-- -· -•-•-··--·••-··•··-•-··-------··· .. ·· ...... - , ................. ••••• • \ ' "''"'''•"•••"•~•••••••••••••• .. ••••~•••••• ... - .. ,. ••.,, •.._ ••• ....... •~•t•v•• .. •••••••-••••••••••••• .. •••••••• .. •••.. •••••••• .. ••••••••••••• .. •• .... •••• .. •................ ., ... ., ... . ·············-·-·-·-- ... ,_· ___ .,_, __ ._ .......... ___ .. _, __ .. _____ , ._, ____ ,, .. __ . __ 342 RIVISTA POPOLARE certo di conoscerlo noi, ma ricordiamo che alcuni anni fa, a proposito di lamenti simili a quelli attuali snlla inefficacia del suo riscontro, dimenticati oramai come saranno dimenticati questi , comparve sulla 'Tribuna un comJnicato ufffoioso della Corte, del quale riportiamo alcune righe assai eloquenti. « Se non coi mane dati di pagamento, si può soggiungere ~ -- diceva quel comunicato - « con gli impegni si sono eccedute e le somme autorizzate, e la Corte dei Conti ha lasciato « fare. Su ciò è da notare ..... che il tener dietro agli « impegni che si assumono dai ministeri, controllandoli <I di fronte agli stanziamenti del bilancio, ed impe- « dendo che eccedano, è un desideratitm ... che non si « è ancora tradotto in '\tto... Certo è che la Corte dei ~ Conti nè ha obblip.;odi tener registro degli impegni • derivanti da decreti del ìV1 11i:c- 1ero... , nè ha facoltà « di impedire che se ne as..;•mano per somma ecce- ,. dente i fondi stanziati , t.,>me l' ha dalla legge di « contabilità (art. 561 per impedire ia emissione dei • mandati di pagamento . Sareli' , dunque utile deplorare un po' meno il prete.:v non fnnzionamento della Corte, per accertare invece come funziona realmente, per sapere se quel desideratum è rimasto sempre un deside,ratum. Nessuna opposizione ci muove verso l·On. Ministro del Tesoro, del quale riconosciamo l'alta mente, ma vorremmo che approfondisse le cose se non altro pee non essere smentito poi dai fatti. E' perciò :;he tempo fa, a proposito della unificazione delle ragionerie, il Direttore della nostra Rivista lo esortava ad ::1ccertarsi se la ragioneria generale dello Stato teneva i conti delle entrate e delle spese , la qual cosa il Ministro non fu in grado di affermare. Cosi gli diciamo oggi che se egli di parecchie ragionerie sprovviste di contabilità regolare ne farà.una sola, farà una rugioneria unica sì, ma sempre priva di una regolare contabilità. L' on. Luzzatti avrebbe torto di non seguire il nostro modesto comiiglio; investigando lo stato delle çose egli non comprometterebbe nulla. Ma torna odo al nostro ragionamento, noi l'ensiamo che tutti gli inconvenienti che si lamentano nella gestione del danaro pubblieo siano dovuti sopratutto aila mancanza di mente direttiva, e alla inosservanza delle pre~crizioni della legge. Non è questione di aumenti di dotazioni. E quando la legge non può venire trasgredita senza scandalo, allora... la si modifica. Ne diamo un e!-empio, tipico davvero dopo gli abnsi avvenuti nella gestione dei sussidi nel Ministero dell' Istruzione ricordando il D. R. 29 Maggio 1898 che autorizzò lei emissione dei mandati di anticipazione a favo're degli economi-cassie1·i, anche sui capitoli di spesa, destinati esclnsivamente ai siissidi. Fu per mezzo di tale decreto che vennero resi possibili gli abusi sud detti; esso incomincia col ricordare la legge di contabilità generale - e probabilmente fu preparato da quella ragioneria generale destinata ad evitare ogni e qualunque inconveniente nell'amministrazione finanziaria - e un decreto precedente , per giustificare poi con le esigenze del servizio le facilitazioni accordate, delle quali si è fatto così buon uso. Non diciamo di più. IPSILON SPERIMEMTALISMO S CIALE Progresso economico italiano In Italia si verifica un caso strano : gl' italiani si ostinano a veder nero sulle cose loro ; gli stranieri invece vedono roseo. A noi in questo momento non preme dare la spiegazione del contrasto; preferiamo invece dare un largo riassunto dell' ultimo giudizio ottimista che è stato enuneiato all'estero sul nostro progresso economico. Viene da persona autorevole - da Percy Bennett , addetto commerciale presso l' ambasciata inglese in Roma - ; ed è autorevole perchè non espone riflessioni, ipotesi, simpatie, sp~ranze; ma fatti, fatti. fatti. E i fatti quali li espone il Bennett , senza il permesso dei libe1'isti - l' impertinente ! - dovrebbero far tacere le qnerimonie di quei pessimisti ostinati, che non si accorgono che da pochi anni in qua le cose volgono al meglio e che lo infondere in tutti la coscienza di questo miglioramento non può, che contribuire ad affrettarlo e ad intensificarlo. Ed ora lasciamo la parola all'attachè dell'ambasciata inglese (1). Il carattere più importante nel progresso economico generale dell'Italia negli ultimi anni vien dato dal rapido sviluppo industriale del paese. Generalmente parlando questa fase interessante dell'incremento della prosperità nazionale è la conseguenza naturale della migliorata condizione finanziaria dell'Italia. 'T'ra i fattori di questo miglioramento dev' essere fatta speciale menzione della emigrazione. I benefizi ricavati da questo fenomeno sono stati di tre specie: 1. Un enorme incremento nei depositi disponibili delle casse di risparmio nel paese. Questi risparmi sono stati largamente impiegati nelle compre di rendita italiana; circostanza che ha facilitato il ritorno dei titoli italiani e liberato lo stato dai pericoli di un cambio sfavorevole. 2. Una graduale estensione nella coltivazione delle terre. 3. I lavori degli emigranti, il cambiamento di clima e le aspre fatiche hanno prodotto effetti tonici (hm·d toil produce a hm·dewing, bracing) sull'emigrante col risultato che esso è tornato spesso in patria cittadino più utile di quello che fosse partito. Si calcola che ogni emigrante porta o manda m patria da 400 a 760 franchi all'anno in oro, e siccome il numero degli ellligranti è adesso di circa 300,000 all'anno è facile apprezzare l'importante influenza che l' emigrazione esercita s11Ile condizioni finanziarie del paese. Un'altra circostanza favorevole all'incremento finanziario deH' Italia sta nella lentezza colla quale si sviluppa nelle clas::3i popolari il desiderio delle cose di (1) Diplomatic and consula1· repo1·ts. N° 610. Miscellaneous Se?'ies. Report on the industriai developement of' Italy by Mr. A. Pèrcy Bennet, Commerciai attacM to Bis Majesty's Emba11y at Rome. (Receiwed at Foreign Office, May 2, 1904),
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==