piazza Armerina è un fatto ivi consumato e però di competenza del Tribunale di Caltanissetta, mentre la pubblicazione avvenuta in Palermo (non riproducente - nota - neppure una virgola dell'articolo della Gazzetta) è un fatto posteriore e diverso consumato in Palermo e però di competenza del Tribunale di Palermo. Quando si fu innanzi al Tribunale di Caltanissetta io, per sondare l'umore dei giudici, sollevai subito in limine litis l'eccezione d'incompetenza, quantunque più logicamente avrei dovuto sollevarla al termine del dibattimento. Ma io - che ormai sono vecchio del mestiere - dissi fra me e me: Se il Tribunale rinvierà, siccome è suo dovere, al merito Ja decisione, ciò vorrà dire che i giudici sono disposti a giudicare serenamente : se respingerà l'eccezione .... vorrà dire il contrario e prenderò norma. per la condotta della causa. Manco a dirlo: il Tribunale inventando una connessione inesistente rigettò senz'altro la domanda di incompetenza. La quale - nota anche questo - s'imponeva talmente per la sua evidenza che l'on. De Luca, difensore di parte civile , giurista esimio ed avvocato di non comune valore, non sapendo a che santo votarsi e dovendo - forse per necessità di cose - sostenere la competenza fu costretto a ricorrere a questa meravigliosa, stupefacente, novissima teorica di diritto -cioè: (non aggiungo nè tolgo una virgola, parola d'onore) poi che il giornale l'Ora si -diffonde in tutta la Sicilia e quindi anche in Caltanissetta, ogni centro di diffusione dà luogo alla competenza ! ? Ohe ne dici tu di una giurisdizione territoriale abbandonata allo arbitrio del querelante? Ohe ne pensi tu di tutti i tribunali penali della Sicilia ed anche di altri luoghi , perchè « L'Ora » si vende a Napolr, a Roma e in altre città, offerti come in un bazm· alla scelta dell' On. Marescalchi? Eppure - pare impossibile - a tale eresia giuridica fu costretto a giungere un avvocato delJa scienza e del valore dell'on. De Luca. Quando si dice i bisogni della causa!!. .. Ma questo è poco. Ascolta. Nel processo si trovava un primo decreto ordinante la citazione degli imputati a comparire il 12 agosto. In esso il dottor Giusto appariva imputato di concorso, senza specificazione - siccome a pena di nullità prescrive la legge - del fatto su cui era .fondata la imputazione. Avvertihsi la nullità del decreto e per conseguenza della citazione la causa fu rinviata al 25 agosto, e fu fatto un altro decreto di citazione in regola portante cioè la specificazione del fatto. Ed in virtù di questo secondo decreto i prevenuti' furono chiamati in giudizio per il 25 agosto. Il bello viene adesso. Quando fui a discutere del merito della causa e venne il momento della difesa di Giusto (vedi la mia arringa) chiesi al tribunale come avrebbe potuto giudicare il Giusto del fatto consumato in Palermo. Ebbene, il Presidente m'interrompe con queste testuali _parole: Faccio notare all'avvocato Palme1·i che il 'Jlribunale, quando diede l'01·dinanza sull'eccezione d' incompetenza , ebbe sott' occhio soltanto il p1·imo dec1·eto di citazione. Qneste parole eran chiare nè potevan9 prestarsi ad equivoca interpretazione. Dovevano perciò intendersi così: se il. Tribunale avesse tenuto sott' occhio il secondo decreto di citazione, dove il fatto è specificato e non solamente il primo dove la specificazione del fatto manca, non avrebbe respinta l'eccezione d' incompetenza.
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