. 366 RIVISTA POPOLARE questo tempo d'oppressione della sua patria, qnesto suo esilio doveva sovente aver riportato il suo pensiero alla schiavitù degli ebrei in Babilonia, e più d' una volta deve aver sognato al futuro Macabeo vincitore dell'idolatrn nemico. Ma egli é morto, prima che il tempo della cattività sia spirato; prima che lo squillo del corno vittorioso abbia destate le solitndini del Veld a salutare di nuovo la bandiera delle libere repu bbliche. Egli è morto mentre dura ancora il trionfo del1' Inghil torra. La Repubblica del Trasvaal era in grande parte opera sua. Da giovinetto egli seguì i suoi genitori nella grande migrazione Boera. dal Natal alle riva del Vaal, più tardi battagliò e capitanò i suoi contro gli Inglesi e dal giorno della battaglia di Majuba Hill egli seppe che gli ostinati nemici non avrebbero requie finchè la libertà boera non fosse spenta del tutto. Durante un lungo seguito di anni, presidente della Repubblica transvaaliana fece di tutto per conservare l' indipendenza al suo popolo. L'incursione del D.r J ameson gli diede agio di mettere dalla sua parte tutta la ragione, tutto il diritto, tut,t,A.la giustizia. Egli avrebbe potuto far fucilare il brigante che era venuto con le armi alla mano ad invadere il paese; preferì restituirlo all'Inghilterra, perchè, suddito Inglese, fosse dall'Inghil terra stessa punito. Fu un'atto di accorta politica, ma non bastò a salvare dalla rovina il paese. Le mine d'oro, le mine di diamanti giacciono nel Trasvaal, e si sa che all'oro ed ai diamanti la sordida gente moderna sacrifica il diritto, la giustizia, la libertà. I difensori dell' Inghilterra adducono a scusa della vergognosa conquista, la necessità dell'Impero, la necessità della ferrovia su torritorio inglese, in Africa, dal Cairo al Capo: ebbene non son queste le ragioni vere della occupazione; il dissidio stava in qnesto : Kriiger voleva che le miniere appartenessero allo Stato, i capitalisti le volevano per sè ; Kriiger voleva che il lavoro dei bianchi fosse impiegato alle miniere; i capitalisti volevano introdurre la mano d'opera negra e cinese , sordida questione di lucro da parte loro; questione di diritto da parte di lui. Egli, legiferando con la Bibbia alla mano, diceva:- Dio ha detto che il popolo tutto, e quindi per lui lo Stato, è padrone delle miniere. Il diritto dovette soccombere; ma l' Inghilterra non ha pienamento vinto._ La questione Transvaalian~ di politica che ·era è diventata economica: la lotta s'è spostata, ha cambiato di terreno, L' introduzione della mano d'opera cinese, lo sfruttamento feroce dei lavoratori bianchi sono, per la conquista Inglese, dei nemici ben più terribili che le idee mistico-politiche di Kriiger. La situazione ora non dimanda più un eroe : è nna battaglia di pigmei. Kriiger è morto alla sua ora erimarrà grande e glorioso 11ella storia, anche quando dai suoi avversari saranno passate al nulla le opere e la memoria. ♦ Il prìnc1p10 di una espiazione. - Sembra che l' impero russo voglia finire affogato nel sangue come l'impero francese. Mentre Kuropatkine, malgrado le sue spavalderie , è stretto in un cerchio di ferro dal1' esercito giapponese e tutto fa prevedere che subirà la sorte di Mac-Mahon a Sédan, il partito rivoluzionario_ russo non resta inattivo e vendica nel sangue i martiri dell'autocrazia dello Czar. Sipiaghin, Bobrikov, Plewhe, hanno pagato èolla vita le loro infamie : Sipiaghin che sguinzagliò i feroci cosacchi contro gli studenti che protestavano per la scomunica inflitta a Tolstoi; Bobrikov degno luogotenente di Nicola Il in Finlandia; Plewhe , l'istigatore della strage di Kitshineff, l'organizzatore dei massacri nelle prigioni, l'assassino di tutto un popolo, il responsabile maggiore delle preseD;ti terribili condizioni in cui si trova la Russia, segnano tre sanguinose tappe ne11a lotta ad ultimo sangue impegnata tra il dispotismo e i generosi che vogliono una Rus:-,ia libera e civile. I solit'i bigotti imprecano all'assassinio e riprovano la violenza: ma qnale altra arma resta ad un popolo privo della libertà di seri vere, di parlare, di prntestare, di governarsi ? . I giornali proprio di questi giorni pubblicarono una circolare segreta di Plewhe rivolta ai consigli provinciali (Zernstwos) non di altro colpevoli che di voler metteÌ·si di accordo per venire in aiuto ai feriti russi. Il sospettoso ministro destituì parecchi consiglieri e proibì espressamente la generosa iniziativa nel timore che dato un primo passo gli Zemstwos avrebbero potuto ancora unirsi per altre cause. Noi pnre siamo nemici della violenza, noi pure vorremmo che mai la storia registrasse tragedie cosi terribili ed alzammo alta la nostra voce quando, in paesi più liberi, dove si può lottare con altre armi , e re e imperatrici e ministri cadevano sotto i colpi del pugnale o della rivoltella. Ma oggi non sappiamo protestare : la violenza è santa e giusta quando è opposta alla violenza; l'omicidio è atto di ginstizia quando vendica migliaia di martiri, quando vendica un popolo oppresso, quando vendica migliaia e migliaia di vite umane sacrificate dalla volontà e dall' a.mbizione di un solo. Perchè i benpensanti non protestarono e non imprecarono quando nelle strade lo lcnut e le sciabole dei selvaggi cosacchi nccidevano nelle vie di Mosca e di Pietroburgo centinaia di studenti? Quando i fucili dei soldati mietevan9 vite di centinaia di operai scioperanti? Quando Plewhe colle sue gesuitiche circolari incitava al massacro degli ebrei a Kitshineff, quando orde di soldati ubriachi erano fatti penetrare nelle prigioni per massacrarvi i detenuti che protestavano contro le infamie .:mi erano assoggettati , coli' unica protesta alla. quale potevano ricorrere, collo sciopero .della fame? Quando lo Czar spergiuro calpestava i diritti secolari della Finlandia? Si approssima la fine dello rzarismo? Lo speriamo e lo auguriamo ad un popolo forte e generoso che vede soffocata ogni iniziativa. soppressa ogni libertà, violato ogni diritto, dalla volontà di un sol uomo che sembra pascersi di sangue e di cadaveri. La guerra che segna pei russi una sconfitta al giorno, la corruzione dei funzionari , la impreparazione del- .l'esercito e della flotta, la incapacità dei capi che conducono al macello i poveri soldati, le convulsioni in terne, ci richiamano alla memoria quanto avveniva nell'impero francese prima e durante la guerra del 1870. Possa lo Cz.ar subire lo stesso fato di Napoleone III e possa presto la caduta di un uomo, segnare l'inizio di una nuova era di pace e di concordia, di libertà e di progresso per il popolo russo. L' uccisione di Plehve è santissima e giustissima. Egli, lo ripetiamo , fu il maggiore responsabile della guerra e delle terribili condizioni in cui si trova la nazione russa. Il sangue si paga col sangue e le migliaia di marinai morti sulle navi affondate, le migliaia di soldati uccisi dal piombo giapponese , le migliaia d'impiccati, gli strozzati nelle prigioni, gli uccisi dalle sciabolate cosacche, i :finlandesi cui si strappò la patria, tutti coloro che gemono e soffrono nelle geenne siberiane sono vendicati. E mai vendetta fu più santa e più ginsta. ♦ Sconfitte socialiste: a Napoli e altrove. - A Reggio Emilia, a Monza, a Napoli e in di versi punti nelle elezioni amministrative i socialisti sono stati più o meno clamorosamente sconfitti ; e le sconfitte sono venute ad amareggiare i successi politici, non dovuti del resto alle sole loro forze, ottenuti colla elezione a deputati del Maironi a Bergamo e dell' Antolisei a Macerata.
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