RIVISTA POPOLARE 327 arida e nuda e strozzata dalla fretta e dalla ,ressa , ma una periodica conversazione letteraria, artistica, estetica; non sugli argomenti che piacesse agli autori ed agli editori di impormi, ma su quelli che piacesse a me di trattare, fra i tanti che l'occasione presenta spontaneamente giorno per gjorno ... E a questo concetto primjtivo bisogn;i ch'io torni, se .non d' un tratto, almeno a poco a poco, incominciando da oggi. Dei libri non chiesti, non cercati, non graditi, qualunque sia d' altra parte il loro merito intrinseco, resta dunque inteso senz'altro, che <l'ora in poi non darò che il puro e semplice annunzio, e che non mi terrò obbligato a parlare se non di quelli che abbia io stesso voluti leggere· e m~dita~e , o che, comunque arrivatimi, siano parsi utili a me, conformi al mio gusto, affini ai miei studi. * Di questi è la monumentale Autobiography in due volumi, con dieci ritratti , e varie altre illustrazioni , che Erberto SPENCER ha lasciata ai proprì ammiratori, e che la casa Williams and Norgate di Londra ha stampata da poco. È sembrato al grande filosofo, (lo dice egli stesso, con semplici e modeste parole, nella J)refazione) che una storia naturale della sua persona dovesse riuscire un utile complemento e documento ai molti e grandi volumi, la cui produzione fu l'opera principale della sua vita : giacchè, egli nota, nella genesi d' un sistema intellettuale la natura rmo;donale di chi lo pensa è un fattore di prim'ordine, non men,.-,,forse, della stessa natura logica. li primo di questi volumi espone con evidenza, nett, zza ed oggettività assolutamente scientifiche gli antecedenti gentilizì, le origini della famiglia, la storia dei nonni e quella dei genitori, poi l' infanzia propria a Derby ed a Bradford, poi la prima educazione, i primi studi, i primi viaggi, poi il primo impiego come ingegnere nelle ferrovie, le invenzioncelle pratiche, la collaborazione a giornali e riviste tecniche; poi ancora il ritòrno a Derby e gli studi ed i saggi politici, artistici, economistici, l'attività varia, dispersa, geo ialmente versatile ed eclettica; e infine la genesi del primo libro, quello sulla << Statica Sociale», in mezzo a tutt:1 una flora d'altri minori lavori, saggi e memorie, di filosofia, di psicologia, di estetica, di pedagogia, di morale; cd infine, sempre con si- :-!1ilecorona di fulgidi sate:liti, il secondo gran libro, « I principi di Psicologia )>i e una dozzina d'appendici, a svolgimento e schiarimento di cose accennate più in breve nel testo· Ndl' altro ·volume, assistiamo al formarsi in abboizo, delinearsi , prender forma e colore , affermarsi , organizzarsi, completarsi, dd titanico disegno del « Sistema di Filosofia>> ; quindi all' appariz.ione del volume centrale e sintetico sui « Primi Principi», in cui il quadro complessivo della filosofia evoluzionista è così nitidamente preordinato; ed ecco, l'un dopo l'altro, i volumi della (<Biologia», della << Classificazione delle Scienze», della ((Psicologia)>, della « Sociologia)>, dell' (( Etica », delle « Istituzioni cerimoniali », delle « Istituzioni poli'.iche »; e, intanto, altri saggi, altri studi, altri articoli; relazioni personali cd epistolari coi più gra n<ii pensatori del mondo; avvenimenti famigliari, ora luttuosi, ora lieti; viaggi in Iscozia, in Francia, in It'llia, in Egitto, in America .... Ne vien fuori una figura veramente cobssale di pensatore e di lavoratore; una figura subito simpaticissima, perchè semplice, franca, libera, coraggiosa nell'espressione e nella difesa di quella eh' egli credeva la verità ; niente superomismo, niente pose, niente dogmi; fatti, fatti, e fatti; e niente rettorica, neppure, e niente poesia : lo Spencer aveva una cordiale repulsione per le frasi fatte, per le declamazioni, pei classici , per gl' infallibili; agli eroi sanguinari del mondo greco e romano, all'arte accademica dei musei e delle gallerie, alle· narcotiche bellezze che si commentano a scuola col calepino alla mano, preferiva gli esploratori e i pionieri attraverso i continenti vergini e misteriosi. le meraviglie del1' industrialismo moderno, la nostra vita iotensi va , la letteratura d'informazioni vive, di documenti umani ; giornalista, polemista, uomo d'azione irrequieto e fattivo, intese l'opera sua con criteri assolutamente nuovi nel mondo della filosofia: leggeva pochissimo, e trascurava con la più serena crdnerie quanto sugli argomenti da lui. trattati si fosse già scritto prima~ riteneva che. per pensare non occorresse il cervello degli altri, ma il proprio: i fatti, l'unico materiale veramente utile, li trovava già ammucchiati, ma muti cd inerti, d' intorno a sè: un plotone devoto di se~retari e di sgrassatori glie li procurava, sceglieva e classificava in base alle sue istruzioni; e lui non aveva che da interrogare, far parlare, interpetrare la realtà: la filosofi.a, la sintesi, l'essenza, venivano fuori da sè : e con esse, anche la forma migliore e più schietta per renderle espansive, comunicative, evidenti : forma non lambi..:cata, n~ ritoccata, nè adorna, ma erompente improvvisa nel dettare senz'altro, da mandarsi alla stamperia, ad uno dei suoi scrivani ..•. Che salto, da questi volumi così solenni alle ·Poesie di Guido MAZZONI,di cui la Casa Zanichelli, a Bologna, ha stampata ora la quarta edizione I Ad esse potrebbe applicarsi i.:iò che risponde , proprio nella prima , la bella fioraia che Crate incontra al. Pecile, a lui che le chiede: « Che ne faremo dimani ddle tue rose putride?» : « Forse le vendo )>, dice, «agenti immortali? Le rose oggi son fresche e odorano>). E cosi i versi di Guido: son freschi e odorano .... non solamente di stamperia, ma, assai meglio, di poesia vera, bella, buona, sostanziosa, alta. ~on so chi- disse , un giorno, che l'opera d'arte migliore è quella attraverso la quale si vede l'uomo : se è cosi, le « Poesie » dd Mazzoni sono eccellenti: perchè l'uomo c'è dentro tutto, semplice e vario insieme, elegante e modesto, fiero e gentile, tenero e arguto, com' io lo conobbi (o Guido, quanti anni or so110 ?) sui banchi di scuola a Bologna, e qual' egli è rimac;to sulla ca·.tedra di Firenze. In questi suoi versi tutte le specie metriche sono tentate e provate, le vecchie e le nuove, il sonetto, la ballata, l' ottava, lo sciolto, la sestina, come l'alc:tica, l'elegia, la saffica, l'esametro puro, l' asclepiallea, la jonica; tutte le corde del cuore umano son fatte vibrare, quella dell' am.icizia, quella dell' amore, quella della famiglia, quella della patria, quella dell'umanità; e tutti gli spiriti del pensiero sono chiamati a raccolta , cantando i sogni e le glorie antiche, i luoghi , le piante, gli animali, le meteore, il mare, i monti, le stelle, ed infine tutta l'evoluzione del cosmo, in gucll' alcaica (<Pe' cieli », la quale a me sembra non solamente la gemma di questo volume, ma uno dei saggi più alti di poesia scientifica e filosofi.ca, onde s'onori la lirica nostra conLempor.1nc.1. Ai nµmerosi manuali di storia dell'arte usciti in luce in que~ti primi anni del secolo, viene oggi a portare una bella variante l'Antologia di Storia dell'Arte, che il PALMARtNtha testè pubblicato presso la Casa Sansoni a Firenze: nd dcllSo · volume, ricco d' illustrazioni (in vero, non cosi nitide tutte come sarebbe desiderabile) il dotto e valente compilatore ha raccolto, come a complemento di quei manuali, e assai bene e istruttivamente ordinato, un gran numero di saggi biografici e critici di diversissimi autori, dal Vasari al Ranalli, sui grandi maestri fioriti fra gli albori della Rinascenza fino a quello che fu convenuto chiamare il Decadimento della pittura e della scultura : e ciò col duplice scopo, di dare ai lettori non eruditi della materia un chiaro concetto di ciò che siano stati prima di noi questi studi, e di abituarli pure ad Associare la discussione di molti argomenti controversi di
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