Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 14 - 31 luglio 1904

.. r RIVISTA POPOLARE 385 alla mobilitazione di forze nostre , dominata com' è dalla potenzialità delle posizioni francesi, e non sorretta. da opere nostre equivalenti - che non potremo più erigere se non sotto gli occhi degli agenti ferrovia1·t francesi- non servirà che a facili tare in un caso, sia pure imprevedibile, l'irrompere di grosse forze nemiche nella valle della Roia o sul colle di Tenda , cioè ad aprir loro il varco a tutto il nostro versante occidentale fra Tenda e Genova. E tutto ciò, senza badare ai 40 milioni che, a conti fatti, costerà la costruzione delle due linee sul percorso italiano, senza preoccuparsi delJ' esercizio sicu1·amente passivo di almeno una di esse , e senza ricordare che la Cuneo Nizza così com'è stipulata - non realizzerà le speranze per essa concepite, quale nuova comuui.cazione meridionale con la Francia, e che la Breil-Ventimiglia è un brutale affronto ai più legittimi interessi dell' alto Piemonte e della Ligure Occidentale , e conseguentemente à quelli del paese intero. All' indomani di fatti che provano fin troppo quale vigile pensiero , ed anche quale scarsità di scrupoli, guidino ogni nazione nella ricerca del giuoco della propria vicina, come può giudicarsi la nuova convenzione italo-francese, e chi la rese, in Italia, legge dello Stato? Al paese la risposta. ING. LEONARDO CARPI 111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 K1Vl5T A DELLE ~IVl5TE ----$---- D. Lowenthal: Diminuiamo la 1no1·tal1tà francese! - Anzitutto è necessario definire esattamente ciò che si deve intendere per spopolamento. La più esatta definizione, che tiene conto di tutti i fattori del fenomeno ci sembra la seguente : « lo spopolamento (dépopulation) è un fenomeno demografico che si manifesta colla diminuizione del numero degli abitanti abori[;eni sopra un determinato spazio e che deriva da un eccesso di nwrtalità, che alla sua volta ha per causa: o una mortalità eccessi va; o una natalità insufficiente; o l'una e l'altra nello stesso tempo. » Nel movimento della popolazione francese del secolo XIX qual' è la parte rispettiva di questi fattori fisiologici? Nel risultato finale di questo movimento, ch'è riuscito alle depnpulatio1t, che cosa si deve a-ccusare di più: la natalità insufficiente o l'eccessiva mortalità? oppure,la natalità insufficiente e l'eccessiva mortalità ? Gli scienziati contemporanei (Nadaillac, i Bertillon, Maurel, Dumont, Javal, Levasseur, Richet ecc. ed anche i romanzieri - tra i quali Zola in Fécondité - attribuiscono il male alla diminuita natalità. La verità è, però , che, forse esso deriva maggiormente dalla esagerata mortalità. Sin dal 1870 Lefort dimostra che poteva ridursi la mortalità infantile a 120 o/oo; ed oggi è di 170 o/oo; Bertillon padre nel 1875 affermò che sopra 850000 morti se ne potevano risparmiare 500000 all'anno. E molti altri dimostrano che potrebbero diminuire enormemente le morti per l'alcoolismo, per tubercolosi, per tifo, per diarrea, per scarlattina, per vaiuolo ecc. ecc. La mortalità francese è ancora molto elevata ; e lo sarebbe di più se noi avessimo una maggiore proporzione di fanciulli, poicbè è noto che la mortalità infantile è d.l.pertutto più alta che tra gli adulti. Rivolgendo i nostri sforzi a diminuire la mortalità del resto noi ci manterremo nel campo del possibile; mentre si sa che a nulla approdano i provvedimenti per aumentare la natalità. Nè a Roma, nè sotto Luigi XIV si riuscì a farla elevare colle leggi e coBli incoraggiamenti. Invee.e noi possiamo facilmente riuscire a ridurre la mortalità facendo cosi aumentare l'eccedenza dei nati sui morti. (La Revue, I 5 luglio). ♦ Arcibatd R. Tolquhoun : La Ciua in trasformazione e 1a guerra. - Pochi si azzarderebbero a fare profezie su i resultati della presente guerra, ma si può affermare, senza timore di errare, che la Cina ci presenta parecchie sorprese. Una delle più notevoli è il cambiamento dell'opinione cinese verso i Giapponesi. La legazione giapponese a Pechino ha a poco a poco superato d'importanza la leg:izione Russa, e già prima della rivolta dei Boxers era la meglio informata e la più inAuentt" di tutte. Venne l' insurrezione del '97 ed il Giappone si trovò forzato a marciare con le Potenze europee, contro un paese che cercava rendersi amico ; ma grazie alla moderazione e alla disciplina delle sue truppe conservò la sua posizione presso il popolo Cinese, e aiutata dal generale Iu:in-shih-kai ha potuto preparare nella Cina Settentrionale un esercito assai imponente. Il motto del generale cinese è: - La Cina ai Cinesi - e questo lo ha reso assai nocivo pei Russi. I Giapponesi, in questo loro lavoro, hanno il vantaggio, su gli Europei, della comunanza della lingua scritta con i Cinesi e del semimento religioso, che in loro è più un vincolo di razza che una opinione dogmatica. Uno degli strumenti dei quali si serv~no i Giapponesi è la diffusione in Cina d'una stampa nazionalista, la quale ha avuto un immediato risultato in un risveglio negli studi , dei quali abbiamo un indice nei temi proposti per gli esam_i agli alti posti uflìciali. Prima non si facevano altre questioni che di aUusioµi classicl11~e prove di memoria , mentre ora si propongono temi sul libero scambio ed il protez;onismo, e sul progresso del Giappone. Ormai operai cinesi affollano gli arsenali eiapponesi per imparare i sistemi più moderni di lavoro e perfino un uomo come Sir Robert Start cbe è diventato più Cinese dei Cinesi ha proposto tutto uno schema di rifonne per la Cina. L'Europa è stata sorpresa dai successi dei Giapponesi in questa guena, ma ha negletto di osservare uno dei principali mèzzi dei quali si è servito cioè l'eccellenza del suo servigio d' informazioni. Di questo servigio anche gli Inglesi si sono avvantaggiati perchè ne hanno avuta la notizia dell'accordo Russo Tibetano. È probabile che la Cina riconoscerà con piacere l'assetto che sarà dato prossimamen~e al Tibet, assetto che, per mezzo della sua sovranità, le renderà una provincia del Celeste impero che incominciava a sfuggire dalle mani. Il Giappone segue con molto interesse la politica europea, e ha veduto con piacere l' accordo Franco Inglese, che ha privato la Duplice del suo carattere minaccioso per lui, e ha ridotto la Germania ad una potenza di poca importanza limitantesi ad ostacolare la creazione di una Cina riformata ed armata. La Cina desidera indubbiamente di mantenere la propria neutc1lità, ma è messa in una condizione difficile dal decreto dell' Alexieff che rende responsabili i Cinesi dei disordini provocati dai briganti mancesi. Questi briganti sono assai bene armati e da secoli regnano in Manchuria, e se l'ordine di Alexeieff che ogni Cinese che dà loro viveri , ricetto ed aiuto deve essere fucilato, potesse essere eseguito, significherebbe la devastazione del paese e la distruzione della popolazione. Se i Russi tenteranno di applicare il decreto dell' Alexeieff vorrà dire che gli abitanti della Manchuria saranno obbligati a darsi al brigantaggio. Ora

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==