Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 12 - 30 giugno 1904

316 RIVISTA POPOLARE con molta insistenza e comprato per me.zzo di nn Comitato che possiede le loro firme, vi sono anche dei candidati politici delle Puglie, che innanzi alle masse igno'ranti diventano eroi a buon mercato sulla pelle alt'rui) andando tutt'al più inconfro a qualche 1nese di carce1·e. " Quando io correvo a Castellana, a Con versano, ad Andria, a Cerignola e in tanti altri comuni, in mezzo ai poveri lavoratori che stavano per perdere la testa, ora per le barriere daziarie ed ora per altre ragioni, e sfidando l'impopolarità e qualche volta l'ira dei poveri paria, riuscivo ad evitare che si spargesse sangue proletario e che si fa~essero dei processi disastrosi, cotesti chiacchieroni sapevano scoprire con molta sottigliezza curialesca i motivi legali, basati sullo Statuto del Regno e Hulle leggi di polizia, per cui non era necessario che in q 1Jelle circostanze io avessi c0nRiglia.to ai lavoratori di astenersi dalle dimostrazioni e dagli schiamazzi p11erili. E si stampava allegramente Hl\ un· giornale socia Iista che io ero conio·fo) e mistificatore o del socialismo. '> Si intende che il loro eroismo non ce li ha fatti e non ce li farà incontrare mai alla testa dei dimostranti , qua11do questi offrono il petto nndo all' esercizio degli istinti selvaggi dei poliziotti del beato regno italico. E le stragi proletarie•· si ripetono con freq 1rnnza spaventevole. E le orazioni funebri per i poveri 11orti lasciano e lasceranno sempre il tempo che trovano, fino a che non avremo una borghesia moderna, virilmente organizzata con la coscienza delle proprie origi11i e della sua funzione storica, e un pro letariato che la spinga avanti con la forza della s11a organizzazione, e non con gli schiamazzi e gli assembramenti c::iotici che finiscono e finiranno per un buon pezzo con le decorazioni dei Centanni e con scambi di tenerezze tra proprietari, governanti e preti. E fino allora? Fino ,illora i Direttori pr·esenti e futm·i del partito socialista italiano hanno ed avranno il dovere di db-e agli eHergiimeni spa'rsi per tutta l'Italia, e sopratutto nel mezzogiorno e nelle isole, che il loro posto è in mezzo ai p1·eti e ai bm·oni. » Dopo queste nltime parole davvero che commetterei un grave errore se altre mie ne aggiungessi. Preferisco riferire questo aneddoto, che mostra la bontà e ]a generosità dell'animo di Barbato. Quando n\·l J 898 fui fatto segno alla stupida accusa di avere tradito gl' interessi del mio collegio propugnando e votando - e non l'avevo votata - la legge sugli infortuni nel lavoro credetti doveroso di restituire il mandato agli elettori. Apertasi la campagna per la elezione de] mio successore, contro di me si scaraventarono le più sozze e stupide calunnie, di cui fecero giustizia i miei concittadini rieleggendomi con una schiacciante maggioranza. Una delle µiù stupide tra tali calunnie fo quella, inventata da Nunzio Nasi nel 1894 e ripetuta nel 1895 dai giornali crispini, che cioè io avevo tradito i Fasci .nel 1893 e che avevo contribuito a farne condannare 1 protagonisti colla mia deposizione innanzi al Tribunale di guerr.t di Palermo. De Felice, Bosco, e lVlontalto che avevano fatto parte del Comitato direttivo dei Fasci e che avevano invocato la mia testimonianza mandarono subito smentite sdegnose e fierissime. Barbato fece di più e di meglio: prese il treno e senza alcun preavviso venne a Castrogiovanni a bolla.re con parole di fuoco nella pubblica piazza e in Teatro gli abbietti calunniatori. Ed ora non mi resta che mandare all'amico che prende volontario la via dell'esilio gli augurì più fervidi di trovare oltre l'Atlantico la fortuna, che merita ed al paese ed allo .stesso partito socialista italiano l'altra non minore di vedernelo al pil'.1 presto ritornare per prendere il suo posto di battaglia in prò di ogni causa santa e giusta. DoTT. N. CoLAJANNI _Nota. - È mio dovere avvertire che contro Barbato nelle Puglie si sono levate fiere proteste dall' avv. Majolo, da De Falco, da Cicca1·elli e dct altri. Barbato ha annunziato una risposta che sino a questo momento non ho letto. Mi piace anche segnalare la lotta sostenuta dai lavoratori di Torre Annunziata, ammirevolissima non solo per la durata, ma sopratutto pel contegno degli operai nello sciopero eroico. Guarino, segretario della Camei-a del Lavoro di Napoli n'è stato il benemerito moderatore. Se gli scioperi nel mezzogiorno continuassero con tanta legalità e con tanto spirito di solidarietà dovrei correggere qualche mia convinzione; e sarei lietissimo di corregg~rla. N. C. 11111111111111111111111111111111111,1111111111111111111,1111111111111111111111111111111111 Un socialista belga PRO Filippo Turati --------~ ----- - Nella Petite 1·epublique l8 giugno) c'è una corrispondenza da Liegi, che dobbi;;mo far conoscere ai nostri lettori affinchè si convinc.ano che in nua parte del socialismo interna.ziorntle lo stato di animo corrisponde perfettamente a q nello, che viene attrib!1ito da moltida Giolitti a Labriola - a Filippo Turati. Tale corrispondenza con ti12ne un intervista con Leone Troclet, uno dei deµ11tati socialisti caduti nelle elezioni del 29 maggio. Il Troclet passa per riformista; ma all'occorrenza è uomo di azi?ne ed ba subìto parecchi anni di prigione. Il reporter , il Dewinne della Petite 1·epublique, lo interrogò sulle cause della sconfitta ; e noi lasciando da parte tutto ciò che si riferisce all'artificioso sistema elettorale che favorisce i clericali e- ad altre cause secondarie della sconfitta vogliamo riferire testualmente le parole dell' ex deputato socialista sulla partecipazione del 1-arti to al governo. Il 1·eporter gli domandò: « Quale influenza ha avuto sul risultato delle elezioni la dichiarazione di Vanderwelde relativa alla non partecipazione dei socialisti al futuro governo liberale > ? E H Troclet in risposta : « Essa è stata grande ed abilmente sfr:1tt.ata dai liberali, fu disastroso per noi. ... Governare senza che il partito operaio sia rappresentato nel ministero, pur essendo dal medesimo sostenuto, è pei liberali una soluzione ideale. Essi si coalizzeranno coi socialisti per fare dell'anticlericalismo; e coi clericali per opporsi alle riforme sociali. Noi non dobbiamo prestarci a q iesto giuoco di altalena . « Noi dobbiamo dichiarare in un congresso generale che il partito operaio è un partito di governo più completo degli altri e che i nostri mandatari soster-

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