Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 16 - 31 agosto 1904

446 RIVISTA POPOLARE Il Times di ondra pubblicò le notlZle seguenti: « Non nella sua qualità di magistrato, ma come cittadino privato, il giudice Brewer dichiara che ogni uomo che prende parte ad un linciaggio è un assassino per il quale uon dovrebbero ammettersi circostanze attenuanti. Lo stesso giudice prevede una reazione nel Sud ove il linciaggio è più praticato. Il signor Foster senatore della Luigiana al Congresso, ha impedito il linciaggio di un negro facendo appello ai sentimenti della folla >> (La Revue, Agosto). ♦ Ing. K. Trott: L' elettdcità nell' ag·rlcoltura. - L' elettricità non è ancora riuscita a penetrare veramente nell'agricoltura. Come ogni impianto a macchina, anèhe l' impianto elettrico richiede di poter venire esercitato in grande per fruttare. Ora , su c:inque milioni e mezzo di fondi agricoli in Germania , almeno quattro milioni so:w inferiori a cinque ettari. È chiaro che in tali casi il proprietario non è in grado di ricorrere all'esercizio elettrico. Dovranno formarsi cooper:1tive per l'impianto di frequenti centri di energia elettrica di cui possano fruire parecchi proprietari. Ma siamo ben lontani da ciò. Nella grande proprietà comincia a entrare in uso oltre la trebbiatrice elettrica, anche l'aratro elettrico. Se ne hanno di diverso tipo: quello corrente fra due macchine collocate ai due lati opposti del campo; quello che vien tirato da una sola macchina mel\tre dall'altro lato del campo, un cosidetto carro-:i.ncora serve di guida al fiio; e quello men costoso in cui l'aratro ha in sè il proprio motore, e le macchine vengono sostituite da due àncore ai lati del campo unite da una catena. Ma tutti e tre i sistemi hanno qualche svantaggio; quest'ultimo eh' è il più semplice ha quello di appesantire l' arat~o così che gran parte della energia va perduta in cammmo. Per tutto ciò l' aratro elettrico vien relativamente poco impiegato; solo alcuni grandi fondi lo hai100 adottato. Una socieLà elettrica di Norimberga ha introdotto nel 1900 la cultura elettrica nel (< fondo nobile>> Taikowitz in Austria. Colà vengono arati da tre a cinque ettari al giorno cou solchi di 30 o 35 centimetri di profondità e con una velocità di metri 1,6 per secondo. Ma l'energia richiesta è altissima. Più rimunerativi e però più usati sono gli impianti di pompe elettriche d'irrigazione o di prosciugamento. Quanto alle trebbiatrici, i vantaggi di quelle elettriche di fronte alle locomobili non sono grandi; ma confrontate con qnelle a mano si è calcolato che la trebbiatura manuale di mezzo quintale di avena costi 1 ·marco, e quella elettrica 43 pfennigs , cioè meuo della metà. ( Technische Rundschau, 24 Agosto). ♦ Paolo Zendrini: La questione n.·elig·tosa in Italia.- Nel 1875 il Villari parlando dei rapporti fra Stato e Chiesa diceva: la nostra incredulità e il nostro indifferentismo creeranno una nazione di volterriani e di clericali. A cui Bonghi, ministro dell'istruzione: E in che crede l'on. Villari? La nostra questione religiosa non può essere intesa se non con un profondo studio della nostra storia. Se la nostra ricostituzione na ~ionale fosse durata mezzo secolo, e si fosse compiuta per forza propria, faticosamente, dolorosamente, senza combinazioni diplomatiche, fortuna ed aiuti stranieri, essa avrebbe creato certo una generazione capace di costituire veramente una nuova società, e di risolvere i problemi ad essa attinenti. Cosi le nostre soluzioni portano lo stampo dell' ince1tezza; più d'ogni altra quella data al problema religioso. Il protestantismo tedesco vede ora nell'Italia un paese che si è dischiuso con sorprendente rapidità alla sua inAuenza; e in un certo senso con ragione. Non c'è nulla da opporre se la critica liberissima esercitata sulle cose della Chiesa, e se il ridestatosi fervore di cultura vien considerato come una « protestantizzazione » d'Italia; ma falsissima è l'opinione che ciò rappresenti una vittoria del protestantismo confessionale ... Il protestantismo trova oggi una società simile a quella dei giorni della Riforma : per i cattolici credenti è troppo audace, per la maggioranza degli uomio.i colti, degli spiriti liberi, è insufficiente. Per quelli il protestantesimo è ancora un'eresia, per questi una nuova superstizione. O l'Italia cade nella schiavitù del papato, o si solleva su tutte la fedi positive. Nella religione come nella politica essa non conosce la linea mediana, o la ragione è del tutto dominatrice, o del tutto schiava. La vita italiana è caratterizzata da questa profonda divisione tra le classi colte e scettiche aliene ad ogni religione, e il popolo quasi paganamente superstizioso. Un movimento riformatore dovrebbe assumere carattere popolare; ma gli italiani colti, gli autori della nostra politica ecclesiastica, i Cavour, i Bonghi, i Minghetti, non intendevano e non intendono il popolo. I due strati si ignorano. Lutero sentiva popolan~1ente, non cosi Cavour. Per il vero nòcciolo dell' anima popolare , il misticismo nelle sue varie espressioni, Cavour possedeva poçhissimo senso. Le sue memorie sui rapporti fra chiesa e stato sono in buona parte pure esercitazioni senza intimo convincimento, là dove Lutero lotta dolorosamente con sè stesso, con tedesca C0Scienziosit:i. Il fatto del soverchiare della intelligenza in Cavour ha dato impronta a tutto il movimento da lui iniziato. Questo politico dell'esperimento e cittadino del mondo non poteva sentire i bisogni religiosi degli italiani come Lutero senti quelli dei tedeschi, del popolo tedesco a cui intimamente apparteneva. E in ciò sono essi i rappresentanti tipici delle loro nazioni. Anche nei protestanti italiani si const;ta la stessa profonda separazione dalla massa del popolo; non è loro riuscito di fondere il programma religioso col programma politico e nazionale come avvenne in Savonarola e in Lutero. Manca al loro lavoro ogni interesse pratico, sociale. E l'Italia non può capire la loro lingua. . Così accadrà dell' Italia ciò che vedemmo già accadere di altre nazioni che per pigrizia morale si attengono a un decadente fariseismo senza possedere nè sufficiente purità per credervi, nè sufficiente fede per riformarlo, nè sufficiente forza di spirito per rinunziarvi ( Die Zukunft, 13 agosto). ♦ Friedrich Naumami: Gli impieg·att deg·li opera1. - Il mondo moderno formicola d'impiegati. La statistica tedesca dà un per cento di accrescimento degli' impiegati superiore a quello dell' accrescimento della popolazione. Anche in ciò si mostrano fallaci le previsioni della democrazia di sessanta anni fa. Allora il liberalismo era con vinto che vi fossero già troppi impiegati e chi amava le frasi forti li chiamava le sanguisughe del popolo. Il primissimo liberalismo aveva invece Yeduto in Germania nell' impiegato il pioniere del progresso. Si passò dunque dall' ottimismo al pessimismo ; oggi si è convinti che il fenomeno dell' accrescimento degli impieghi è inevitabile , e si lascia che avvenga. Ogni concentrazione diminuisce il numero delle persone economicamente indipendenti e accresce quello degli impiegati. Bisogna tener presente ciò quando si parla degli impiegati degli operai. Quanto più gli operai si sentono corpo unitario e si organizzano, tanto più abbisognano di organi, cioè d' un' impiegato. Tutte le classi si danno i loro servi pagati, da cui poi si lasciano condurre. Le camere di commercio e le leghe dei fabbricanti, i cartelli , i corpi scientifici , e persino le organizzazioni di beneficenza subiscono questa necessità. Può essere altrimenti per gli operai? Con tutte le antipatie democratiche tradizionali contro la burocrazia, essi hanno dovuto formarsi già un numeroso stato maggiore di burocratici : agitatori di professione, giornalisti, segretari di partito, impiegati di sindacati , direttori di cooperative di consumo, ecc. Nei congressi socialisti e sindacali sono gli impiegati che dominano; essi danno maggiori occasioni d'acquistare nozioni nuove, pratica d' affari ecc. che non l' operaio comune; non c'è da stupirsi che ciò si converta in maggio1e influenza. Si ode ancora dire, in tempi elettorali , che questi impiegati sono i parassiti degli operai, che vivono dei sudati centesimi dell' operaio. Sono accuse ancor meno giustificate di quelle dei democratici di sessant'anni fa contro gli impiegati dello Stato. Non son davvero canonicati i posti di direttore di magazzino cooperativo o di oratore d' operai. Chi non ritiene disonorevole che un pastore evangelico, un professore, un ufficiale siano pagati , deve cessare dal volgere tali meschini appunti agli impiegati degli operai. Si deve invece desiderare che siano pagati degnamente. Gli stipendi maggiori sono ora 2300 marchi ad Amburgo, 2400 a Monaco e a Mannheim , e 2200 a Norimberga e a Stoccarda. Si consideri che ad esempio il segretariato operaio di Norimberga con tre impiegati (insieme 6200 marchi) ha fornito in un anno 17007 informazioni ad operai di cui 1 5072 oralmente. Queste informazioni riguardavano: l' assicurazione operaia, infortuni, invalidità e vecchiaia, protezione del lavoro, regolamento della servitù, regolamento degli apprendisti , le~islazione sul matrimonio e la tutela , eredità,

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