Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 17 - 15 settembre 1904

RIVISTA POPOLARE Una. vittoria morale dell'Avanti! - Gli esperimenti ultimi del poligono di Muggiano costituiscono una vera vittoria per l'Avanti!, che vale bene la condanna riportata da Enrico Ferri e che fu, del resto, meritata per avere male impostata una importante quistione. I suddetti esperimenti hanno dimostrato due cose gravi per l'acciaieria di Terni; gravissime per la difesa nazionale : 1.0 i proiettili fabbricati a Terni non hanno la desiderata e dovuta potenzialità perforatrice; 2.0 le corazze di Terni vengono perforate facilmente. Gli esperimenti furono fatti sotto gli occhi d~l Ministro Mirabello; il quale pare che sia un vero galantuomo, cui stanno a cuore gl' interessi della nazione e non quelli del 1. 1rust siderurgico. I risultati ottenuti testè a Muggiano, intanto, sol levano gravissimi dubbi sulla resistenza delle corazze fornite pel passato alle nostre navi da guerra. E se fossero davvero delle co1·azze di bur1·0 b1·esciano, come le chian1a l'Avanti!? D' onde il dovere preciso nella Commissione d'Inchiesta sulla Marina di verificare nei limiti del possibile. Noi ci auguriamo che le corazze vengano trovate buone e resistenti; ma se tali non fossero, la nazione pur .provando un grande dolore pei milioni sprecati saprebbe almeno rhe la sua g1·ande e bella flotta è una brutta e grande menzogna. Sarebbe avvertita e negnirebbe una politica adatta alle condizioni reali. E don sarebbe piccolo vantaggio! L'esempio della Russia sovrebbe ammaestrare tutti i guerrafondai che a cuor leggero, ripetendo la fatuità dei Leboeuf del secondo mpero francese, cercano impegnare la nazione in avventure, che finirebbero male. ♦ Contro il •equestro preventivo dei giornali. - A Milano il giorno 4 si tenne il Comizio contro il sequestro preventivo e per la libertà della stampa. I convenuti scelsero a presiederlo Innocenzio Cappa direttore dell'Italia del Popolo, che lo aveva promosso e parlarono i rappresentanti dei vari partiti politici, compresi i clericali rappreHentati da Don Vercesi e i giovani monarchici da G. Borelli. Ghisleri, Turati, Romussi ecc., portarono la loro parola rispettivamente in nome dei repubblicani, dei socialisti riformisti, dei radicali. Quasi tutte le associazioni della stampa, comprese quelle della lontana Sicilia, mandarono la loro adesione. I conservatori milanesi brillarono per la loro assenza. . Il Comizio per confessione di coloro che lo annunziarono e seguirono a denti stretti è riuscito imponentissimo e vi si ebbe soltanto a deplorare la villania e la intolleranza dei socialisti rivoluzionari, che avreb · bero voluto impedire di parlare ad un uomo come Filippo Turati, Se si deve giudicarne dalla eco, che ha avuto in tutta Italia la iniziativa opportuna dell' Italietta, ci sarebbe da rallegrarsi parecchio e ritenere che si avvicini la fine di questo istituto illiberale e anacronistico , che si chiama seqiiestro del gioniale. Anche nelle sfere ufficiali crediamo che comincino a persua - dersene: lo argomentiamo da un articolo della Tribuna, che inneggia alla libertà di stampa, afferma inutile il sequestro e ricorda che non esiste più, nè:}n Inghilterra, nè' -in-Francia. Perchè ·si ··raggiunga1l'intento, però, bisogna perseverare; la'campagna dev'essere continuata nella stampa e nel Parlamento sino a tanto che non venga abolito questo balordo espediente poliziesco messo nelle mani dei birri e~degli:asini,!che~spesso:funzionano da magistrati. Intant(ci piace riprodurre questa pagina magnifica .di Giuseppe Mazzini che in questa occasione L' Italietta opportunamente ha tolto da un articolo del Grande indirizzato nel 1870 Agli uomini di una istituzione. Eccolo: Io $C1·ivo : voi sequestrate. E' 1·isposta degna di voi. Ma non vi chiarisce essa deboli e incapaci di provarmi in e1·1·ore ? Io descrissi i sin,tomi che annunziano la morte d'una Istituzioue; accennai una pagina storica che, a guisa di formola, s' attaglia a ogni monarchia decadente : alla Spagnuola dal 1808 fino a noi; alle Germaniche dal 1813 ai nost1·i tempi: al Papato: non nominai piw la vosfra: e nondimeno voi sequestrate. Riconoscete dimqiie voi stessi in quelli uomini , che vo1Tebbern inte1·1·ompe1·ee non fanno se non affrettai· l'agonia: 1·iconoscetein quei segni fatali di decadimento i seg1ii del vostro. Perchè allo1·a non sequesfrate ogni n'uova edizione di Tacito? In molte linee immortali di qiiel potente troverete , più a,ssai che nelle pove1·e mie, la sto1·ia vostra e la condanna vostra. Le vosfre gazzette dichim·ano a ogni tanto che io scrivo stoltezze , che poche centinaia - dicevano, mui addietro. poche dozzine - sentono com' io sento; che l.' Italia è con voi. Perchè dunque sequest1 rate 1 Perchè non las,ciate che si legga ciò che mi fm·ebbe, se dite il vero, scadere 1 Perchè non concede1·eall'indifferenza unive1·sale la mia condanna ? Non temete che altri sospetti : tentano sopprimere perchè non possono confutare? In quello scritto sull' Agonia d' una Istituzione io diceva: « una Istituzione incapace di iniziar~, di promuove1·e, di gitidm·e e che non sa che resistere. è condannata; una Istituzione costretta a 01·dinare, per propria difesa, un ese1·cito di soldati a reprimere, un ese1·citod' impiegati a con·ompe1·e, un esercito d'agenti e di spie a denunzim·e e t1·adfre, agonizza: una istituzione che genera o lascia pullulare nelle rue mem'bra l'immoralità, è Istitiizione incadaverita ». Voi confessate , fr1•itandovi , che quei caratte1·i di dissolvimento de1c1·ivono l' If1titw:ione rappresentata da voi. ♦ E ancora. il fucile ! - In verità , noi cominciamo a considerare che il popolo italiano è tanto giù nella scala della barbaria, che appena, appena.,..gli antropofagi delle isole Fjdj, o del centro dell'Africa gli sono inferiori. C'è tale un inveterato disprezzo della vita nei nostri costumi che quello che farebbe sussultare, e spasimare e ribellarsi ogni popolo civile, passa :fra noi quasi inosservato. La notizie corre l'Italia: - Quà, là, a dritta , a sinistra si à tirato sul popolo! Ci sono morti, ci sono feriti! - Quattro chiacchiere, sovente una proposta feroce , inutile- appunto perchè feroce, una, due, tre , dieci ordini del giorno votati - chiacchiere ancora. - poi tutto ritorna in una bella calma : gli agitatori tornano a pigliare il fresco ai monti e al mare , o si godono il caldo in casa ed al caffè ; gli operai tornano alle loro officine ; il governo sotterra i morti, decora i Centanni, carabinieri o no, e tutto seguita ad andar per il meglio nel più stupido dei paesi possibili. Dopo un po' di tempo - generalmente assai breve - la faccenda si ripete, identica in tutte le fasi , e i soli a dolersi veramente dell' andamento delle cose ed- a sentirne la barbarie e il danno sono i figli, lo' spose, le famiglie dei morti. Ma a questi chi ci pensa? Eppure se i fatti consimili a quelli di Berra, di Giarratana, di Candela, di Torre Anuunziata, di Buggerru:avessero~ luogo in Francia, in Inghilterra1 in Germania, il popolo iutiero si solleverebbe in un terribile e solenne atto di sdegno e di protesta ed il governo che permise lo scempio dovrebbe an - darsene. Ci si domanderà: Che fareste? In altra parte della Rivista uno dei nostrit.redattori espone una sua idea. Se sia pratica ed efficace noi non sappiamo ; bisognerebbe discuterla; intanto constatiamo con dolore questa atrofia del senso di rispetto alla vita nel popolo italiano. E constatiamo pure, e con dolore anche maggiore, che tutti i- partiti politici condividono con le masse italiane non organizzate questa indifferenza dinanzi al delitto, questa noncuranza del sangue versato.

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