416 RIVlSTA POPOLARE cardo PIERANTONl (Toriuo-Roma, Casa Editrice Nazionale) era proprio lui, il mare, il nostro mare ! (< Dedico questa oscura storia di un marinaio italiano alla grande anima del- Mare, dal quale l'Italia emerse, su cui ebbe forza· e gloria, e l'avrà, se a Lei volgeranno propizi i tempi ed i cuori dei figli »• .B,enissimo ! · Ed io ho letto il lungo romanzo tutto spumeggiante di flutti e rumoreggiante di procelle, tutto frizzante di termini marinareschi, tutto illuminato e scaldato di sole aperto e vigilato e scorto da pie costellazioni notturne, con l'interesse e con la passione con cui si ascolta, da chi n'è esiliato, parlar della patria lontana ..... Ma tutto ciò può dipendere da condizioni di spirito affatto personali: ciò che ritengo di poter dire come verità generale e buona per tutti, è che su questo mutevole e svariatissimo fondo di paesaggi e di marine, su questo canevaccio di vita di bordo, s' intreccia e si iicama e spicca a vivi e freschi colori la trama delle passioni, e tra queste, naturalmente, prima e rude ed aspra come le esalazioni della spiaggia, quella dell'amore, che conduce al naufragio, moralmente e mate.,.- rialmente, i due personaggi principa:li , Andrea Cerreto e G~mma Bertini. ' w Ma per chi, più del mare, amasse la montagna, avrei pure, oggi, un magnifico libro da consigliare: e non un romanzo, ma il diario illustrato, splendidamente illustrato in ognuna delle sue pagine, da evocative fototipie, d'una lunga ed avventurosa traversata della gran cordigliera, compiuta e narrata con piana e viva evidenza da Clemente ONELLL Questo suo bel volume, Trepandolos Andes (Compagnia editrice SudAmericana , di Buenos Ayres) descrive infatti le singolari impressioni d'un viaggio di oltre seicento leghe attraverso un paese deserto, vergine di traffici umani, tra boschi impenetrabili, nevi perenni, vette inaccesse, baratri spaventosi, cascate argentine, laghetti specchianti <li cielo, fantastiche architetture naturali ad archi romani , a pinnacoli gotici , ad obelischi e piramidi egizie; e rivela le meraviglie del loro stupendo baluardo naturale di frontiera ai signori del luogo, i cortesi ed intraprendenti argentini, in quella lingua neoiberica d'oltre oceano, che, conservando la latina sonorid. e i-naestà di. quella materna, si è cos1 bene assimilati tanti altri elementi italiani e francesi, da diventare anche piu facile e sciòlla, versatile e libera, cosi da esprimere con disinvolta eleganza tutta la nevrosità e la irrequietezza della civiltà creola. E nessuno dica di non conoscere questa lingua: è come se un piemontese dicesse di non conoscere il veneziano , o ·un napoletano asserisse di non capire il romanesco , od un siciliano il sardo~ giunge nuovo, a primo incontro, qualche costrutto, qualche vocabolo, qualche desinenza; ma poi ci si fa tosto l'orecchio,~ si sente, attraverso le piccole differenze, che fan sorridere per la simpatica novità , la sostanza fondamentale comune, la cara antica voce fraterna : e per questo non è necessario affatto aver penetrati, col trionfatore d'oggi, l' illustre collega Trombetti , gli oscuri e profondi misteri della filologia universale. D' altra parte, ed escluso che un italiano possa senza vergogna confessarsi incapace di leggere un libro argentino, io dico che anche un inglese, un tedesco, un russo, un ottomano, un boero, un indiano, un cinese, dovrebbero, se non altro, assaporare questo volume come una lunga delizia degli occhi, come una splendida lanterna magica di paesaggi e di tipi, di costumi e di razze. w· Con Niente, di PucK, editore Streglio, si torna al romanzo, al piccolo mondo nostrano, piccinamente borghese, e alla farsa degli amorazzi e delle minute vigliaccherie, che Puck narra e descrive con crudo verismo, pigliando in giro i suoi poco simpatici personaggi, e mettendoli in una luce tutt'altro che lusinghiera; certe pagine ricordano, senza ripeterle, ben s'intende, ma nell'atteggiamento spietato e sprezzante, pur rimanendo oggettivo, talune altre del << Pot-bouille » di Zola: altre pagine, invece, sembrano traduzioni in prosa di caricature colte a volo e fermate sul suo taccuino da un impressionista di spirito, di troppo spirito, direi quasi, in guisa da spingere fino al grottesco la verità positiva, già abbastanza goffa e sguaiata, in quel certo mondo che qui si ritrae, senza bisogno di peggiorarla ancora. In ogni modo, questo « Niente », che· merita il suo titolo pel nichilismo intellettuale e morale che intende rappresentare, tiene assai bene il suo posto nella « Biblioteca gaia » che sta raccogliendo lC? Streglio , come campione di quella gaiezza amara eh' è in fondo all' umorismo degli scrittori meno superficiali, e che lascia il lettore piu pensoso che lieto, più pessimista che esilarato. * Il resto dei libri che oggi ho ancora sul mio scrittoio, lo annuncerò di fretta , mancando lo spazio, il tempo, e l' opportunità .. Ecco: Le avventure di Faina cacciatore, di Ettore DALLA PoRTA, con illustrazioni di Carlo Chiostri, editore Bemporad a Firenze, un libro che interesserà e divertirà assai i ragazzi, pei quali è seri tto ; Il fondamento psicologico della religione, di Luigi VALLI, editore Loescher. di Roma, un libro seriissimo, molto bene pensato e ordinato e scritto, non pei seguaci dell'una o del1' altra chiesa , ma per coloro che, al di fuori d' ognuna, << studiano il sorgere, lo svilupparsi e l'evolversi del fenomeno religiòso, con l'animo e con l'intento stesso col quale uno scienziato segue il corso di un pianeta o lo sviluppo di un fiore >>. E bastano questé parole della prefazione, a chiarire il significato e il valore del libro, al· quale la mia coscienza potrebbe sottoscrivere di tutto cuore. Infine, La mutualità scolastica in Francia, (Roma, Albrighi e Segati) di Aurelio STOPPOLONr, il quale, con l'ampia dOttrina e la sicura competenza ch'egli possiede in questa materia, riferisce i risultati dei suoi studi sul luogo , into,rno alle istituzioni sussidiarie alla scuola, ai corsi serali per adoloscenti ed adulti , alle scuole reggimentali, alle letture e conferenze pubbliche , alle università popolari, alle colonie scola~tiche, e insomma a tutto ciò che si fa dai nostri bravi fratelli d'oltr'Alpe per la coltura e l'educazione delle m:i.sse, al di fuori della scuola propriamente detta, ddl' obbligo legale dell' istruzione , e dei programmi. e regolamenti governati vi. E 1i1i pare che bastino il nome dell' autore e dell' indicazione della materia, per segnalarne l'importanza a chi s'occupa di queste cose, e sopratutto a chi dovrebbe occuparsene. Chieti. MAR10 PILO 111111111111111111111111111111111111111 I 11111111111111111111 li li I li I I I t 1111111111111111111 KlVI.STA. DELLE ~IVISTE -----~----- . Tcherkesojj: Il salvatore dello czarismo. - Negli ultimi anni il partito rivoluzionario aveva concentrato tutti i suoi sforzi contro de ·Pleh we, che incarna va la repressione ed aveva messo il suo punto di onore nello schiacciare i propri avversari. Questa lotta non è stata senza sacrifizi pei rivoluzionari. Or sono cinque mesi il partito aveva speso 50,000 rubli ; oggi le spese sorpassano 70,000 rubli (1). De Plehwe era detestato anche da coloro che gli avevano confidato il potere. Era troppo canaglia per gli stessi suoi amici. Pobiedonost~eff, il Torquemada di Russia, diceva di lui: « Non si può avere fiducia in lui. Egli ha cambiato tre volte di religione. » Tutti i ministri, da Loris Melikoff in poi, dal 1881--82, hanno avuto paura della sua canaglieria. Fu de Plehwe che organizzò il Gabinetto nero : n.:m solo la corrispondenza dei semplici cittadini, ma anche quella dei ministri e degli uomini di Stato era aperta. Loris Melikoff nella sua lettera ad un generale da recente pubblicata, diceva: « Non mi scrivete nulla, non m'inviate alcuna lettera per mezzo della posta. >) Il Gabinetto nero fu tanto sviluppato da De Plekwe che oggi conta più di 125 impiegati. Tutte le misure reazionarie di questi ultimi 2 5 anni sono state o concepite da lui o forrnulate e sottoposte da lui allo czar: la restrizione dei diritti degli Zemstwos; la restrizione dei diritti dei Municipii ~ l'abolizione dei giudici di pace; . l' obbligo dei portinai - tre per le grandi case , due per le case ordinarie, ~ per il servizio di sorveglianza di giorno e di notte. Questi portin.ai dovevano essere reclutati nelle fila . della polizia. Ogni giorno ciascun portinaio doveva fare il suo rapporto alla polizia. Per questa misura, nelle sole. città ( 1) Il valore del rublo varia da L. 2,80 a L. 3. N. d. R.
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