404 RIVISTA POPOLARE . bile, sorgesse la istituzione che, almeno snl momento, poteva compiere la funzione rimuneratrice dando a questa la sanzione della volontà popolare; che rappresentava una forza di progresso opposta all'altra forza di reazione difenditrice dei diritti del trono, e dell'altare. Ma abbattuto il vecchio sistema feudale, costruito il nuovo organismo soc{ale è venuta a mancare al parlamentarismo la possibilità d' una funzione veramente utile. al corpo sociale, ed il regime rappresentativo si trova oggi ad essere diventata una palestra di discorsi più o meno sciùcchi , dove piccoli affari fra piccole menti e meschini caratteri stentatamente 1:1diibattono. Nè qu~sto è tutto, poichè anche per un'altra ragione il parlamentarismo si trova essere oggi arrivato alla fine della· sua opera efficace. Finchè il regime· rappresentativo fu mezzo di lotta della società nascente contro la società che finiva, fu, al tempo stesso che demolitore di vecchi privilegi e abolitore di antiquate e disusate leggi, anche il creatore e l'affermante di un diritto nuovo; ma da poi che qu~sto diritto si convertì in mezzo di dominio della classe che lo aveva fatto trionfare, diventò conservatore, e, per quella legge biologica per cui nella evoluzione dell!:l cose come degli organismi, ciò che non progredisce e rimane stazionario diventa ragione e cagione di sterilità, di dissoluzione e di morte, il parlamentarismo fu reazionario e, mal~rado gli sforzi dei nuovi ~lementi sociali che lo vorrebbero strumento di ulteriore progresso, rimane il baluardo dei p1:ivilegi di una classe d(.nninatrice ,· contro le rivendicazioni - gi11ste - di quella cla::;secui spetta la creazione e l'affermazione di quell'organamento dal quale devono scaturire, e nel quale devono svilupparsi le nuove e progressive forme della futura evoluzione sociale. E q nesta nuova classe cui, oggi, il pari amen tarismo reca danno e dinanzi alla quale il parlamentarismo si mostra in t~tta la sua miseria d'una istituzione che miseramente finis~e, è la plebe, l' antica plebe, diventata popolo; popolo volontario e cosciente. Ma,. si usa. dire, il parlamento rappresenta appunto la volontà di questo popolo. Gli eletti. rappreseutano, incarnano, eseguiscono i desideri e la volontà dei loro elettori; essi, eletti liberamente dal popolo nei pubblici comizi , rappresentano la volontà della nazione , essi sono l' espresHione e l'indice dei desideri e della po-• . tenzialità politica ed ideologica del paese. E questo è, prima di tutto, un paradosso, poi, una menzogna. Dato e non. concesso che 1m uomo possa , su una infinità di soggetti svariati, diversi, a proposito di interessi sovente antagonistici rappresentarne un altro o altri molti il mandato alla deputazione è troppo largo , è troppo aprioristico a al tempo stesso lascia tale una libertà di azione al deputato che questi agisce sempre senza consnltare mai i propri elettori , senza rendere loro mai conto del proprio operato, se lo fa è ,. ' tutta bontà sua e preferisce non farlo. Ora è dunque un paradosso affermare che gli eletti rappresentano i desideri e le volontà degli elettori. È poi una menzog11a affermare che essi rappresentano politicamente il paese perchè il mezzo rli elezione è tale che garantisce sempre alla classe borghese, che nel paese è una minoranza, il predominio e perchè anche se fosse diverso il metodo della elezione il numero dei votanti non supera mai la metà degli iscritti, sovente le è inferiore d'un terzo. Dove se ne va la rappresentanza vera, assoluta, indiscutibile quale dovrebbe essere, perchè i deputati avessero il diritto d.,i chiamarsi i rappresentanti delle idee e della volontà del paese? E se poi scomponiamo anche il numero dei votanti nei varii elementi dei quali si compone noi finiamo per trovare che il deputato rappresenta in piccola parte glì . inte1·essi di un esiguo gruppù di amici, le idee di tre o quattro capi-elettori e la sua volontà. E nient'altro. La grande maggioranza dei contadini, de~li operai, dei salariati in genere votano come vuole e per chi vuole il principale; quando poi votano in modo indipendente seguono i suggerimenti degli amici ; e molte volte la speranza di· vedersi graziata la contravvenzione, diminnita la pena del carcere o della galera al parente, fatto questo o quel favore presso il governo o neJlo Stato - tutti questi sono interessi per8onali - agiscono veramente nel determina.re l'elettore nella scelta del suo candidato; ma tutti questi non hanno niente da fare con la rappresentanza e gli interessi del paese che sono al disopra dell' interesse ,..dei bisogno , o della speranza individuale. Neppure Be nel parlamento si applicassero il mandato imperativo, il referendum, le dimissioni imposte a volc,ntà degli elettori, il parlamentarismo rappresen. terebbe la volontà del paese, perchè, malgrado questi correttivi, (io gli chiamo vole1.1tieri pannicelli caidi) i vizi della elezione permangono e not;i si possono der1mere. Una delle belle e sciocche illusioni delle anime semplici è l' opinÌone che il parlamento fa le leggi che danno l'impulso al progresso sociale. È sorprendente come_queste anime semplici non siano riuscite ad accorgersi che le leggi d' indole veramente progressive sono invece tutte avversate dal parlamento. Noi abbiamo in Italia degli esempi luminosi di questo che io affermo. Vedete un po' Ja tanto promessa ed ancor più strombazzata legislazione sociale ; le t~ggi su le fabbriche , le leggi protettive del lavoro delle donne e dei bambini, le leggi su la durata del lavoro: guar-. date un po' il risultato dell'arei-decantato ufficio del lavoro, e la legge sul divorzio, e le proposte di ri- · forme nel nostro organamento marinaro e militare, e la riforma della magistratura, tutte queste che sono leggi progressive, che sarebbero, se applicate , leggi abolì. trici di vecchi sistemi ed avviatrici a nuove forme di progresso , tutte queste una dopo l' a.ltra il governo o le rinnnzia, o il parlamento le mette bellamente a dormire. Certamente il parlamento vota qualche legge, chi ne dubita? Noi tutti ne sentiamo l'effetto nelle tasse che paghiamo , e negli infiniti impedimenti ad ogni libera ed efficace iniziativa. Il governo accetta ed il parlamento vota anche .qualrhe legge che ha un'apparenza di riforma sociale, ma prima però il governo la castra doverosamente , la emenda, il Senato la rivede e la espurga e quando la legge arriva ad essere applicata somiglia a quello che era nel progetto come nna scimmia somiglia alla Venere dei Medici.
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