496 RIVISTA POPOLARE intelligente e studioso, i pm vad e complessi problemi, che infatti il Saint-Paul formula, espone e discute con sentimento d' uomo di cuore e con acume d' uomo di pensiero , come purtroppo non sanno fare molti statisti del suo paese e moltissimi del nostro, che pure delle faccende coloniali tengono disgraziamente la direzione. Ma in questo volume vanno ancor segnalate per un' altra categoria di lettori , le molte note di storia naturale , uso Brehm, sulla flora e sulla fauna locali, note non già di semplici dati da naturalista di professione, ma, ciò eh' è ben meglio, ài zoopsicologo, di st~dioso dell' animale vivo· e libero, non dell'e_semplare da museo o dell'individuo degenerato ed incretinito da serraglio o da giardino zoologico ; ed, infine, le gustosissime lettere africane ai dotti amici I-Iamon, Hèricourt , Zal,orowski, Ribot, nelle quali l' autore discorre con ognuno, e con disinvolta competenza, dell'Africa mediterranea francese, dal. punto di vista degli studi prediletti e abituali a ciascuno. Non occorre dire, rhe al lettore di quà dalle Alpi riusciranno particolarmente interessanti ed istruttive le pagine in cui è trattata « la questione italiana », anzi « il pericolo italiano »: tanto più, che, se il delicato argomento è ~rattato, com'è naturale, dal punto di vista francese, lo è, però, fatto non solamente con spirito alto ed equanime, ma da una penna sinceramente amica del nostro paese. E passiamo ad un libro di novelle : alla Vita ironica di Luciano Zùccou (Torino , Streglio ), nove componimenti di varia lunghezza, nei quali l'autore dei « Lussuriosi >,, del « Designato », della « Morte d' Orfeo >), di « Roberta>>, del « Maleficio occulto >>,di E< Ufficiali , sott' ufficiali, caporali e soldati >,, continua a profondere con signorile abbondanza la sua ricca vena di narratore, la sua incisiva forza stilistica, e la sua filosofia amara e sarcastica : il pessimismo , infatti, è in lui e per lui tutt'una cosa col realismo~ la vita è ironica, davvero, per sè medesima, per l'evidente contrasto fatale fra ciò che annunzia e ciò che dà, fra le sue seduzioni e i suoi tradimenti, fra la sua bellezza e la sua perfidia: e tutto ciò è dallo Zùccoli , qui come altrove, veduto con occhio così sicuro, sentito e compreso con nervi e con mente così pronti, e reso con tal nitidezza di contorni , con tal rilievo di luci, d' ombre e di opposizioni, e drammatizzato con tale efficacia di parole e di atti, da lasciarne vivamente impressionato e lungamente pensoso il lettore. E a questo punto occorre una nota: qualcuno mi scrisse recentemente, meravigliandosi che io, così rigido e caustico ed aggressivo, occorrendo, nel rivistare le esposizioni di Belle Arti, sia poi generalmente ottimista (al contrario dello Zùccoli l...) nel giudicare in questi « Stelloncini >) dei libri che ricevo. Ed il fatto,· in apparanza, è vero ; ma in realtà non lo è punto: alle esposizioni d' arte anche i quadri pessimi, anche i fantocci mostruosi, s'impongono alla mia vista, e provocano il mio malumore, anche e sopratutto perchè, quasi sempre, trovano dei glorificatori, se non competenti, eloquenti, se non numerosi , chiassosi ; mentre è molto p'it:1raro che trovino dei lodatori i libri cattivi: anche perchè questi non sono mai recensiti da pittori e scultori , mentre è proprio sempre da letterati che sono portati a cielo gli sgorbi e i pupazzi di essi. Ora, degli aborti letterari, se niuno parla, o almeno niuno che riesca a farsi ascoltare , è opera buona ed onesta tacere noi pure, ciò che appunto facciamo ; e delle cose mediocri, dare l' annuncio solo, ciò che facciarno pure, come lo facciamo anche di ciò che non c' interessa affatto, per quanto possa riuscire interessantissimo ad altri. Sicchè non resta, naturalmente, da giudicare , se non ciò che fin dalle prime pagine ci ha colpiti, ci ha vinti, cì ha conquistati: e questo, naturalmente, lodiamo. * In questa categoria va posto ancora un libro di psicologia, L' Inibizione (Chieti, editore Di Sciullo ), nelle cui grandi e nitide pagine , oltre duecentocinquanta, la signorina Laura CruLLI ha raccolto e condensato tutto ciò che si sapeva finora su_questo argomento, aggiungendovi in più tutto il ricco e vivo contributo della propria esperienza e delle proprie esperienze, tutta la diligenza delle proprie osservazioni e della propria critica , tutto l' acume del proprio ingegno vigile e originale. Che cosa sia l' inibizione, tutti coloro che s' occupano un poco, sia pure da dilettanti, di psicologia, lo sanno, almeno all' ingrosso: l'inibizione è come il freno, la <<martinicca », il Westinghouse, occorrendo, dell'organismo, cosi nelle sue funzioni fisiologiche, come nelle psichiche; è il meccanismo regolatore, o meglio moderatore, e tal volta anche depressore e paralizzatore delle funzioni stesse. Ma come poi questo meccanismo agisca, in che cosa, anzi , consista, sotto quali influenze si sviluppi o si dissolva, quale importanza abbia nella vita organica e nella vita morale, nella vita intellettuale e nella vita religiosa, in quella individuale ed in quella sociale, pochi saprebbero dire con precisione, pochissimi con la competenza che nella materia si è formata l' autrice di questo magnifico saegio : il quale infatti definisce e circoscrive con esattezza scientifica il campo di queste sottili ricerche, ne indaga ed enumera e descrive la vasta e varia fenomenologia, ne mette in evidenza il valore in tutti i campi dello scibile intorno all'uomo isolato o aggregato che sia, ne trae tutte le applicazioni pratiche alla fisiologia e all'igiene, alla patologia e alla terapia, alla pedagogia e alla sociologia, ne ricerca i fattori somatici e quelli spirituali, ne stabilisce i rapporti coi fatti sensorii e con quelli affettivi, coi cogitativi e 1.:oivolitivi, ed infine con gli espressivi e particolarmente col linguaggio, parlato e scritto. Ma che c' entra , direte , tutto ciò, con la letteratura, alla quale, esclusivamente, son dedicati gli ·«Stelloncini»? C'entra: primo, perchè tutto ciò che è scritto bene, tutto ciò che si legge con gusto, è letteratura: e questo lavoro di psicologia è scritto non solo bene ma benissimo , in uno stile non meno colorito che sobrio, non meno efficace che semplice, non meno deùso che chiaro; poi, perchè, in mezzo alle teorie, ai richiami, ai dati scient.ifici, è tutto animato di ricordi, d'aneddoti, di prove raccolte nella vita vissuta e sentita , e quindi di ciò che interessa come un romanzo , che impressiona come una pittura ; infine, perchè io aedo che a chiunque s'occupi di letteratura, oggi appunto in cui si vuole che la letteratura , anzi tutta l' arte, sia nutrita di solida e sostanziosa polpa concettuale , questo ed ogni altro lavoro consimile debba essere segnalato, precisamente come ottimo contributo alla conoscenza dell'uomo , eterno problema per gli studiosi, eterna materia d'arte per gl'« imaginifìci >, d'ogni tempo e d'ogni paese. * Annunzi, ora, e non di cose di scarso valore, ma di cose brevi e per le quali non occorrono molte parole : La nuova fioritura, una specie di campionario letterario dell' editore STREGLIO, con prose e poesie tolte dai libri di sua edizione, e con buoni ritratti, autografi, e biografie degli autori; Cari volti svaniti , di Luigi Antonio VILLARI, il bizzarro umorista meridionale, in cui si parla (Prato, tip. Vestri), tra gli altri, del compianto amico suo e mio, Alberto Cantoni, l'autore di quel capolavoro che è « Un re umorista », di quel gioiello che è <<L'altalena delle antipatie>>, e di tant' altre finissime cose ;
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