Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 16 - 31 agosto 1904

RIVISTA POPOLARE I 437 sociale, ponendola a sace1·dotedi mor·ale rigene1·azione. L' ispirazione scenderà sovrà essi come un an~iolo di vita d'armonia, ed essi otterranno che splenda sui loro sepolcri quella benedizion·e deHe generazioni migliorate e riconoscenti , che val mille glorie, e le supera tutte di quanto la virtù supera. le ricchezze che dà fortuna, e la coscienza la lode, e l'amore ogni potenza terrena. l> Oggidì si domanda all'arte musicale che, p1esentandosi alla folla, ne dia la imagine abbellita, la elevi, le insegni il rispetto di sè stessa, le mostri la dignità e la glorificazione del lavoro e sia qual onda di armonia esorcistica che - lavacro mirabile - la liberi dagli odi barbari, dalle tendenze morbose. La musica ,çlellanuova scuola sarà la musica a cui si interesserà il popolo, dalla quale esso ritrarrà la propria figura ingigantita e i propri destini. Al popolo, man mano educantesi, che, in un vasto teatro, si affollerà attorno a quella musica nuova, si potranno rivolgere le parole che il grande filosofo del partito repubblicano italiano, Giovanni Bovio, nell'estate 1902, pronunciava a Napoli nel suo diseorso notevolissimo sul riposo festivo: - Voi sentite che l'arte è una religione; la prima nota vi accosta al compagno, l'altra alla patria , la terza all' umanità ; il protagonista vi ricorda che voi siete un uomo, il coro vi dice che voi siete un popolo. Voi restituite armonia, canto per. canto e il vostro lavoro diventa un ritmo ..... Alzando l'occhio a questo ideale della musica, sono hen lontano da un platonismo petrarchesco; nè sorrida scioccamente il misoneista dilettante o il saccente conservatore, chiamandolo una contafavola che in sè non ha altro che la risonanza che le cose vuote rendono alla percossa, penhè s'egli bene interpetra, se-- condo i moderni principii, la filosofia storica delle art1, si convincerà, ad onta delle sue idee più reazionarie, che la grande 1·ealtà popolm·e sarà la cresima anche della musica futura. V ~zzauo Ligure, Agosto 1904. ALFEO BIASSOLI-O'l''l'A VIANI I I 11111111111111111111111111111111111111111111111111111 ili li I I lii 111111111111111 lllll lii li Lo stato dell'avvenire ci) ----~---- I romanzi politici e sociali sono fuori di moda, e i] nostro spirito critico e positivo non tollera più le costruzioni arbitrarìe ed ipotetiche, le fantastiche previsioni di quel lo che sarà la società fra cento o mille anni. Se La Donna di Bebel ha potuto avere in Germania un numero rilevante di edizioni, eia devesi alla spiccata pàsizione dell' autore nel partito socialista e al fatto che la maggior parte delle pagine è consacrata a descrivere quella che fo nel passato, quella che è nel presente la condizione della donna. Qualora si fosse limitato a fare dell' astrologia sulla donna in mezzo a una socied che ha raggiunto il collettivismo , il libro sarebbe stato presto dimenticato, come lo furono (1) A proposito del libro di Antonio Menger Neue Staatslehre tradotto in francese col titolo L' état socialiste traduit par Edgard Milhaud avec un introduction de Charles Adter. Paris Société nouvelle de Librairie 1904. L. 3,50. quelli di Bellamy, del quale un'edizione italiana non po.te nemmeno essere lanciata. L' os_tracismo dato a simili fanfaluche è ben meritato in quanto che esse suggestionano i deboli e gli incolti e producono fra le masse pericolosi traviamenti. Di quanto il gusto del pubblico diviene sdegnoso verso tali trastulli, di tanto cresce la tendenza critica a penetrare nei misteri della vita sociale , studiarne il funzionamento , rilevare le cause dei guasti sopravvenuti, ricercare i ripari e i migl-i.oramenti. Sicuro; i ripari e i miglioramenti, che, fatta eccezione per alcuni arretrati rappresentanti del marxismo in attesa delle convulsioni catastrofiche, nelle più elevate correnti del pensiero scientifico contemporaneo si accentua la tendenza di preparare l'avvenire, dirigendo i fatti , riformando le istituzioni , correggendo, educando, con un lavoro che ha in vista tanto la compagine dello Stato quanto il complesso multiforme, vario e secolare delle leggi. Si battezzi come si vuole siffatta tentenza, la si condanni, la si derida , è certo che ad essa resterà la vittoria. definitiva, sebbene l'opera intermedia, transitoria di coloro che ne intessono giorno per giorno la trama sia destinata a scomparire sotto l'opera più avvanzata di coloro che seguiranno e coroneranno l'intrapresa. Potrà per un momento trionfare l' ~ostolato tribunizio dei rivoluzionari a tesi ; ma i progressi definitivi e stabili non si otterranno (he pei riformisti e colla trasformazione lenta dello Stato e dei diritti esistenti. Intorno a queste trasformazioni è possibile scrivere scientifica men te, senza cadere nelle fantastiche invenzioni del romanzo; soltanto occorre non eccedere col ragionamento speculativo i ristretti limiti dell'osservazione storica e psicologica. Occorre, cioè, avere delle superiori qualità di mente, un'acuta penetrazione del passato, una conoscenza del presente e delle aspirazioni che agitano le società moderne; occorre sapere comprendere le vie a cui tendono i movimenti sociali che ci trasportano. In una parola occorre avere la preparazione, la dottrina , la lucidezza di pensiero , la chiaroveggenza di Antonio Menger il pensatore più geniale che abbia l'Austria e uno degli scrittori più interessanti del mondo tedesco. E diciamo subito che intorno a queste trasformazioni è doveroso e necessario scrivere per for-, mulare il pensiero positivo e organizzatore alle classi lavoratrici che vanno alla conquista dello Stato, dei pubblici poteri e che ancora non hanno chiara la visione di quello che devono fare, del progr~mma che devono attuare. In molti paesi, sta per suonare l'ora in cui il socialismo non pno restare il pensiero di un semplice partito di opposizione , capace , per le sue minacce , di realizzare miglioramenti parziali. Esso deve per una conversione progressiva del suflraggio universale penetrare il pensiero governativo e legislativo ; ed ormai è incitato a uscire dalle riserve, e non solo ad assicurare la transazione graduale a un nuovo regime economico, giuridico e politico, ma ad inaugurare una nuova era di cultura democratica. Questo movimento ha bisogno di trovare la sua parola precisa, organica. La collettività non pensa che negli spiriti individuali. E quello che dura del pensiero individuale e che agisce sulle folle , è il pensiero che formola in osservazioni precise e in ragionamenti

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