Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 18 - 30 settembre 1904

482 RIVISTA POPOLARE intricata ma anche e sopratutto perchè diverse sono le ;endenze e tutte suggerite da un subbiettivismo, che fa anche sospettare non si1:cere le ?iverse manifestazioni , che vennero fuon dalla nunione dei sin~~li gruppi _e_da qu~lla plen~r~a del _21. Colla espos1z10ne anaht1ca dei pr~positi. 1~1amfe~ stati in tale occasione e colla relativa cntica noi cercheremo di porre, se non l' ordine, la chiarezza sulle tendenze più 0· meno '!lincere d~lla Estr_enia: Si accennò alla circostanza che Ennco Fern, s1 trova. di accordo con l'organo dell'on. Sonnino nel propugnare la necessità e l'urgenza _d_i riforme; _le sue-riduzioni di spese militari e aboliz10ne del dazio sul o-rano che dovrebbero costituire quello che egli ha ~hian;ato il progranirna c?ncreto _e immed~ato, l'omnibus finanziario a benefiz10 degli sfruttati - certamente non sono quelle del Giornale d' Italia, che non si sa precisamente quali siano. Sulle necessità ed urgenza delle riforme conviene Turati l' antaaonista deciso del Direuore dell' Avanti ! l nè dis~entono gli Estremi degli altri gruppi, che sempre le propugnarono. Ma tra ~erri e Turati I' apprezz~mento . delle_ ca~s~ , che _s1~0:a fecero mancare le nforme s1 manifesto m un diss1d10 fondamentale: il primo reputa che se b democrazia si fosse 1i1aaaiormente avvicinata a Giolitti-leggi: se radicali ;~'ìocialisti fossero entrati nel suo ministero - le riforme desiderate si sa~~bbero avute (1); ·il secondo invece ritiene che le riforme non vennero per l'atteaafamento blando e semi-ministeriale bb dell' Estrema. Entrambi possono avere torto o raaione : si tratta d' ipotesi e nessuno può con cer- ~ezza asserire che si sarebbe avverata l'una o l'altra. Si va, però, contro la logica e la verità quando si rende responsabile il ministero della mancata realizzazione di certe riforme. Così , a<l esempio, Ferri ali rimprovera la non avvenuta conversione della ;endita, quasicchè non fosse a tutti noto 1 ch~ la medesima non dipende dal1a buona volonta di Giolitti o di Luzzatti, ma dalle condizioni generali del mercato monetario e finanziario; quasicchè fosse statò in potere dell' uno e dell' altro impedire la auerra rilsso-aiapponese che il mercato profonda- ~1ente perturbò. Enrico Ferri sost~nn~ le riforn:e nella discussione in seno della numone plenaria dell'Estrema, le incastro nel suo ordine del giorno e vi ritornò nell'Avanti! del 25 Settembre (Sciopero aenerale ed Estrema Sinistra). b Ora questa insistenza d_a ogni parte s_ulla ne: cessità ed urgenza delle nforme nconoscmte dai socialisti inducono ad un apprezzamento alquanto· diverso dall'ordinario sulle cause dello sciopero generale : ali 11ltimi eccidi di Buggerru e di Caste1luzzo n~n sarebbero stati che pretesti, o al più avrebbero rappresentato le ultime gocce, che fecer~ traboccare il liquido dal vaso; non sarebbero statl che ali ultimi incidenti che determinarono l'esplosioni d'indignazione popolare. E così crediamo che ( 1) Perchè non ci si accusi di falsare il pensiero altrui riportiamo dall'Avanti! le parole pronunziate da Turati_:<<Non <<avevo messo nel mio ordine del giorno la frase sull'inde- <<gnità dell'attuale Ministero, perchè credo di non dover se- « guire supinamente la voce popolare che grida: abbassoGio- «. li/ ti! E perchè credo che in Giolitti non è tutta la causa « degli eccidi e credo clJeuna parie di colpa se egli lw I allito « alla meta spetta anche all'Estrema» (N.0 del 22 Settembre). realmente si,1 ; ed è utile la constat~1zione _per 1:1 cura opportuna del male che affiigge attualmente il paese e la sua vita politic~. ♦ Quali le determinazioni suggerite o discusse nella riunione deli' Estrema Sinistra? Il punto di partenza nella riunione dei singoli gruppi e in quella ple~ naria fu un'ordine del giorno che vari deput· tt radicali, socialisti. e repubblicani adottarono in un:1 precedente riunione in Milan~), che non aveva, p~r cosi dire , alcuna veste ufficiale. A Roma le vane proposte di Milano ed altre nuove furo_no lar:pmente discusse e finì per trionfare la più anodtna sulla quale fu possibile mettere. di accordo i rnp-: presentanti abbastanza numero~1 - sessan_ta -. de1 tre gruppi. Eccole: doma~da_ d: c_on_vocaz10ne 1111mediata della Camera , d1miss10m m massa del1' Estrema ostruzionismo, dforme. Ci sia1{10 intrattenuti della domanda di convocazione della Camera per ottenere la dimissione del Mini.stero. Qui aggiungiamo che l' impellenza del provvedimento non è _ch_iara. Certamente_ Bu:- aerru e Castelluzzo non si ripeteranno ; e se 11M1- ~istero avesse voluto ripeterli, lo avrebbe potuto in più larghe misure e con facile _giu_stificazio?e per impedire le anarchiche_ m_anifestaz10m ~e_llo sciopero generale. Dal punto di vista d_ella p~ht1ca. del momento la convocazione immediata s1 capirebbe se fosse stata chiesta dai conservatori , che possono scoraere un pericolo per le istituzioni e per l' ordine° sociale nella permanenza al potere dell' on. Giolittti; ma non dai p,1rtiti avanzati, ai quali in questa occasione venne concessa una libertà sconfinata, quale forse non avrebbero ottenuto nè in Isvizzera, nè in Francia, nè iJ Inghilterra. Di più : il governo non solo non i~~erven~e a aarentire la libertà del lavoro, ma lasc10 che 1mpunemente si imponesse colla violenza lo sciopero generale. . . Si può aiustificare l' urgenza della convocaz10ne per fare di~~ntere immediatameu!e le _rif?rme? Questa motivazione mancherebbe d1 seneta. Un mese più, un mese meno in fatto di ri~orme importan_t~ non conta ; le riforme, se vogliono essere ut1h e durature, non si possono improvvisare; prima delle riforme invocate ora dall'Estrema è un provvedimento che ad essa sta immensamente a cuore e la cui precedenza assoluta s' impone : la legge sull'ordinamento ferroviario, che deve potere essere applicata a 1 ° lualio per la scadenza delle Convenzioni del 1885 eb che da sola esigerà lunga e matura discussione; infine è vano sperare che si discutano subito riforme, anche utilissime, con una Camera, i cui poteri terminano col mese d~ mag~io 1905 e che deve ad oani costo, prima eh monre di morte naturale disc~tere e votare i bilanci e la cennata leao-e fe;roviaria. Perciò a lume di logica bo l . 1· non la Convocazione immediata, ma o sc10g 1mento della Camera avrebbe dovuto essere domandato; e non iu chiesto , probabilmente, si.a per la paura di veder fare le elezioni all' on. Giolitti. che sul riauardo viene considerato come senza ' b scrupoli, sia perchè l'Estrema in questo momento si sente a disaaio di fronte al corpo elettorale, dove potrebbero essirne malcontenti ugualmente i conservatori e i rivoluzionari. Le dimissioni in massa furono consigliate in

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