Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 15 - 15 agosto 1904

RIVISTA POPOLARE 397 e Questa intelligenza slava, sottile, fatalista, pessimista , appassionata, poetica, noi l'abbiamo sentita grazie a questi uomini superiori. Ma noi dobbiamo compiangerla ed aug1ll'arle di venire libernta da tre nemici, più vi0ini che il pericolo giallo: la nobiltà, il pope, e l'alcoolismo. Che cos'è che forma la melanconia russa e la sua immem;a poesia di rassegnazione? E' la miseria economica, l'ignoranza mantenuta per ragione di Stato, la tirannide poliziesca e l'autocrazia religiosa. D'onde deriva tutto ciò? Dal regiuie. » E rias::;umiaruo gridando: Morte allo czarismo; viva il popolo russo ! ♦ Repubb1icani e socialisti contro l'irredentismo.- Il generale Riceiotti Garibaldi s1 mostra inconsolabile pel fatto che i repubblicani italiani non seguono la sua tattica misteriosa in fatto d'irredentismo; ne tira la conseguenza che essi sono degeneri dagli antichi repubblicani. No, caro generale! I repubblicani non vi segnono perchè hanno la visione chiara della realtà; perchè essi comprendono che una guerra coll'Austria Ungheria a questi chiari di luna gioverebbe alla sola monarchia e nuocerebbe al paese in genere ed alla democrazia in ispecie; perchè essi intuiscono che una gnerra. ancbe vittorio~a - e i generali tutti e quanti conoscono le condizioni nostre militari o dubitano o disperano-non servirebbe a fare rinnire Trieste all' Italia: la Germania metterebbe il suo veto e la guerra si allargherebbe spaventevo'mente. Il movimento contro l' Ì?Tedentismo di Ricciotti Garibaldi e dei suoi 35 mila volontari ... cartacei non potrà che inten~ificarsi colla riunione del Cantone Ticino dei rappresentanti del socialismo trieRtino ed istriano e di quello italiano inteso a protestare contro gli spiriti bellicosi. Noi non possiamo che rallegrarci di questa riunione e non sappiamo comprendere perchè riesca ostica alla Tn"bunaj ci dispiace, però, che non avvenga in Italia: la sua ripercussione sarebbe più larga e più immediata. Abbiamo parlato di tattica mis.teriosa di Ricciot.ti Garibaldi ; e spieghiamo la frase. Egli ha dichiarato più volte che non vuole la guerra coll'Austria; anche a chi scrive disse che def,iderava . la trasformazione dell'Impero bicipite in uno Stato federale e non ne desiderava la scomparsa . .Ma come egli non si avvede, intanto, che tutta la sua azione non serve che a preparare la guerra, a renderla fa tale? Se questo è lo scopo del coniandante dei 35 mila volonta1·i, egli che è un uomo di non comune ingegno dovrebbe comprendere che per la guerra ci vuole ben altro. Abbia il coraggio delle proprie convinzioni, in questo caso, e faccia la sola propaganda logica che potrebbe fare : quella di domandare al paese le centinaii:t di milioni necessari per Ja preparazione. Avrà a cooperateri i reazionari del Regno. ♦ Un nuovo trionfo della politica di Combes. - Le elezioni dipartimentali francesi, nel primo e nel secondo scrutinio sono ri us1·ite a dare, per così dire, la cre:sima alla politica anticlericale del Ministero Combes. Que::1te elezioni -sE:>gnanoun nuovo pas:::.osulla via del definitivo carattere della repubblica e most, ano che la Francia b.a divorzia. to , speri limo definì ti va men te , dal clericalismo. Anche i repubblicani sicuri, ma che hanno alquanto tentennato sull'indirizzo da seguire, comt' il Cavaignac, :::.ono:::.tati battuti. Enormi le perdite dei nazionafoiti e dei reazionari. Nel 1871 forse aveva ragione Thiers quando diceva: la 1·epubblica s<wd conservutrice o 110n sarà Poco più di trent'anni di regime sinceramente repubblicano hanno dimostrato che la repubblica è divenuta democratica e tale il popolo la vuole mantenuta. L'esultanza di quest'ultima vittoria del.la repubblica laica e democratica venne conturbata dalla fine immatura - a 58 anni - di Waldeck Rousseau, che sarebbe stato sicuramente il futuro presidente e che meritava di esserlo. A lui si deve l'inizio della lotta contro il clericalismo continuato virilmente da Combes. Ma per quanto amara questa perdita non puo avere alcuna eonseg,1enza sulle sorti ddla sorella latina. La Francia è ricca di uomini di grande valore politico ed il reg-ime di vera li berta, di c11i gude, permette che si manifestino rigogliosamente ttitte le attività latenti. Ieri Combes era un o:;cufo uomo politi~o ; dopo due anni di lutte feconde egli si è affermato un valore di prim' ordine che tutte le sue energie e tutta la sua rettitudine ha messo al servizio dello Stato e della democrazia. ♦ Il diritto d'ospitalità. - L'estradizione del tenente We:ssel, che qualche giornale ufficioso ha voluto fare apparire legali,,..;ima e regolare, ha attirato l' attenzione sulle wene della polizia rnssa, che da woltissimo tempo, agisce in Roma, con fa piena connivenza della polizia italiana. E fatti brutti di ingerenza indebita degli agenti rns.--i vengono alla luce, e l'Italia e ,jl sno governo non ci fanno la più bella· figura di questo mondo. Noi ci ricordiamo q nando la Svizzera, cedendo alle pressioni della polizia russa , esp11lse dal proprio territorio Kropotkine e Stepniak. E:;sa non volle come la polizia rus-a voleva, consegnargli agli agenti dello Czar e impo::;e loro di passare la frontiera . .b,u in tutte le nazioni d'Europa un grido di sde~no. Si disse che la Svizzera man•)mette va la propria indi pendenza, che essa si asserviva .supinamente alla Ras:sia e che di quel passo , ben presto tutte le garanzie di sicurezza e di libertà che offriva la Svizzera ai rifugiati politici sarebbero scomparse. E ci fu anche in Svizzera una sollevazione di sdegno n-azionale , che v~lse a frenare gli ardori e le inr,raprese della polizottaglia czaresca, e obbligò il governo svizzero e la Rna polizia a npn manomettere più le leggi del pae:se e a rispettare il diritto d'asilo garantito da quelle le~g1 ste ..;:;e.Infatti, quando venne, più tardi, l'affare Hart.niann, la Svizzera si condus::;e altrimenti. Vanaweute, alluni, la Russia mise in opera tutti i mezzi ed impiegò tutte le arti per avere nelle mani il terribile uikdista; la Svizzera non cedette a sollecitazioni , a preghiere, a minact·e e Hartinann non fu estradato. L'Italia, in questi affari, pot,eva vantarsi di avere agito, fin ora, as::;ai correttamente, sotto la _pressione dell'opinione pubblica è vero, come anche ultimamente nell' affare Goetz, ma in:::.omma, ri u1aneva il fatto che i rifugiati in Italia, an(.;he se erano espulsi , non venivano consegnati. Ora, il tenente We::;sel ha spezzato la buona tradizione: l'opinione povoìare s'è rnostrata fiacca, e il governo italiano indectntemente ligio alla volontà del governo tede8CO. Ma c'è di peg,sç10e di p1ù. Nel giornale « A vanti » uno dei redattori, Giovanni de N ava, accusa francamente la polizia di convivenza con Ja polizia russa nello intercettare lettere e corrispondenze di rifugiati e :sudditi ru::;,i, e, quel che è peggio. dell' arre::-;to clandestiuo e su:::.seguente clan1iestina consegna alle autorità ru::;:::;edi due rifogiati ; l'ex ufficiale russo Goosier,)ski e l'amico :;uo Filipow,:;hi. N ,i conosciawo il de Nava. lo conosciamo uotnv :::.erio e positivo, e le smentite :s~mi-uifìciali ed anche ufficiali non ci persuadera.nno tind1è la magi::;tratura stessa non venga ad affarware che de Nava l:l'ing!l,nnò e ft1 ingannato. Intanto i fatti si presentano tali che per opera della, polizia italiana, l'Italia fa la tigura piu vile cl.le po:;sa mai esser fatta. Violato ìl diritto d'asilo dei rif 1giati politici, consegnati ai governi esteri, in spregio alle,

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