RIVISTA POPOLARE 455 dazioni turbolente, come quella degli Assunzionisti e di restringere l'importanza presa da alcune altre; ma egli supponeva che i governi si sarebbero inspirati alle tradizioni che risultavano dall' applicazione del concordato ed applicherebbero con grande circospezione i poteri discrezionali che la legge loro affidava. In questa maniera il clero regolare disciplinato dello Stato avrebbe completato il clero secolare. L'esperienza ha mostrato che egli si era ingannato completamente sull'avvenire della sua legge; il suo successore ha trasformato iri regola ciò che doveva es$ere un eccezione e soppresso quasi tutte le Congregazioni maschili ed è per una menzogna imprudente che si dice che Combes applica la legge fatta da Waldeck-Rousseau: egli l'applica al rovesc10. . L' errore commesso da Waldeck-Rousseau si spiega in parte col fatto che egl~ non conosc~va lo spirito dei parlamentari attuail: per una qurndicina di anni egli era rimasto estraneo alle assemblee politiche e supponeva leggermente che in esse dominasse uno spirito analogo a quello che riscontrava nel foro. Egli non dubitava che le preoccupazioni giuridiche fossero divenute quasi del tutto estranee ai deputati e che tutte le violenze possono trovare una maggioranza per approvarle; purchè esse lusinghino le passioni. Ma, almeno, non sarebbe stata cosa prudente il redigere la legge in modo più preciso onde evitare le applicazioni arbitrarie? Nel 1901 era facile prevedere che le quistioni religiose solleverebbero passioni assai violente. Disgraziatamente il caso voleva che la composizione dei partiti nella Camera dei Deputati rendesse impossibile di faré una legge soddisfacente. Ciò non sarebbe stato possibile se non quando i conservatori-liberali avessero offerto un concorso leale al governo; essi invece non fecero che creare ostacoli per fare venir meno la votazione della lcQae suscitando ddle chi:icd:iere oziosè. ' o ' O gai ì conserva 1.0ri devono deplora re la loro tatti~~~; forse avrebbero proceduto aLtrirnenti se essi fossero stati liberi; ma essi non erano liberi cli agire secondo i veri principi del loro partito. Essi temevano che i clericali esaltati ed anche gli antisemiti ostacolassero la loro rielezione; ed essi ubbidivano alle ingiunzioni del partito del papa. I monaci fanatici sapevano che il voto della legge sarebbe seguito da mi.sure contro di loro e non volevano sentir parlare di una legge che avrebbe rispettato le Congregazioni pacifiche. Essi mettevano tutte le loro speranze nella caduta del ministero ed esigevauo che si moltiplicassero gl' incidenti. Del resto è divenuto difficilissimo al giorno di oggi il far votare una legge ben fatta; per riunire una maggioranza bisogna contentarsi delle tinte vaghe, che ciascuno comprende a modo suo e che sollevano tanto meno obbiezioni quanto esse sono meno chiare. Votata la legge il governo si trova armato di un enorme potere arbitrario ; ed è cosi che la cattiva pratica del regime parlamentare distrugge a poco a poco negli spiriti la concezione di uno Stato giuridico. La legge sulle associazioni doveva essere molto imperfetta; si può anche dire che la sua imperfezione doveva essere più grave di quella della maggior parte delle altre leggi, perchè essa tocca gl' interessi più complessi. Tutto il talento di Waldeck-Rousseau nulla poteva contro questa conseguenza ineluttabile del nostro parlamentarismo. ♦ I conservatori francesi hanno commesso un errore la cui eco risuonera per lungo tempo rifiutando di entrare nel ministero formato da WaldeckRousseau nel 1899; essi lo hanno costretto a fare appello ad uomini mediocri e gli hanno impedito di liquidare completamente l'ajfaire 7Jreyfus. Questa liquidazione non poteva essere condotta siuo a termine cha da un governo fortissimo , che godesse di un grande prestigio e comprendesse molti conservatori perchè la revisione del processo fosse accettata da tutto il paese. Waldeck-Rousseau mostrò molta timidezza nel condurre tale aflare perchè non sentiva il suo ministero capace di imporre apertamente la sua maniera di vedere al paese. Egli aveva tenuto a mettere al ministero deJJa guerra il Generale Gallifet nella speranza, che: il prestigio di quest'uomo considerato universalmente come un soldato di prim' orcline permetterebbe di dirigere l'opinione di una parte della borghesia provinciale. Ciò era ben ragionato; ma i conservatori credettero abile di circuire il vecchio Gallifet, di prendergli la mano nel processo di Rennes e più tardi di farlo dimettere. Mostrarono cosi la loro incalcolabile piccolezza di mente; la dimissione di Gallifrt non produsse la caduta del ministero e i1Jvece di un uomo eh' era il rappresentante della più scrupolosa disciplina essi ebbero il generale Andrè. Si lamentino di loro stessi se questo qui disorganizza l'esercito : essi l' hanno voluto. Si comprende che vValdeck-Rousseau non abbia creduto possihile di fare annullare la sentenza di Rennes; egli avrebbe dovuto subire terribili assalti alla Camera dei Deputati e senza ]' appoggio dei conservatori-liberali del Centro, egli non avrebbe potuto trionfare. Egli penso che il tempo Lll\i():cirehbc: 1110,ti L111cori e chè l':1gi1azion;:; si cil111crLhbe da se stessa; supp<>SL.' che Drcyfus si sarebbe di(hi:1rato soddisf:nto dei risu,uti :1cq11isitida11'inchiest;t della Corte di CassaLione. Pa qu:11d1è te111 1:o si potè supporre e scrivere che egli avesse apprezzato al giusto la situazione ; i dreyfusardi furono assai tranquilli dopo che compresero che avrebbero potuto giovarsi del potere ; e si comprese del pari che il loro grande amore della luce , della verità e della giustizia era , generalmente, un amore poco ordinario pei favori governativi. Vi fu una curée dreyfusarda assai analoga alla curée bonapartista dopo il colpo di Stato dei 1851. Ma gli Ebrei non si tennero soddisfatti; essi non volevano perdere tutto il denaro che avevano stupidamente sperperato per sostenere la prima revisione. E' manifesto che Waldeck-Rousseau non aveva previsto la campagna eh' è stat,1 ripresa oggi e le cui conseguenze possono essere si gravi. ♦ La politica sociale di Waldeck-Rousseau era di una estrema semplicità e i socialisti che hanno qualificato il ministero del grande borghese non si sono ingannati. Egli riteneva che in un tempo, in cui tante ricchezze sono state prodotte , le classi operaie non hanno visto migliorare la propria sorte in un 01odo soddisfacente ; pensava che è necessario facilitare
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