Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 18 - 30 settembre 1904

RIVISTA POPOLARE 495 questo, nella vita femminile, al quale non si capisce come venga in mente ad alcuni di dare un'importanza così esagerata (3 J , come se la donna restasse diminuita di qualche cosa. Basta conoscere i rudimenti dell'embriologia per sorridere di una simile idea. V. GruFFRIDA-RuGGERr dell'Università di Roma •. (3) Cfr. GIUFFRIDA-RUGGERI. Superiorità intellettuale e funzione genesioa. Arch. di Psich. ecc. 1903. tav. IV. lilli li lii llll! 111111111111111111111! I! 11111111111 I 111111 UI 11111111111111111111111 Il 11111 ~TB~~ONCTN~IBTTBR~fil xx. Luci e fiamme - Voci del mare - Ricordi d' Africa La vita ironica - L'inibizione - Annunzi. Elena VACAREsco ha pubblicato un nuovo volume di versi; meglio, ha pubblicato in versi l'intimo diario dell'anima sua appassionata e dolce, delusa e nostalgica, in questi ultimi anni. Voi tutti sapete il mesto romanzo di questa poetessa rumena, e quindi latina, e quindi anche. un poco, italiana; e voi tutti avrete letti, qu;l e là nelle riviste nostre e francesi , altri suoi versi; ma questi ultimi sono forse pii.i pro-• fondi ancora di pensiero, e più delicati di sentimento, e più maturi di tecnica. Portano il titolo di Lueurs et flammes , e sono infatti composti ora di bagliori tenui , di riflessi , di lampi est ivi nella notte silente e pensosa, ora di fiamme improvvise di passione, di vampe di dolore, d'eruzioni di protesta e di sdegno. · Con ciò , ho· detto già a che genere appartiene l' arte di questo volume : lirica pura, lirica per eccellenza , essa non dipinge, non scolpisce, non cesella, non evoca immagini visi ve o plastiche , non paesaggi , non figure , ma fissa stati d' animo, atteggiamenti di spirito, tenerezze e squisitezze di ricordi patetici, d'amori, di rimpianti, di gelosie. Ne riporto come saggi, traducendoli in prosa, questi due passi della poesia ai suoi avi : « O gloriosi antenati cantori, aedi ond'io sento la bella schiera vivere in me col volo dei ·ritmi inspirati, quand' io penso a voi il mio canto diventa preghiera >>•.• · E più oltre: « •..•• Sola, oresso il focolare dell' ano-usta • o tribù, è rimasta una donna, e l'ombra l'è intorno; il vento aspro del fato l'avvolge e la sferza ; e di cenere e fiele è la coppa a cui essa ha bevuto. Pure, dormite in pace ! La tetra fantasticaggine di questa vergine, può ancora sbocciare in fiori di gloria ; o padri, essa ha sofferto in nome della patria: e come voi tutti, o padri, essa saprà amarla ancora. Io veglio. La fiaccola non ha paura del vento : io la stringo tenera-- mente contro il mio seno ; e l' antica canzone che voi mi avete trasmessa, con la mia voce riattaccherà l'avvenire al passato. » w Vi ricordate ciò che scrivevo negli ultimi stelloncini, a proposito d'un romanzo recente, dell'amore mio e di tutti i miei per il mare ? Dovrei ripetere oggi le stesse parole per un volumetto di versi, intitolato appunto Voci del mare, che l'ammiraglio Luigi GRAFFAGNIha testè pubblicato (TorinoGenova, editore Streglio ): buon soldato e buon marinaio, il Graffagni non è, almeno tecnicamente , un altrettanto forte poeta; ma non merita d' altra parte , in nessun modo, « le acerbe e giuste rampogne dei critici», ch'egli già sente gridare (e lo dice nella breve prefazione) « Marinaio , lascia la cetra, e torna al remo! ». No : i suoi versi, che avranno certamente un successo tra i compagni d'anni e di lavoro e di pericoli, serviranno per lo meno, spargendosi per mezzo loro anche entro terra, nelle famiglie, nelle scuole, a quella « propaganda del mare h che· da noi è pure propaganda di patria, di bellezza, di forza, di salute, di virtù, di ricchezza, d'idealità nazionali , e chissà che non siano pur la scintilla, come il Graffagni si augura, rivelatrice ad un grande poeta futuro del mare , della sua vocazione e del suo destino. Lo auguro anch'io di cuore: ed intanto riporto, per saggio, un sonetto dei settantacinque dei quali il volume è composto. É dedicato .<< Al mare», appunto, e dice: << Oh tu, proteo .perenne che sorridi o t' imbronci nel corso di brev' ore, ed accarezzi dolcemente i lidi per. flagellarli poscia con furore; oh tu, che nel profondo seno annidi , con i mostri che aggiaccian di terrore , il corallo gentil caro ai Numidi , e la perla dal nitido colore ; oh tu, che accogli in pace tanti eroi caduti per l'onor della bandiera, o vittime di sante e ardite imprese, Mare, sei bello: ma dei pregi tuoi, più grande è quel che spiana ogni barriera, affratelHi.ndo all'un l'altro paese>,. Non è assai migliore, questo, e in ogni modo infinitamente più sensato e ragionevole, di ciò che starnpano certi poeti di professione , anzi certi altissimi funzionari della poesia ufficiale ? w Georges SAIN1'-PAUL, infaticabile nella sua attività scientifica, dà fuori ora, a pochi mesi dall'altro grosso e sostanzioso volume di cui vi ho parlato recentemente, un magnifico libro d'argomento tutto diverso: dei Souvenirsde Tunisie et d'Algérie (Paris, Lavauzelle editore; prefazione di Th. Ribot), dov'egli ha soggiornato lungamente, percorrendo come medico militare, in lungo ed in largo le due singolari colonie, e, per la sua professione, avendo 111ezzo di penetrare dovunque , di veder tutto, di godere di tutte le confidenze, di far tesoro di tutte le intimità, come un confessore o come un amante ..... E non per nulla , ho parlato , l' attività scientifica : perchè anche questo libro , letterario , o meglio artistico , nella forma, cioè colorito, animato, pieno d' aneddoti tipici', di particolari suggestivi , di quadri evocatori, di scene drammatiche, di paesaggi, d' interni, di ritrat!i, di macchiette, d'istantanee colte a volo e fissate con la parola, non meno evidentemente che col disegno o con la camera oscura; anche questo libro , dico, è nella sostanza, nel metodo, nel valore, decisamente scientifico : vale a dire, che, concepito con spirito assolutamente sereno, obbiettivo, imparziale, come se si trattasse di fisica, di chimica, o di fisiologia sperimen: tale, condotto con quella onestà, con quella coscienziosità, con quello scrupolo , con cui si soglion trattare le ricerche di laboratorio, composto di fatti rigorosamente accertati e controllati, di affermazioni, di conclusioni, di sintesi largamente fondate e documentate ; il nuovo lavoro di Giorgio Saint-Paul, divertentissimo, affascinante, anzi, come lettura di svago, è pure sostanziosissimo, poderoso, come lettura di studio. Esso penetra, infatti , ben oltre la superficie di ciò che chiunque può scorger~ visitando, od anche abitando, un paese: e affonda l'indagine dentro le viscere di quello strano mondo nordafricano, di quella società eterogenea, di quel miscuglio ancora incoerente di razze, di lingue , di usi, di culti, d'interessi, di sentimenti, fino a ieri affatto divisi ed estranei: studia, cioè, le singolarissime condizioni economiche, morali, politiche, religiose, che emergono là dall' incontro, dal conflitto, dalla composizione della civiltà indigena c0n l'europea, dalla convergenza in un punto dello spazio e del tempo, di tutte le indoli e di tutte le attività mediterranee, la francese e l'italiana (la siciliana, particolarmente), la greca, l'araba, la turca: onde risulta quel c;trattere proprio di tutti i paesi nuovi, di tutti i paesi misti, di tutti i crogiuoli etnici, che è la vivacità, l' irrequietezza, la progressività, l' evolutività, l'avvenirismo; onde risultano pure, per l'osservatore

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==