• RIVISTA POPOLARE 355 n parassita del pisello. -Il D.r James Fletcher ha presentato un suo metodo per la distruzione di questo terribile parassita del pisello. Questo insetto nuoce terribilmente alle piantagioni dell' America del Nord; ne Il' Ontario soltanto, per circa 5 milioni di dollari sono perduti ogni anno per causa sua. È esotico e non vive d' altro vPgetale che del pisello. La larva si 1·ifugia d' inverno nel frutto e ne esce a primavera. La lotta per distruggere sarebbe meno difficile se si potC'sse estirpare intieramente le larve distruggP-ndo magari la piantagione; ma un grande numero di qneste, vivono adulte nei campi fuori degli arhusti, e son queste i pericolosi veicoli della i II vasione. Esse sverQano nella terra e vi depongono le uova. La larva è piccolissima, rossigna, dal corpo peloso; 'luelle che svernano_ nella terra sono un po' più brune , e più grandi. Da queste nasce l' insetto che d' estate disti ugge e divora le pianta~·ioni. Nessun mezzo è stato escogitato fin' ora per liberaro assolutamente lo piantagioni dal terribile .flagello, il D.r Flitcher propone l'uso di semi trattati, prima della seminli, al bisolfuro di calce, il quale immunizza le bacche dagli attentati dell' insetto. Al tempo stesso bisogna evitare di seminare grani che vengano da piantagioni già attaccate , poichè la pianta ·attaccata dal parassita, non può essere in alcun modo guarita; ne c' è alcun modo per impedire all' insetto diventato adulto, d'attaccarsi alla pianta. ♦ Le infl.uenze del para11sitismo. - Ona delle influenze più strane degli effetti fisici del parassitismo si constata su una orchidea. La Neottia n·idus ovis. 1 semi di questa piccola pianta non germinano, altro che dopo essere stati penetrati in una parte del loro tessuto da un c, rto fungo filamentoso. Quasi tutte le orchidee preseri.tano questa caratteristica, così che si può diro che per esse il parassita facci:\ l' ufficio dello spermatozoide senza il qualo non ò possibile la generazione animale. Accado qualche volta che c' è sYiluppo della vita senza la presenza del parassita ma il processo vitale s' arresta ben presto e la germinazione rimane incomplota. C'è una certa relazione fra la germinazione spontanea di queste piante o le uova che si sviluppano partenogeneticarnente, per l'in.flnenz.a di alcuue cause esterne. Quando un caso di q·uesti si presenta vuol dire che qualche fenomeno esterno si è prodotto , la cui azione rimpiazza l'azione stimolante del parassita. Questo fatto della germinazione spontanea ba suggerito a Noel Bernard l' ipotesi che probabilmente l' evaporazione del!' acqua dall'ambiente ha esercitata l'azione fisica per la quale si è concentrata una certa somma di sostanza zuccherina rimpiazzante il parassita. Ora tanto il disseccamento quanto il parassitismo, avrebbero, dati certi casi, il medesimo risultato, cioè una forza di concentrazione degli elementi vitali e quindi la proprietà di azione come stimolanti della germinazione. Tossicologia Fin' ora si era creduto che il v1:1lenocontenuto nel tabacco fosse la nicotina e che a questa sostauza si dovessero i casi di avvelenamento - raramente violento; frequentemento lento - nei fumatori. Uu recentissimo studio pubblicato nella rivista medica Londinese c. The Lancet viene a combattere questa idea e a dimostrare che il più forte tossico contenuto nei sigari , nello sigarette e noi tabacco da pipa è l' ossido di carbonio. Naturalmente la nicotina può avere la sua parte negli effetti tossici del tabacco, ma oltre che la quantità contenuta nella foglia è piccolissima, non viene assorbita dal fumatore; invece l'ossido di carbonio che è continuamente aspirato dal fumatore col fumo del tabacco entra in grande quantità nell' organismo. Anche la differente potenzialità di assimilazione dei due veleni milita in favore della esenzione nicotina dai fenomeni di avvelenamento per il fatto che l'organismo assorbe con maggiore difficoltà la nicotina dell'ossido di carbonio. Del resto un minuto esame dei fenome,ni dell' intossicamento per il tabacco prova facilmente che più che alla nicotina devono essere ascritti al carbonio. Le cefalgie, la pesantezza nella circolazione, Ja sonnolenza sono fenomeni doll' intossicamento per il carbonio fnolto più che non lo sieno della nicotina, la quale provoca sì i medesimi disturbi ma prima di tutti il v0mito, e le contrazioni del diafragma. Il tabacco contiene altri tossici che si sviluppano per la combustione, naturalmenh, la nicotina è il più forte fra questi, ma l'ossido di carbonio al quale .non si era fin' ora posto mente è più forte è più pericoloso dolla uicoti na. A !cune esperienze sono state conclusive in questo senso. Alcune goccia di sangue prese dalla bocca di un fumaturo dopo una aspirazione di tabacco banno pre::-entato i modesiwi earatteri che presenta il sangue degli asfissiati dal carbonio. E le esperienze col fumo della sigaretta sono state anche più concludenti. Bisogna anche notare che in un'oncia di tabacco da fumare vi sono circa 10 centilitri d'ossido di carbonio, mentre ce ne sono app.,ena due di nicotina, e _data la minore assimilabilità di quosta all'organismo, è logico concludere c:10 il vero tossico del tabacco è l'ossido di carbouio, e l' avvelenamento dei fumatori proviene dalla lenta aziono di questo sul sangue. Fisica La radioattività generale. - Il Prof. Becquerel pubblica ora una sua interessante memoria su la radioattività di tutti i corpi in Natura. Gli esperimenti sul· Raàio che rivelano una innumerevole quantità di qualità misteriose ài questo metallo, porgono occasiono a ricerche che si estendono molto più lungi che gli effetti e i fenomeni del Radio stesso. Constatato cbe il Radio allo stato solido manifesta una somma di energia radiante minore che allo stato cristallino, o in s0luzione con altri corpi, ne viene di logica conseguenza la conclusione che la massa del radio h·1 la facoltà di conservare chiusa nella sua massa la parte maggioro della sua qualità irradiante. Al tempo stesso le molecole di radio messo a contatto con altri corpi sviluppano una maggioro o minore dose di energia, secondo la natura dei corpi st€'ssi. Siccome quanto più elementari e diffusi in natura son questi corpi e tanto più l'energia del radio è attiva, µare logico concludere ad · una somma di attività irradiante immanento in ·tntti i corpi ed alla quale il _radio sarebbe lo stimolante dirotto. Un atomo non perde le sue qualità associandosi ad un altro, ma con quelle moltiplica le sue e stimola le qualità del!' atomo al quale si unisce. Questo è un vrocesso di vita al quale nessun c·orpo puo sottrarsi. Vi sono in natura, negli inpouderabili, certo sostanze di cui non conosciamo la natura e che abbiamo convenuto di chiamare etere, elettricità, raggi N, raggi X etc. Es-;e esistono in tutti i corpi e per la loro tendenza a liberarsi dalla aggregazione, la loro funzione, rispetto a stes8e è una emanazione di loro al difuori dei corpi, una radiazione. Il radium, e il D.r Guerra Junqueiro lo dimostrò in un suo articolo, obbedisce a questa legge. È percbè in lui si dissocia un elemento cho e la sua attività si raddoppia, si triplica in certe date circostanze? È perchè gli atomi di helìum tendono a separarsi dal radium'? Può dani. Ma allora se la dissociazione porta seco un raddoppiamento di energia. poicbè tutti i corpi i11 Natura sono allo stato di disassociazione perenne - disassociaziooe integrata da riassociazione, perdita od assorbimento di materia-o poiehè è provato che i principali elementi costitutivi dei corpi, emanano irradiazioni potrebbe essere che la radiazione, dei corpi, di tutti i corpi fosse generale in natura? Il problema è arduo: pure il fisico Inglese Ramsey se lo è posato , e se concludesse por l'affermativa, quali induzioni so ne potrebbero trarre in favore di molti fenomeni che oggi sembrano soprannaturali? La radiazione è una energia : quanto capace? quanto attiva? Mi pare che molti problemi possono essere collegati alla riaposta a questa dimanda. A. AGRESTI
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