Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 15 - 15 agosto 1904

RIVISTA POPOLARE 419 grediti economicamente. Non si potrà lasciare mezza la terra all'arbitrio di popoli fanciulli che non sanno nè coltiv.arla nè cavarie i tesori dal seno. Come diceva Lie bknecht una politica coloniale che diffondesse solo la civiltà sarebbe giustificata. Può essere che le colonie non siano un fenomeno duraturo: Quando le razze nere avranno raggiunto un grado superiore di evoluzione e l'industria e l'-agricoltura e un ordinato comme1cio potranno stabilirsi anche presso ~i esse, avranno diritto all'indipendenza. Ma un lungo tempo ci divide da quest'era dell'umana solidarietà, e non si può intanto opporsi ad ogni espansione coloniale. Il socialismo riconosce che il capitalismo è una fase inevitabile dello sviluppo economico anche nelle colonie; in parte contro l' opinione di Mar:x., deve riconoscere che i popoli primitivi raggiungono la civiltà solo· salendo il calv:irio capitalistico; esso non può quindi opporsi a un çapit.Jismo che distrugga nelle colonie o il comunismo primitivo o il sistema feudale. Va però notato che difficilmente potrà sorgere nelle colonie un vero proletariato. Gli indigeni che hanno pochi bisogni e vivono in paesi ove si possono facilmente soddisfare, non si sottoporranao senz'altro al giogo dei capitalisti. Perciò lo sviluppo economico avrà forme diverse da quelle d' Europa, la lotta di classe assumerà forme meno violenti; non mancherà lo sfruttamento, ma foancherà la spontanea organizzazione operaia. L'influenza del partito socialista nella madre patria tenderà dunque a difendere gli indigeni sia mediant~ riforme sociali sia col far assumere parte delle intraprese coloniali allo stato, e ad allevare sin dove è possibile un proletariato indigeno cosciente. L' azione dello stato ( che dovrebbe assumere lo sfruttamento delle miniere, dei boschi, delle ferrovie ecc.) potrebbe influire in questo senso-costrettovi dalla crescente influenza dei socialisti in patria - abolendo quella larvata schiavitù industriale che regna nelle colonie ove il capitalismo si frena liberamente. · Rafforzando cosi economicamente gli indigeni,. elevando con salari men risibili e con un trattamento men bestiale le loro abitudini di vita, i loro bisogni, diminuirà anche il pericolo che la forza di lavoro africana e asiatica venga gettata sul mercato europeo che non potrebbe certo sostenerne la concorrenza. I socialisti non hanno pregiudizi di razza e nutrono le maggiori speranze nell'avvenire delle cosidette classi inferiori. Aiutare queste razze nella loro ascensione, educarle all'autonomia deve essere il principale compito della politica colo.- niale socialista. ( Socia_listischeMonatshefle, agosto. ♦ Principe Espur Oukhtornsky: Gli Inglesi nel Tibet, dal punto di vista Russo. - I Russi hanno fatto tardi e ormai non c'è più dubbio che le autorità Inglesi a Calcutta , entreranno in stretti rapporti con le autorità Transhimalajane , si apriranno la via commerciale fino a Lahassa cioè fino all' interno della Cina e cambieranno intieramente il carattere della politica dell'Asia centrale. Bisogna confessare che i Russi malgrado che da due secoli contino parecchie centinaia di migliaia di Lamaisti fra i loro sudditi sono una minoranza quasi assoluta in tutta questa regione, e ignorano i risultati ottenuti dalle esplorazioni europee nel Tibet. Fin dal 1816 gli Inglesi hanno avuto un residente alla capitale del Nepol , e l' orientalista Bryan Odgerson si rese -famosa co' suoi studi di vita e religione in quelle parti. Egli fu il primo a scoprire i monumenti del Buddismo in lingua sanscrita in mezzo agli Imalaiani , ed ebbe dal Dalai Lama una collezione completa delle più sacre scritture del Tibet. Dal 1830 al 1862 gli Inglesi riuscirono a stabilirsi nel Darjecling, dove stabilirono dei mercati per le tribù transhimalajane. Poco a poco si familiarizzarono col territorio di frontiera fra l'India e il Tibet, i loro ingegneri costruirono buone strade attraverso le montagne e aprirono passi attraverso il paese. Ogni giorno le barriere del conservatismo e della esclusione furono minati , molti di Lama visitarono Calcutta e siccome la popolaziooe è eminentemente trafficante, i soggetti . del Dalaj Lama furono molto contenti di estendere le loro relazioni commerciali. I Cinesi non possono più vendere i loro prodotti nel Tibet poichè gli indigeni trovano molto . più wmodo andare a comprarseli da se nell' Occidente. I forti diritti doganali imposti dalla Russia fanno sì che gli Inglesi non trovano più mezzo di vendere il loro the nel Turckestan occidentale; il commercio russo compete fortunatamente con quella inglese nel Kashgar, ma in compenso gli Inglesi trovano mezzo di smerciare nel Tibet il loro The che vendono a miglior mercato dei cinesi, ed anche tabacco, riso e pietre preziose ; ed il Tibet paga con i suoi tesori naturali, oro argento ed altri metalli, sale di roccia 11.1aschio,, bestiame ed anche lame preziose. Appena saranno stabiliti regolari rapporti, gli indigeni e gli Inglesi troveranno mezzo di essersi reciprocamente utili, e, naturalmente, da amici gli Inglesi diventeranno padroni assoluti. Il governo britannico non si avanza nel solo Tibet i missionari agiscono di concerto con lui e mentre la Russia non fa neppure ciò che potrebbe in quelle regioni dove il sangue Russo è misto a quello delle razze native , l' Où:idente ha mandato i pionieri della coltura Cristiàna nel cuore dell'Asia. I fratelli Morani espulsi dall'Impero Russo quando cercarono di convertire al Cristianesimo i Calmucki sono stati accolti favorevolmente nell' India e non solo si sono infiltrati nel LamaismÒ ma si sono anche resi padroni della lingua tibetiana , permettendo al governo di Calcutta di stamparne la grammatica ed un· eccellente dizionario. Nel deserto i missionari cattolici seguono i precetti ddl'apostolo della Siberia, il Metropolitano Innocenzo, e si occupa~10di civilizzare i nativi, apportano nelle regioni circostanti i benefici d'una condizione più prospera e si mettono in rapporti wrdiali coi pagani. Capiscono che il Buddismo è una religione di pensatori e non di ignoranti e che è priva di elementi democratici; per c0nseguenza ricomprano gli schiavi , vanno in mezzo agli oppressi ed educano i bambini; e si conquistano, cosi, l' amore ed il rispetto delle popolazioni e pÌù d' una volta i Lama hanno portato il loro niuto ai missionari. L'inghilterra ha sempre avuto a cuore la causa di questi missionari e gli ha sempre protetti. Gli Inglesi hanno sovente mandato gli Indiani ad esplorare l'interno dell'Asia, e gli hanno pagati bene per il resultato delle loro investigazioni; ma quantunque la Russia abbia 1i10lto più gente indicata per avere rapporti col Tibet , fra altri i Buriah che . ci vivono senza interrompere i rapporti familiari con i loro congiunti nella Siberia russa , tuttavia ha trascurato le opportunità che le erano favorevoli e potrà darsi che il primo colto viaggiatore Russo che arriverà a Lahassa ci andrà via Darjeeling col permesso e la protezione del Governo Inglese. Il maggior pericolo dell' esercito inglese verso Lahassa consiste nel fatto che i monasteri del Tibet sono ricchissimi, veri tesori di antica coltura , pieni di oggetti religiosi di primissima importanza artistica, e dei più rari n.1onumenti . letterari; e se i Cipai ci arrivano con la loro passione per il saccheggio del quale si ebbe un esempio tanto segnalato nella campagna contro i Boxers, è indubbio che i tesori degli altari e nelle biblioteche dei Lama saranno in pericolo. È impossibile dire quali saranno i pericoli che ne verranno

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