478 RIVISTA POPOLARE totalità dei giornali monarchici italiani prima che il lieto evento si verificasse ci aveva fatto nauseare preannunziandolo da un mese circa in forme disgustose e ridicole, quasi sempre irriverenti verso una donna, che pur essendo regina, deve sentire ardente la brama di non essere discussa in cronaca in tutto ciò che e' è di più intimo, di più caro e di più sacro nella vita sna: la maternità. Certi calcoli, certi accenni dei giornali cortigiani , che volevan? sembrare segni d' interessamento agli avvenimenti della casa regnante, erano semplicemente e volgarmente sconvenienti perchè lasciavano intravvedere la pratica di certe manovre ostetriche, che possono essere e sono utili , ma che non devono essere messe in piazza. Ai giornalisti, cui va il nostro biasimo, perciò è proprio il c~so di ricordare che il troppo storpia ! 2.0 L'atteggiamento del paese, prima e immediatamente dopo il lieto evento, ha mostrato che talora in Italia, come altrove, la stampa non rispecchia la pubblica opinione. In questa occasione non poteva essere maggiore il contrasto tra il massimo interessamento dei giornali e la_massima indifferenza del paese pel lieto evento. E si badi : l'indifferenza c'era anche prima che scoppiasse lo sciopero con tutti i ·suoi tristi e dolorosi episodi. Un'ultima osservazione affinchè non sorgano illusioni sul significato delle nostre constatazioni. Siamo troppo amanti della verità per voler dare ad intendere, che interpetriarno, l' indifferenza come segno di antidinastismo e di repubblicanismo nel popolo. Di fronte alla realta noi avremmo preferito che il paese si fosse sinceramente interessato al lieto eventoj sarebbe stato qualche cosa che ci avrebbe procurato dispiacere, ma che ci avrebbe fatto sperare che un'altra volta il suo interessamento si sarebbe esplicato in senso opposto. L'indifferenza massima del paeso non ha avuto che questo significato pernicioso per la vita politica e sociale : esso s' ispira a ciò che con parola scorretta, ma espressiva, si chiama massima strafottenza. di tutto e di tutti , eh' è fatta di egoismo insano e di musulmanismo pericoloso, che possono rendere possibili i vandalismi della plebe e gli attentati dell'alto. ♦ Funambolismo e intolleranza di socialisti tedeschi. -- L'annuale Congresso socialista tedesco tenutosi in Brema ci ha fatto assistere a manifestazioni strane di intolleranza settaria da un lato e di funanbolismo dall'altro. Passiamo sopra alla discussione sulla propaganda antimilitarista alla quale presero parte Liebknecht (figlio), Suedekum, Volkenbuhr e Vollmar, nella quale l'antimilitarismo fu sostenuto tiepidamente e tanto equivocamente che in Italia oggi si afferma con grande leggerezza ormai , che i socialisti tedeschi sostengono il militarismo!. .. ; e veniamo alla manifestazione di intolleranza e di funambolismo. Un deputato socialista tedesco, Max Schippel, in un suo libro interessante sostenne la convenienza dei dazi sui cereali. L'eterodossia sua venne· discussa e biasimata vivacemente nel vo1wèi1·ts da Pfannkuch e da altri, che accennarono alla necessità di far cessare lo scandalo di un deputato socialista che in fatto di politica doganale osava pensare colla propria testa e non accettare sic et simplicite1· il sillabo del partito. Ne seguirono polemiche, inchieste, atti di accu~a in seno del partito , in cui lo Schippel giuocò sempre di destrezza. La vertenza fu portata al Congresso nazionale di Brema, dove il deputato socialista fu accusato nè più nè meno come dirnmzi ad un Tribunale del S. Ufficio e minacciato, non del rogo di cui non possono disporre i socialisti tedeschi , ma della espulsione del partito. Lo Schippel se avesse avuto senso di dignità e di sincerità avrebbe dovuto ririrarsi dal partito o, umilmente come qualunque abate Loisy , sottomettersi e riconoscere di essere in erroi·e ; in vece ha preferì to giuocare sull'equivoco più basso dichiarando di non essere protezionista agrario , ma di avere esposto il punto di vista degli agrari in torno ai dazi sui cereali: Ora questo è falso. Chiunque ha l~tto il suo libro sa che egli vi ha sostenuto per conto proprio il dazio sui cereali, che vi ha polemizzato vivacemente con Kautsky e con quanti li combattono e vi ha infine previsto qualche sconfitta dei sociahsti se es::;i si fo::;sero ostinati nel liberismo. La sua non è stata dunque una sincera e leale sottomissione, che avrebbe potuto giustificare cogli interessi superiori e colla disciplina del partito; ma è stato un atto d'ipocrisia vergogno::;a per conservare la medaglietta di Deputato. La menzogna e l'ipocrisia, però, non l'hanno salvato da un voto di biasi mo che il Congresso gli ha dato non o::;tante le difese di Bernstein e di Elm. Lo spirito settario quei,ta volta ha colpito almeno un miserabile. ♦ Tra i Cong1.·essi. - Non è possibile seguirli tutti: c' è una vera mania di Congrnssi ! A quello del libero pensiero mandammo il nostro saluto. Esso aveva una speciale importanza per noi pel giorno in cui si riunì, per la qualità degli intervenuti, per la sede, pel momento : fu risposta alla recrudescenza reazionaria del Vaticano. Tra gl' interven11ti sovra gli altri stava Hàckel , il grande scienziato tedesco; e poi Doumela Nieuwhenuis, Hector Denis, Lorand , Buisson , Geraul t-Richard. di· rettore della Petite 1·epnbliqtie e parecchi altri. Speciale menzione dobbiamo fare dello intervento di alcuni nosti-i collaboratori stranieri, tra i quali Georges Re-· nard colla sua gentile signora - tanto colta quanto intelligente - e Magalhaes Lima. Il discorso inaugurale, sobrio ed elevato , fu letto da G. Sergi; inieressanti la lettera di Berthelot e la comunicazione di Hector Denis. Tra le discussioni di vera attualità emerge quella sulla ·separazione della Chiesa dallo Stato, sul quale argomento fu distribuita una relazione ricca di notizie e lucidissima di Lorand e si ebbe nn dotto discorso del nostro Mirabelli , che propugnò l'abolizione della legge sulle gua1'entigie: abolizione, che a noi sembrerebbe un errore. Anima vera del Congre::3sofurono Arcangelo Ghisleri e Fonrnemont ex deputato soci.alista del Belgio; ·essi si centupliearono prima e durante il Congresso, che venne alquanto turbato dalle intolleranze degli anarchici e dei democratici cristiani. A Congresso finito si è avuta una protesta del Papa, che lascia il tempo che trova. Non potendo più bruciare vivi i liberi pensatori, come fu bruciato Giordano Bruno, la Chiesa Cattolica per mezzo del suo sommo Gerarca si limita ad ordinare messe espiatorie e pubbliche preghiere nelle Chiese. Chi può negare che ci sia stato 11ngrande progresso dal rogo alla messa come arma di combattimento contro il libero pensiero ? Gl'insegnanti delle scuole elementari si souo riuniti a Congresso in Perugia e quelli delle secondarie in Roma. Si sono intrattenuti a preferenza dei loro interessi materiali; e non hanno torto. La loro condizione richiede miglioramenti pronti e sensibili. Sinora si sono avuti pannicelli caldi! Ritorneranno su di essi speciali collaboratori. Un ultimo Congresso riuscito assai interessante è stato quello· della Dante Alighie1·i tenutosi in Napoli dal 23 al 27 settembre. La parte essenziale fo quella relativa alla difesa della italianità tra gli emigrati e tra le colonie libere dei nostri_ connazionali all'estero.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==