376 RIVISTA POPOLARE che a tutti , deve stare a cuore che i signori del famigerato quartiere dell' Albergberia non confondano sè stessi con la Sicilia. Essi devono sentire che, se la nobile isola riacquista Palizzolo, non riavrà più però Notarbartolo, e questo tumulto di strana gioia può nascondere il poderoso sollievo di una vecchia e pur sempre· viva e forte genia, che dall' Albergheria appunto fa partire i suoi tentacoli su tutta la Sicilia. « Solo, segnalando il novissimo spettacolo a chi deve curare l'innalzamento del livello morale del Paese, ci limitiamo ad affamare che quello che pochi vanno immaginando nel loro torbido sogno - io arretrato d'un secolo sulla vita pubblica - non pu6 verificarsi : nella vita politica Raffaele Palizzolo non deve più rientrare ; egli stesso lo ha detto. Ed ha ragione. Vi sono situazioni che tutti devono intendere, e sarebbe bene che fossero intese anche dai festaioli del Comitato Pro AlberoheriaI » ,, Un' ultima osservazione che dice più di qualunque altro commento. A Palermo L'Ora fu sempre l'organo di Palizzolo e dei palizzoliaoi. Si può immaginare ciò che abbia scritto all'annunzio dell'assoluzione: furono parole di gioia sfrenata, parole di fuoco che gettavano esca iufiammabilissima nell'incendio. Quando l'incendio divampò spaventosamente L'Ora ha cercato di moderarlo con qualche secchio di acqua. Il giornal1: palizzoliano si è spaventato dell'opera propria .... tllll 1111111111 lllll lllll lllll lllll li Ili Il lii li I li li lii li lll lllll lllll 11111 lii I· 1111111111 la vita economica in ~ussia Si dice spesso che la Russia è il pae~.edell'avvenire. Certo non è il paese del presente, perchè la maggioranza del popolo geme nella miseria economica e nella soggezione politica e religiosa, e ignora gl'istituti relativamente liberi e civili degli stati occidentali d'Europa. E però, fidando in un principio di superficiale teleologia, secondo il quale tutti i popoli devo110 obbedire a certi ritmi storici e avviarsi" a forme sempre più progredite, si conchiude che ]a Russia ha molto cammino da percorrere, e che giungerà all'apogeo della potenza e della cultura quando le altre nazioni vecchie e impoverite avranno incominciato a declinare. Naturalmente previsioni di simil genere hanno un valore assai dubbio anche se si appoggiano a uno stn dio ampio e sodo di tntte le condizioni etniche , geo grafiche, giuridiche, politiche, economiche e via via di un paese e di un popolo, mentre non hanno addirittura nessun valore quando s'ispirano a una sociologia vacua e puramente letteraria. Le ricerche sulle condizioni economiche della Russia - che meglio possono insegnarci qualche cosa in proposito-sono in buon numero. Oggi vogliamo citare q nello di un economista russo, che si nasconde sotto il pseu,ionimo di Nicolas-On. Esse apparvero tradotte, circa due anni or 8or10, col titolo: 1-Iistofre du, développement économique de la Russie depuis l' affran chissement des ser(s (Giard et Briére edit.). Il grosso volume, ricco di numeri e corredato di molte tabelle statistiche, offre un quadro assai triste e pessimista della vita economica russa e mostra il popolo russo spogliato dai capitalisti di Mosca e di Pietroburgo, che culle strade ferrate, le banche e gli opifici industriali, gli estorcono gli scarsi guadagni del sudato lavoro. E' vero che F autore è troppo devoto a Carlo Marx ; è vero che vi è un pò di preconcetto nell' attribuire al trionfo del capitalismo e alla dissociazione dell'agricoltura dall'industria manifattrice l'origine di tutti i mali-questo concetto ritorna cop10 motivo dominante in ogni capitolo - ma si sente che vi è una gran parte di vero nelle sue affermazioni, e che, anzichè il paese dell1avvenire, la Russia sarà sempre il paese del passato, se non si accingerà a una rinnovavazione radicale : non sapremmo dire se nel senso voluto dell'autore o altrimenti. Riassumeremo ora fedelmente e brevemente le principali conclusioni dell' ec:momista russo, lasciando ad altri il completamento e la critica. ♦ L'anno 1861, in cui fu abolita la servitù, segna per la Russia il più grande rivolgimento economieo. Prima, il tempo di lavoro delJa società russa era diviso in due parti fondamentali : una dedicata all'agricoltura, una alle manifatture. I filatori e tessitori coltivano essi stessi la. terra e se in un genere di occupazioni cresceva la prodn ttività del lavoro se ne giovava subito I1 altro, perchè il tempo e le forze risparmiate nel primo sl èevol vevano al secondo oppure s'impiegavano n. produrre nuovi beni e a soddisfare nuovi bisogni. Qaesti due generi di lavoro miravano sempre a.I consumo personale e familiare, non allo scambio. Infine una terza parte del la· voro, assai meno importante delle prime due, si destinava a soddisfare i bisogni della piccola comunità (òbstscina), a cui si apparteneva - per esempio il lavoro da sarto, cappellaio, calzolaio, fabbro-e a soddisfare i bisogni di comunità vicine - per esempio il carriaggio e le piccole indnstrie domestiche. A poco a poco cominciò la divisione territoriale del lavoro, secondo i varii mezzi di sussistenza o di produzione, che le piccole· comunità trovavano nel loro ambiante naturale. Un esempio notevole ce l' offre la regione di Mosca, ove si svolsero le arti tessili. La tessitura, come lavoro destinato al consumo della famiglia, anzichè al mercato, era nota fin dai tempi più antit:hi. Più tardi la domanda dei prodotti di prima necessita da parte di un centro popolato al pari di Mosca favorì lo sviluppo qualitativo e quantitativo delle tessiture. Sul principio del secolo XVIII s' iniziarono le seterie, dopo il 1822, anno dei forti dazi protettori, apparve l'industria cotoniera, che si estese ben presto e divenne in taluni distretti F occupazione dominante dei contadini nella stagione invernale. Gia dal 1822 del resto i contadini cominciarono .a lavorare per conto di qualche grande fabbrica e a ricevere nn salario. Questo esempio, tratto dalla· storia della tessitnra nel territorio di Mosca insegna come H lavoro destinato al consumo personale-eselusa la fattura del pane - s1abbreviasse fino a sparire. In ultimo il tempo di lavoro restò diviso non più in tre ma in due parti sole: tempo pel lavoro agricolo: tempo per la produzione destinata aila vendita, ossia al mercato. Siamo giunti al 1861. La società russa è frazionata dunque in piccole unità economiche, in piccole comnnità indipendenti. I prodotti destinati allo smercio sono una parte minima del prodotto annuale. Il lavoro è poco produttivo e schiavo dell'abitudine, i mezzi di produzione s0no esigui, isolati, limitati, adatti alle
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