492 RIVISTA POPOLARE dubbio una causa di non lieve importanza economica e morale nel fatto della mancata emigrazione, perchè quella che più direttamente colpis.ce le fatiche del colono, di continuo esposto alle depredazioni audaci dello strozzinaggio larvato. Ma qui ora non vengono forse al caso qneste osservazioni , cui del resto accennano anche le basi del progetto : la Società non potrà al suo nascere e forse nemmeno in seguito eliminare, da sola, tante piccole e grandi cose che sono di spettanza unica dello Stato, perchè non potrà dettar leggi e comandarne l' esequzione e l'osservanza, nè potrà assumere l'amministra• zione della giustizia, il cui funzionamento, però, specie nella campagna, potrà vigilare: ma poichè rappresenterà una grande forza morale dati i nomi che la comporranno e le proporzioni e le ramificazioni che avrà, non è davvero improbabile che essa eserciti come si proporrà, le sue influenze benefiche sugli stessi poteri costituiti, quasi complemento imperioso, dirò così, dell'azione che eserciterà nell'esodo di grandi masse umane da un punto all'altro del pianeta in cerca di fortuna e di benessere, è un fatto naturale che obbedisce a leggi di neces::;ità ine sorabile ,. crede che il fenomeno stesso « possa essere modificato, quando, come in quesco caso: esistono ragioni di confraternità: ,. comunque però, se Egli ha voluto alludere alla simpatia legittima e reciproca di Argentini e Italiani stà il fatto provato dagli ~nni prosperi di questo paese che i nostri coloni, a parità di condizioni, preferiranno sempre l' Argentina, dove, per la stessa affinità d' idee e di razza riesce meno doloroso, se posso esprimermi così, l'acclima tarsi. E della stessa idea , in fondo , deve essere il Marti nez, se all'azione della nuova Società di protezione, le cui basi accenna te nella « Operai Italiani, saranno discusse, ripeto, in nna prima riunione che avrà. luogo di questi giorni e alla quale venne cortesemente invitata la Rivista-affida il compito- inciso b • di porsi d'accordo con imprese o compagnie o particolari percbèproporz10nmo lavoro, nelle file del popolo che è chiamato a sor, reggere nella via non sempre cosparsa di Sua altezza •... lo zero rose. Intanto, avrà fatto molto bene incaricandosi della tutela di quelli che arrivano, ignari del paese, della lingua, soli, senza denaro i più, senza mire che non siano quelle di un immediato lavoro profittevole, che troppo di sovente nasconde agl'infelici tutto un calvario di pene sotto forma di con- La dignità .... dei corttg·tant all'immigrato : e nel seguente inciso e dice che la società « vigiler~ perchè gl' immigra ti non siano vittime di abusi, sia da parte delle autorità di provincia, sia da parte degl' impresari o particolari, al cui effetto, quando quelli s1 producessero , li denunzierà per mezzo ·della . stampa, davanti la opinione del paese e chiederà le riparazioni giudiciali o amministrative cui si potesse aver diritto. • tratti di colonizzazio- ' ne, roga ti da impresarii senza scrupoli di coscienza pei quali , dopo la istituzione della Società che si propone appunto, fra le molte cose buone ed utili, di stabilire un' agenzia di collocamento e d'informazioni, i nostri coloni diventeranno preda meno facile, con vantaggio che si misura facilmente ove si rifletta che quelle agenzie, vere taverne di fuorusciti, fanno un triste mercato, non sempre punibile col rigore del Oodice Penale, delle fatiche loro. Io vedo anzi questa idea delle agenzie di colloca mento come la cosa più bella, tanto che mi compiacerei ugualmente della iniziativa, anco se non dovesse portarci che questo unico beneficio: grande beneficio, che il Martinez ha compreso così bene da considerarlo come il più necessario, così che nei suoi postulati gli dà il primo posto. Il Martindz nel suo sincero entusiasmo per la nostra emigrazione, che dichiara di preferire a tutte le altre è forse di un ottimismo eccessivo quando, mentre riconosce che il fenomeno sociologico della emigrazione: che ha raggiunto proporzioni vastissime e si traduce ( Dal Whare Jacob ) Splendido programma, non v'ha dubbio, del quale si sente imperiosa la necessità e che implica in qualche modo la costanza di qualche altro male grave da sanare, addirittura estraneo a qualunque altra considerazione d'indole morale, compresa certamente anche quella che riguarda la reciproca simpatia, che il Martinez ha cimentato una volta di più, -dato che ce ne fosse bisogno - col le manifestazioni cordiali e poetiche dei suoi sentimenti, divisi dal popolo argentino e dal popolo no~tro che ama davvero questo libero paese. Ma io, che ho compito da cronista, devo limitarmi questa volta alla cronaca della serata .... E poichè la cronaca è fatta, non mi rimane che augurare alla nobile iniziativa dell' egregio uomo il successo che si merita, e che avrò il piacere di constatare assistendo, per conto della Rivista, alla riunione indetta in cui si discuteranno le basi dell' associaz10ne. Sarà una seduta interessantissima, date le personalità che vi assisteranno, di cui vi terrò informati. GIACOMO p A VONI
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