RIVISTA POPOLARE 515 l'altra. Eppure in Iscozia l'emigrazione è oltre dodici volte più grande che in Germania ! Dai fatti esposti, che la pìù eroica malafede dei liberisti non può impugnare, si traggono queste conclusioni : 1.0 L' emigrazione permanente italiana aumentò più rapidamente e più fortemente dal 1876 al 1887anno in cui cessò il regime liberista-che dal 1887 al 1903 sotto il regime protezionista; invece quella temporanea ebbe sviluppo più rapido e più forte nel secondo periodo o meglio negli ultimi tre anni. 2.~ Riunite le due emigrazioni troviamo, in Fagione di popolazione, che si è quasi raddoppiata negli undici anni, che corrono dal 1876 al 1887: da 395 emigranti per 100,000 abitanti si passò a 728 ; si è svolta più lentamente negli undici anni che corrono dal 1887 al 1898 : da 728 è passata ad 889. Le cifre .più alte si riferiscono aglr ultimi tre anni : 1636 nel 1901 , 1619 nel 1902 e 1535 nel 1903. 3.0 L'aumento vertiginoso degli ultimi anni corrisponde alla. crisi, che si è fatta sentire in quasi tutta l'Europa, e che si è rispecchiata anche nello aumento di emigrazione avvenuto in Germania e in Inghilterra. Viceversa le notizie ingigantite della prosperità degli Stati Uniti hanno esescitato una straordinaria azione stimolatrìce. Si può prevedere che l' incremento si arresterà non solo , ma che avremo una sensibile diminuzione ora che notizie ·di colore più cupo vengono diffuse in Itali~ dagli emigranti,· che ritornano. 4° L'emigrazione in Italia prese un grande sviluppo prima e dopo il 1887 in alcune regioni essenzialmente agricole come la Basilicata e la Calabria, che non avendo affatto, o avendolo minimo, un movimento commerciale coll'estero, poco o nulla si potevano risentire dei mutamenti nel regime doganale. Viceversa nello stesso mezzogiorno una regione eh' ebbe attivissimi gli scambi coll' estero, come le Puglie, prima e dopo del 1887, ebbe scarsissima la emigrazione sino al 1900. 5.0 La professione agricola ha dato e dà il più alto contributo all'emigrazione; specialmente a quella permanente. Ma la sua partecipazione fu decrescente dal 1887 in poi. 6.0 Il protezionismo nel 1887 fu adottato essenzialmente nello intento di sviluppare le industrie. Dove questo sviluppo avvenne come in Lombardia, nella Liguria, in Piemonte col mutamento del regime doganale per una lunga serie di anni l' emigrazione o non aumentò o vi subì una sensibile diminuzione almeno sino al 1900, cioè per un periodo di tredici anni. 7.0 L'abolizione del dazio sui cereali e l'avviamento al libero scambio furono seguiti da uno spaventevole movimento migratorio in Irlanda, che si mantenne anche molto considerevole in Inghil..:. terra, Galles e Scozia. L'adozione del protezionismo bismarkiano fu seguito da una regolare, co"1tinua e rapida diminuzione dell'emigrazione in Germania. Di fronte a questi fatti indiscutibili il considera re l'emigrazione come un indizio dell' azione malefica esercitata dal regime doganale o è un atto di malafede; o ignoranza dei metodi logici da adoperarsi nella ricerca delle cause dei fenomeni sociali ; o conseguenza dell' accecamento prodotto dalla passione scientifica. DoTT. N. CoLAJANNI Comsieamministra lagiustiziinaItalia <r) Palermo 11 s<ittembre 1904. · Carissimo Direttore, Mi permetto inviarti una copia della mia arringa pronunziata innanzi il Tribunale di Caltanissetta il 27 agosto ultimo in difesa del tipografo e del gerente del giornale la Gazzetta Armerina e del dott. Pasquale Giusto imputati di diffamazione per querela dell' onorevole Marescalchi Gravina. Posso mandartela perchè l'amico Rosario Crea, stenografo eccellente, ebbe, per desiderio degli altri amici, la pazienza di stenografarla. E non fu del tutto fatica sprecata perchè, sebbene il mio discorso non meritasse l'onore della stenografia, pure ha quasi il valore di un documento giudiziario, mercè il quale si può apprendere a qual grado di aberrazione giuridica si possà giungere dall' autorità giudiziaria quando essa non esplica la sua funzione sotto la guida unica del diritto e della legge, ma obbedisce, fosse anche per pura tendenza dello spirito~ a certi sentimenti che sono fatti a posta per travolgere la coscienza dei giudici. Non desidero da te che ti dia la pena di leggere per intero il ·.mio discorso il quale non ha altro merito che quello di una assoluta obiettività, modestia a parte, rara in un difensore; ma ti prego di leggerne la seconda parte in difesa ·del dottor Giusto, parte puramente e strettamente giuridica esposta con la scorta della legge , per convincerti di questa triste verità; che il giudice istruttore ed il Tribunale di Caltanissetta, smarrito il senso del giusto, si abbandonarono a delle pazzesche concezioni giuridiche. Figurati! un fatto commesso in Palermo, senza che ricorresse alcuno dei casi di connessione preveduti dal codice di procedura , e però di competenza esclusiva. del Tribunale di Palermo è stato giudicato dal Tribunale di Caltanissetta con il convincimento della prop1ria incompetenza. Ho sottolineato queste ultime parole perchè, come vedrai, sono l' espressione di una verità. incontrastabile e desolante. Tu non sei un giurista di professione: ma non Importa. La pazza pronunzia del Tribunale SI avverte da chicchessia. Senti un po' adesso. La Gazzetta A1·me1·ina che si pubblica periodicamente in Piazza Armerina stampa un articolo concer- (1) Questa lettera .rappresenta uno degli anelli in quella catena di vergogne, che rappresenta l'asservimento inaudito di un gruppo di magistrati ad un deputato. Il fenomeno verrà illustrato e docum.mtato ampiamente nella pubblicazion9 dell'on. Colajanni: Come si amministra la giustizia, in Italia. Essa è pronta; ma non sarà messa in vendita se non a Camera aperta affiuchè su di essa meglio sia richia,nata l'attenzione dei deputati. La lettera dell' avv. Palmeri, temperatissimo uomo di parte radicale mostra a quali aberrazioni morali e giuridiche possa pervenire un avvocato-legislatore pur di rendere servizio ad un amico e ad un collega. L'on. De Luca dimenticò eh~ certi sofismi stupidi canti giuridici non dovrebbero essere adoperati da chi pur facendo il mestiere dell' azzeccacarbugli non cessa di essere rappresentante del popolo. N. d. R.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==