Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 12 - 30 giugno 1904

334 RIVISTA POPOLARE zioni paterne; alla giovane czarina il popolo non perdona di non a_ver fatto un maschio, e a corte le si rimproverano le sue simpatie iuglesi. È una buona massaia, fierissima, nella innocenza del suo cuore, della virtuosità di cui fa mostra nel condire l'insalata di patate; é quando la corte non l'opprime, una natura· allegra, schietta, simpatica di tedesca meridionale; ma ha i suoi puntigli , e non è la moglie più accomodevole. Degli altri membri della famiglia, il granduca Costantino vien chi:m1ato il poeta, e si vuole che il suo interesse per l' arte e pe~ la scienza sia sincero. Ciò che si narra del granduca Sergio cognato e zio dello czar , governatore di Mosca, non è riproducibile. Anche a tralasciare la cronaca scandalosa, Ù1tti lo tengono per un uomo cattivo, un degenerato che trova il suo piacere nell'altrui tormento. Non ho trovato del resto in tutta la Russia alcuna traccia di sentimento dinastico; l'attaccamento dei prussiani agli Hohenzollern e degli austriaci agli Absburgo, non ha il suo contrapposto in Russia. Per la massa del popolo lo czar è il concetto della potenza temporale e spirituale; per le classi della « intelligenza >> è un << destino » buono o cattivo, ed i granduchi i.ooo persone che possono giovare o nuocere, e perciò importanti; ma il legame tra dio 1stia e popolo che in occidente ha resistito alfe rivoluzioni, non esiste in Russia. A quattr' occhi vi parlano della dinasti.i Soltikow alludendo al primo amante di Caterina II. E anche i molti assassini di czar non hanno mai scosso troppo l'anima del popolo. Il sentimento della fodeltà è posseduto solo dalle popolazioni baltiche che hanno nel loro sangue tedesco il conct:tto del vassallaggio. Ma anche fra esse è scosso dall' auarchi? dei reggitori. Solo Alessandro II vive nella memoria del popolo come lo czar libe:-atore, lo czar martire tolto di mezzo quando stava per sottoscri\·ere la costituzione. E l'opinione pnbblica russa seguita a trovar strano che ai nichilisti sia riuscito per 1a prima volta di avvicinare lo czar proprio nel momento in cui tutti i privileei della oligarchia dominante erano minacciati (Die Nation. 18 giugno). ♦ Cajus :Moeller: 1..a.. g·uerra giappou se e i paesi sca.ndlnavi. - La pubblicazione sirnultanea delle dichiaraiìoni di neutralità dei tre stati scandinavi {oruisce materii a varie considerazioni. Varie nel testo, es~e mirano tutte ugualmente a rend1::re impossibile ai proprii sudditi di violare la neutralità, ma mirano nello stesso tempo a tutelare le proprie vie <l'acqua. Come porti di guerra, e quindi irnpraticabili ai due beiligeranti ve,mero dichiarati per la Danirnarca Copenaghen e le isole del mare dd sud ; per la Ncrvegia Horten nel Aordo di Cristiania; nella Svezia, Stoccolma, Karlskrona, Farò,und e Slitne. Siccome Slitne domina il porto russo di Libau, la cosa inquietò l'opinione pubblica a Pietroburgo tanto piu che la stampa di Stoccolma si mostrava favorevole al Giappone. Ora ha un po' mutato tono. In questa materia la Danimarca ha fatto una cattiva esperienza. La stretta parentela fra le corti russa e danese aveva procurato alla giov .ntù commerciale e tecnica della Danimarca una posizione di favore nella industria russa; ma la posizione apertamente giapponese pre~u dalla ~tampa di Copenaghen ha già prodo:to l'arresto di quella corre lte; anzi parçcchi dei giovani ingegneri e contabili sono stati rinviati in patria. In Svezia poi si conosce bene la propria storia e si sa che la Russia subendo un definitivo insuccesso nell' estremo oriente, si volterebbe all'occidente per prendere una rivincita; questa fu sempre la sua politica ; mutare di mèta quando il primo attacco non riesce; la Svezia e la Polonia conobbero alternati vamente questa tattica. Per tutto ciò in lsvezia si mostrano ora riservatissimi. La Norvegia non si è mostrata neppur da princ1p10 troppo favorevole· ;il Giapp"ne, forse per contraddire come al solito all.1 sorella Svezia. E tuttavia es,;a è la più minacci tta. La Russia guarda da un pezzo all'alta costa norvegese che la corrente dd Golfo tiene libera da ghiacci. Coll'acquisto di porti in quella costa la Russia giungerebbe al mare libero. Fra i progetti pit\ discussi di vie d'acqua vi è quello di un canale da Pietroburgo, attraYerso ai grandi laghi fìnlaodesi, al mare del nord. Cosi la capitale ru<;sa avrebbe una rapida comunicazione col mare aperto. Lasciate finire la guerra e il progetto tornerà a galla. La politica estera russa è tenace e con,eguente. Qualche esempio del come la Russia venga tastando la Scandinavia. Nei grandi scioperi della provincia svedese Noriland alcuni posti lasciati vacanti dai metallurgici furono occupati da russi. Dopo qualche tempo si scoperse che erano ufficiali. La cosa non ebbe seguito per comprensibili riguardi verso il potente vicino: gli ufficiali vennero semplicernente licen,iati. L'ann0 scorso vi fu una sommossa di pescatori in uno d,:i porti del nord della Norvegia a cui la Russia mira. Subito comparvero sul posto alculli « commercianti » russi à.. proporre la mediazione dello czar fra i rivoltosi e il governo di Cristiania. Anzi tin giornale del luogo sostenne la proposta! E i consolati russi prima lasciati a' norvegesi in quei porti, vengono ora sistematicamente 0ccupati da russi. Per tutte queste ragioni si capisce come la lotta tra la Ru:.sia e la terra del sol levante Rreoccupi -i paesi dd sole di mezzanotte. « Tunc, tua res :igitur >>. N~ vittoria nè sconfitta russ:t rimarranno senza iuHuenza colassù. (Oie Gegem,(,art, 18 giugno). ♦ XX: L'Asia conquistatrice. - Una volta un giapponese a proposito d'un quadro nella redazione della Review oj rwiews del pericolo giallo disegnato dall' Imperatore di Germania disse: « Per questo cg' i intende il Giappone »,. Le parole mi tornarono alla mente quando il Kaiser mandò allo Tzar il suo telegr,llnm.1. I suc..:essi dei giapponesi nella guerra contro i russi portano gli europei a cred,'re a quel pericolo. L'inaspettato fenomeno d'un popolo asiatico eh~ trionfa d'un popolo europeo scuote 1:t·opinione che ci si era fotta che l' Asia era destinata a divent ire la preda dell'Europa, opinione che era stata consolidata da prececleuti campagm: nelle quali pochi soldati europei erano stati dncitori delle moltitudini asiatiche. Gli europei non si aspettavano una rivolta dagli a<;iatici più che ì Cowboys se l'aspettino dalle bestie delle loro praterie e fin'ora erano taoto ferm in quest:i loro si..:nrezza che i 300 milioni di asiatici del sud son tenuti in rispetto da soli 70000 bian-.:hi armati. In seguito a questa convinzione ogni n 1zione d'Europa s'e annessa quella p:ate d'Asia che le pareva comodarle meglio. Cosi il Portog:dlo si tiene un pezzo di continente da Goa a Damao neÌI' India e Macao in Cina. La Gcrlllauia, ultima venuta s'è preso Kiao-Tbau con il protettorato su la Shantung circa 54000 miglia quadrate e 36 milioni di abitanti. Gli Stati Uniti si son prese le Filippine, doppie di vastità del Shaut11ng ancorchè abitate da soltanto 7 milioni di individui. L'Olanda possiede un impero asiatico di 736000 miglia quadrate diviso in innumerevoli isole dell'arcipelago con 35,000,000 di abitanti. La Francia s'è presa l'Indo Cina, 300000 miglia di territorio con 20 milioni di abitanti. L'Inghilterra é la Rus::.ia son le più grandi posseditrici di territorio in Asia. Senza ·contare la Manchuria e il Tibet. ora in stato di guerra e nomi11almente appartenc_nti alla Cina le due potenze possiedono : Russia Inghilterra Miglia q. 6680000 Popolazione 26000000 304473000

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