436 RIVISTA POPOLARE Ohi asserisce che l' arte dei suoni ha un solo fine supremo-il piacere-; un solo culto-la bellezza-; una sola norma- il gusto dei più affinati, ignora che l'artista é l'apostolo d'ogni rinnovamento civile-. Per i sostenitori .di tale principio, la musica dev' essere diletto di pochi, senza curarsi della grande collettività del popolo. « Di qui la fede nell'assoluto predominio della fantasia, nell'umore lunatico, nel soggettivismo, considerati come potenze artistiche , come fattori di poesia e di musica; di qui una costante speculazione e adorazione del proprio io , un continuo disprezzo delle circostanze esteriori, del mondo e degli nomini, un essere continuamente assorto in uno stato di sogno, una prevalente considerazione ottusa e pessimi.sta dal lato fantastico, cupo e notturno delle cose, senza un raggio di giocondità schietta e verace , senza un riflesso sano di vita reale (1) >. Se Leonardo da Vinci sorse ad ammonire che l' art efice ha da essere, sopra tùtto, maggiore e più convincente che quelle leggi medesime non posseggono (1) ... Anche il Gevaert , nel suo discorso pronunciato al Conservatorio di Bruxelles - La mnsique, l'art du XIX siècle - , dopo avere osservato che la musica non è mai stata coltivata come oggidì, disse che essa ha una missione non solo estetica, ma anche sociale e che i poteri pubblici hanno il dovere di migliorare la cultU'ra morale delle masse per mezzo della musica (2). L'ostinarsi a fare dei vecchi concetti sempre il fondamento della musica è « un fraintendere la legge che regola i destini dell' Arte ; un incepparsi e isterilirsi spontaneo; un condannarsi a errare tra cadaveri, quando vita e moto e potenze stanno davanti a voi. L'Arte è immortale; ma l'Arte espressione simpatica del pensiero di che Dio cacciava a interpetre il mondo, è progressiva com'esso. Non move a cerchio) non ricorre le vie calpeste; ma va innanzi un so?ita1·io; se Romualdo Giani, nel suo « studio » di critica contro i principii esposti dal Torchi, disse che certo non mai come per l' artista moderno il detto di Jbsen fu vero:. l'uomo forte è l' uomo solo ; Riccardo W agner, per il quale la musica deve discendere alla massa del ' popolo, come una forza reden - trice, si rivolse alla Francia, esortando: Voi avete paura della rivoluzione, voi temete che il suo trionfo sia quello della barbarie. Usate dunque dell'ultima arma che vi resta per scongiurare il pericolo. La forza materiale vi sfugge di mano; non vi è più che l'arte, la quale, grazie alla sua facoltà, può imporre le più alte verità alle moltitudini. Date agli artisti i mezzi di compiere Scioglimentodella Camera ? d'epoca in epoca, ampliando la propria sfera, levandosi a più alto concetto quando il primo s'è svolto in ogni sua parte, ribattezzandosi a vita con l'introduzione d'un nuovo principio, quando tutte le conseguenze dell'antico sono desunte e ridotte ad applicazione.-Èlegge fatale e per tutte le cose. Spenta un'epoca, un'altra sottentra> (3). ,~- \, 'l./4 ,. .<d' ' r; '/ ~ , . . (I ' . ,~ ~ " I j I ''J,ç;) ' : ',/( fl'~~ ,, I. f " f;., <ì • .,.\ I') f{ f',: -,,',J;t,. «-·a 1,\ 'à'' 1 )i! • 1 V'\li \ ~· ' ~ (1 )) /. I .::,« ;, ?21/, ; I - Licenziarti? Ma nemmen per sognc.J Sei tanto reazionaria, che sarebbe imprudenza cercarne un' al tra ! E i giovani artisti, così chiude il bellissimo suo studio sulla filosofia della musica Giuseppe Mazzini , si preparino di voti, come a misteri di religione, all'iniziazione della nuova scuola musicale. Siamo alla veglia dell'armi, e i recipiendari di cavalleria vi si preparavano raccolti nel silenzio, nella solitudine , nella meditazione dei doveri che stavano per assumere nell' ampiezza della mis- la missione civilizzatrice; date 1 oro un teatro che , essendo aperto a tutti divenga il tempio di un culto umanitario. « La straordinaria popolarità della musica nella nostra epoca, egli scrive, Finteresse che del continuo ~menta e si estende in tutte le Jlassi della società, per i prodotti del genere cli musica più pensato e sublime!, lo zelo sempre più vivo che si pone nel fare - della cultura musicale una parte essenziale dell' educazione, tutti questi fatti chiari, innegabili, provano che lo sviluppo moderno della musica ha corrisposto ;--un bisognolprofondamente sentito dell'umanità, una affermazione questa così giusta come l'altra. che la musica, per quanto· la sua lingua sia inintelligibile secondo le leggi della logica deve racchiudere in se stessa una potenza da farsi com.prendere dall' uomo , (1) L. Torchi - op. cit. (Dall' Uomo di pietra) sione, alla quale dovevano consacrarsi il dì dopo, e nella speranza generosa e fervente dell'alba novella. E i giovani artisti s'innalzino con lo studio dei canti nazionali) delle storie patrie, dei misteri della poesia. dei misteri della natura, a più vasto orizzonte che non è quello dei libri di regole. La musica è il profumo dell'universo , e a trattarla come vuolsi, è d'uopo all'artista immedesimarsi coll'amore, colla fede, collo studio delle armonie che nuotano sulla terra e nei cieli, col pensiero dell'universo. S'accostino alle opere dei grandi nella musica, dei grandi , non d'un paese, d'una scuola o d'un tempo, ma di tutti i paesi, di tutte le scuole e di tutti i tempi. Adorino l'Arte, siccùme cosa santa e vincolo tra gli uomini e il cielo; adorino l' Arte prefiggendole un alto intento (1) R. Wagner - La musica dell'avvtinire. (2) Cfr. Le Guide Musical - Bruxelles - 1895; n. 46, 47. (3) G. Mazzini - Filosofi.a della musica.
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