Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 17 - 15 settembre 1904

460 RIV.JSTA POPOLARE e c'è poca gente disposta a pigliarne la responsabilità. In ogni modo organizzata dalla Direzione del Partito Socialista 1 o da altri, o risultante da uno spontaneo scambio di vedute fra gruppi di cittadini e a~sociazioni; l'agitazione per la protesfa. contro l'us:::, di spa rare sul popolo dovrebbe avere il resultato di creare al governo tante noie, da obbligarlo a provvedere prima che i fatti avvengano, e, a fatti avvenuti, dovrebbe essere abbastanza energica da esigere ed ottenere le dimissioni del ministero. Capisco cbe per i popolari ministeriali questa proposta sappia d'acerbo , ma la colpa è di loro che son popolari soltanto per farsi più comodamente strada, e a me questo non interessa. Utile è che nel popolo entri la convinzione che egli ha diritto d'imporre al governo di non adoperare contro gli operai le armi da fuoco. E s'impari ad imporre questa sua volontà. Ecco tutto. A. AGRESTI 111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 IL CODICE DEL LAVORO Il nostro amico Paolo Louis, gr~n la v~ratore e fecondissimo pubblicista, ha dato alla luce un nuovo libro (1): E' L' ouvrier devant l' Et at. un soggetto smisuratamente vasto. E' vero ·che il sottotitolo ne restriog-e l' ampiezza, dappoichè è così concepito : Histoire coinparù des ldis du travail dans les deux inondes. Ciò esclude le leggi che hanup avuto ripercussioni indirette, anche potenti , sulla condizione dei lavoratori, per esempio quelle che li hanno innalzati al grado di cittadini, che hanno loro assicurato gratuitamente l'istruzione primaria, che hanno apportato loro un principio di credito e di benessere. Siamo così preavvisati che il libro tratterà solamente la legislazione che riguarda esclusivamente la classe operaia. Cosi ridotto, il campo resta ancora immenso. Percorrere tutti i paesi del globo, notarvi tutte le misure legislative prese nel dominio più su riferito, seguirne la genesi, talvolta anche darne i risultati , impiantare in tal modo il bilancio dell'azione sociale esercitata dallo Stato da un secolo, è tale un compito che esige, in colui che l' intraprende. coraggio, pazienza, abbondanza e sicurezza di dimostrazione. Ma è pure tanto fare opera meritoria quanto tentare questo sguardo d'insieme; significa creare per chiunque si preoccupi della · vasta quistione del giorno un repertorio singolarmente utile a consultare. Data la difficoltà dell'impresa, jo non sarò tanto severo da rimproverare al giovane scrittore qualche lacuna o anche qualche inesattezza di particolari. Data la varietà delle materie, non infliggerò nemmeno la noia al lettore di percorrerle con lui una per una. Parlerò soltanto del piano che l'autore si è imposto e delle conclusioni alle qu;tli è venuto. Certo, è sempre delicato e malagevole stabilire una classificazione razionale tra le differenti forme che ha preso l'attività dello Stato per modificare il regime al quale sono sottoposti i lavoratori. Mi basta . senza ricorrere ad altre prove, la interessantissima discussione fatta su tal oggetto dal Gide nel suo bel rapporto sull'Economia sociale all'Esposizione universale del 1900 (2). Egli fini per dividere in quattro gruppi le istituzioni di cui si occupava: 1. 0 Quelle che tendevano ad ottenere un salario più alto · con un lavoro minore; 2. 0 Quelle che tendevano ad ottenere il benessere sotto tutte le forme; 3. 0 Quelle che tendevano ad assicurare l' avvenire contro tutti i nschi sociali; 4.0 Quelle che tendevano a conferire e a salvaguardare l'indipendenza economica. Ed io non pretendo che tale classificazione sia perfetta. Io stesso, nel mio corso al Conservatorio di Arti e mestieri, imbattendomi nella medesima quistione, ho proposta un'altra divisione per la legislazione sociale: 1° Leggi dirette a stabilire la libertà e l'eguaglianza dei lavoratori nei rapporti coi padroni. In questo capitolo prende posto tutto ciò che lo Stato ha fatto funzionando come ufficio centrale del lavoro, come padrone, come sorvegliante del contratto di lavoro, come fornitore di lavoro, come tutto che ha fatto ciò per autorizzare ed incoraggiare l'unione dei lavoratori tra loro. 2. 0 Leggi aventi per scopo di proteggere lo sviluppo fisico, (1) Paris. F. Alc:.1n, edit. 1904, 480 pag. in 8°. ( 2) Paris. Imprimerie nationale, 190:i, p, 23-34. morale , intellettuale dei lavoratori e di assicurare il loro avvenire. In questo capo è compreso tutto ciò che significa assistenza, previdenza, assicurazione, educazione professionale, igiene e sicurezza del lavoro, lotta contro l' alcoolismo, ecc. 3.0 Leggi destinate a prevenire o regolare i conflitti tra i lavoratori e coloro che li impiegano. E qui figurano i comitati di probi viri, i consigli di conciliazione, tutto ciò che è stato compiuto o che è ancora allo stato di progetto per dare agli scioperi una soluzione regolare e pacifica. Ripeto : io non pretendo qui di proporre un modello di classificazione. Voglio solamente mostrare l'interesse che una classificazione metodica può offrire, quando si voglia dar l' idea del Codice operaio che prende forma sotto i nostri occhi; ed io deploro che Paul Louis si sia limitato a presentare i diversi capitoli del suo libro, non dirò in modo confusionario, ma in un ordine che egli non si è dato pena di esporre nettamente e di giustificare. Cosi com' è il libro è interessante, pieno di notizie precise, comodo a consultare , e dal semplice riavvicinamento dei testi e dei fatti si desume qualche verità generale che sarà bene mettere in luce. Ciò che colpisce su tutto è che, malgrado il vieto Lasciar fare, lasciar passare, l' inter_vento dello Stato_ è ogg~di .a~cettato, ordinano. Senza dubbio, la legge non s1 è mai d1s1nte- . ressata dei rapporti economici tra i membri della società. Ma . ·si è operata una grave metamorfosi nel carattere del suo intervento. Paul Louis la nota con giustezza: Egli scrive (p. 19): « {!n~ delle pi~ ~ot_evoli inno_vazi_onidell'~poc_a alla quale noi ci_siamo app1ghat1_ è. ~a sost1tuz10~~ dell assicurazi<1ne all'assistenza, della solidarietà alla canta >>. Nello stesso tempo che l' azione dei pubblici poteri si compenetrò d'uno spirito nuovo, divenne universale. Giù la leggenda· che per ta~t? temp? c~ ha d,ipin:o. i p~poli anglosassoni come accamt1 camp10m dell mdi v1duahsmo puro ! Proprio in Inghilterra furono votate le !?rime l_eggi protettrici dei fanciulli e ddle donne nelle mdustne ! Fu nelle colonie britanniche dell' Australasia che si costituì l'arbitrato obbligatorio, quando esso era ancora discusso n~i p~esi latini. Non si saprebbe contestare che, 1~ercè tah i::iisure congiu~te _allo s~il.uppo dell_a 1emocr~z1a e della_ ricchezza., 1~ sorti dei salapat1 siano migliorate m notevoli proporz10m. Ed ecco· gli operai agricoli e gl'impiegati del commercio che reclamano e cominciano ad ottenere qualcuna delle garenzie concesse ai loro fratelli dell'industria. Esistono senza dubbio parecchie categorie di persone che non hanno tratti benefici da quei vantaggi. E' il caso, per esempio , di coloro che lavorano a domicilio, i più crudelmente sfruttati. Nulla di decisivo è stato elaborato per fissare un salario che permetta ad essi di vivere, e nulla che rimedi alla disoccupazione. Le soluzioni adottate, su tutto, variano stranamente da una nazione ad un' altra; esse sono timide, incoerenti, discordi, frammentarie: hanno il torto di essere state votate volta per volta, sotto la spinta degli avvenimenti, spesso per qualche interesse elettorale , in modo da formare un insieme un pò confuso. Non importa! Un serio progresso si è lentamente compiuto nel mezzo secolo cominci~to su per gi~ nel 1848. Resta ancora da sviluppare, da orgamzzare, da umficare questa legislazione nata dalle circostanze e dai bisogni del mondo moderno · si cammina , lo si voglia o no, verso un' intesa internazi~nale che renderà uguali tra tutti i popoli le condizioni della 'concorrenza e probabilmente sarà l' opera del XX0 secolo. Gli uni vedono in questa regolamentazi?ne crescente. la prefazione di una rivoluzione che dovrà grnngere al socialismo · gli altri considerano tali concessioni fatte agli operai come 'un mezzo per far durare il regime capitalistico. N~n è questo il luogo per ricercar~ quali siano coloro c_he meglio leggono nell' avvenire, avvenire che può solo decidere delle controversie· l'essenziale è che gli uni e gli altri siano provvisorbment~ d' accordo per operare riforme_ che , atte1;1~end~ meglio , aumentino per la classe lavoratrice la ~ac1htà di farsi una vita conveniente. Possa dunque estendersi e completarsi questo Codice del lavoro che tende a diminuire sulla terra la somma delle sofferenze e delle ineguaglianze umane ! GIORGIO RENARD AVVISO IMPORTANTE - Preghiamonel modopiù caloroso gli abbonati,che non hannoancora pagato l'abbonamento,di volerlo pagare con la massima sollecitudine. li loro ritardo , che trattandosi di sommamolto esigua, non può dillendere che da dimenticanzaarreca imbarazzoall'ammlnistrazione. Dirigere lettere e cartoline vaglia ali' ON. N. COLAJANNICASTROGIOVANNI.

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