Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 13 - 15 luglio 1904

.. RIVISTA POPOLARE 359 la istituzione di una scuola di agricoltura. L' ultimo rapporto di Hugon direttore dell' Agricoltura e del Commercio dAlla reggenza nota un aumento di 236 proprietà francesi sotto i 100 ettari per gli anni 1901 e 1902; l'incremento è continuato negli anni 1903 e 1904 come risulta dalla relazione del senatore Denis. Comparando lo cifre dei censimenti si può stabilho che la Tunisia dopo 22 anni di µrotettorato francese non è rimasta al disotto dell'Algeria in fatto di colonizzazion(I, non ostante che in Algeria s' indirizzarono coloni di ogni sorta per ragioni diverse, operai disoccupati nel 1830 e 1848, emigranti tedeschi nel 1844, colorii militari installati da Bugeaud sotto Luigi Filippo, deportati politici dopo il 1852 A..J.saziani-lorenesi dopo la guerra àel 1870-71. E si noti che sino al 1880 l'Algeria ora la sola colonia di popolamento della Francia in .Africa. Il signor Flandin per promuovere ulteriormùnte la colonizzazione delia Tunisia propone: 1 !) una propaganda a:-;sidua e intelligente ; 2° acquisti di terre in quantità sufficienti; 3° intervento deJlo Stato nella creazione di villaggi e di agglomeramenti , creazione di strade, provv:sto d' acqua, edifizi necessari alla vita pubblica; 4° mezzi di\'ersi di alienazione oltre la vendita; e cioè : la concessione gratuita e l' Enxel (specio di enfiteusi). L'Enxel ha dato buoni risultati coi siciliani ; ma si crede che non li darebbe ngnali coi francesi. Ciò ohe occone oggi per affrettare il popolamento francese dolla Tuni~ia è che ii governo d--lla Reggenza disponga di terre o di somme per comprarn". Souo le terre che mancano ; nrn non i coloni motropolit:rni. Si deve provvedere di urgen,-.a perchè non dohbiamo affidarci all' opera lenta del tempo. Come diceva Pnivost-Paradol verso la fine del secondo impero l'avvenire della grandezza nazionale risiede sulle rive mediterranee del!' Africa. (lvlusée Sooial, giugno). ♦ Mahel Atkinson : Trusts e Trades Unlons e t loro mutui rapporti. - Durante luogo tempo è stato quasi un canone dell' Economia, e soprattutto dell' economia delle classi lavoratrici il considerare come nemici acerrimi e irreconciliabili il capitale e il lavoro. Le associazioni operaie sono sorte con l'intento di difendersi dalle esigenze dei capitalisti , e le associazioni capitaliste sono state formate per opporsi alle richieste dei lavoratori. A poco a poco questa opinione si è modificata e ora i Trusts da un lato e le Trades-U nions dall'altro cercano degli accordi e dei modus vivendi per procedere di comune accordo. Si ritiene eh.:! l'aumento dei trusls abbia stimolato l' aumento delle trades unions, ma non c'è un caso che lo provi, mentre si può dimostrare che una trade union è stata rafforzata da una sua alleanza col trust. La introduzione della pròduzione in grande ha favorito lo sviluppo delle Unioni le quali hanno trasferito dal lavoratore al capitalista la debolezza che era il risultato dell' isolamento del primo sul mercato del lavoro. I capitalisti a loro volta si sono federati e ciò ha finito per metter di fronte le forze consolidate dei capitalisti e dei lavoratori , i- quali si incontrano allo scopo di regolare le tariffe. Questo sistema in Inghilterra e in America comincia ad essere adottato. Così p·are che c' è molta ragione per ritenere che le Trades Unions favoriscano lo sviluppo dei Trusts piuttosto che questi, quelle. Ora bisogna considerare l'effetto che i Trust hanno sulle organizzazioni operaie iu ~enerale . Quantunque la Commissione d'inchiesta sui Trusts nel 97 li dichiarasse µn pericolo per i lavoratori, nondimeno si è veduto tre anni dopo che il Trust del vetro di motu proprio unioniz6 tutte le sue fabbriche ed il presidente della Associazione amalgamata degli operai dell'acciaio etc. si espresse favorevolmente ai tr·usts. ·siamo ormai in condizione di capire la situazione che regolò la formazione della Corporazione degli acciaieri degli Stati Uniti. Gli operai erano perfettamente organizati e credevano di potere obbligare i padroni a cedere alle loro dimande, ma i capi errarono su l.t loro forza e lo sciopero che fu fatto più per il riconoscimento della organizzazione che per vantaggi materiali lasciò le cose allo statu quo ante, e nella industria del bitume si trova armonia e cooperazione fra Trade Union e Trust e gli industriali si dolgono soltanto che la Unione non sia abbastanza forte. Anche nelle ferrovie dove non domina nessun trust c' è tendenza fra i capitalisti a favoreggiare le Unioni perchè le trovano utili all' industria. Ma ci sono molte altre industrie nelle quali i rapporti non sono altrettanto amichevoli come quelle dell'olio e dello zucchero che impiegano mano d'opera di stranieri. Questi fatti dimostrano che le relazioni fra Unioni e Trusts sono molto dissimili nelle varie indu~trie, e ci si accorge che questi rapporti sono buoni quando le Unioni sono forti, e che le unioni sono forti quando sono di mestieri che richiedono la mano d'opera dell'operaio addestrato, e ai quali non basta il lavoro dell'emigran!e e della donna negra. A proposito delle alleanze fra lavoro e capitale sotto questa forma, molti hanno idee di verse da quelle dell' A. e che dovrebbero essere discusse. Si noterà che i trust che fanno queste alleanze non sono quelli unificati, ma piuttosto quelli basati su un' accordo per la yendita , e si può ritenere che quaodo il capitale avrà potuto rendersi padrone assoluto della situazione cercherà di sbarazzarsi degli obblighi che gli sono stati imposti dal lavoro organizato. Ma se queste alleanze fra Unioni e Trust si sciolgono facilmente, altrettanto facilmente si riformano e non c'è ragione per credere che l'Unione non sia capace di proteggere bene i proprii interessi. Bisogna piuttosto occuparsi dei consumatori che soffrono del rialzo dei prezzi, e degli operai non abilitati, e di quelli che vorrebbero imparare i quali , per le regole restrittive delle Unioni sono impediti di parte.;ipare ai benefici di una industria monopolizzata. (2.uesta nuova alleanza fra capitalisti e operai addestrati produrrebbe una nuova divisione nella società. Tutta una industria si concentra , le Unioni, i produttori di materia prima , i fabbricanti , i venditori all' ingrosso e al minuto sono federa ti in una grande unione per affrontare i consumatori. Se questo movimento di alleanza fra Trust e Unioni continua sarà necessario aggiungere al programma per la regolarizazione dei Trusts un altro per la regolarizazione delle Unioni, il quale senza intaccare la loro propria funzione, insisterà che ogni persona che può esserlo per i suoi requisiti sia ammessa all'Unione, e che le regole per gli apprendisti, se sono necessarie, sieno tali da impedire la formazione d'una corporazione chiusa. Ma le condizioni del lavoro son diverse quando l' organizazione capitalista precede l' organizazione operaia, perchè allora i padroni sono al caso di schiacciare le Unioni, e trovano sempre buone ed opportune ragioni per. farlo. Questo succede specialmente in quelle industrie che impiegano la mano d'opera gr0ssolana come quella del tabacco e dell' antracite , e gli scioperi con speranza di successo son quasi impossibili e la situazione diventa dolorosa per i lavoratori come nell'industria dei sigari, dove il lavoro più fino è stato abolito dalla introduzione di macchine servite da opera grossolana. L'effetto di questo fenomeno nelle industrie trustifi.- cate che impiegano mano d'opera grossolana, sarà di mettere l'operaio all'assoluta dipendenza del padrone, e non potranno entrare nelle industrie più elevate a causa dei regolamenti che chiudono quelle Unioni e si rileverà in questo caso una ostilità sempre crescente fra operai e capitalisti. D'altra parte bisogna ricordarsi che il trattamento dei Trust ai loro operai sarà sempre migliore di quello che potra dare una qualunque ditta assoluta, in quanto riguarda continuità

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==