RIVISTA POPOLARE 325 rnine medio proporzionale tra la Chiesa e l'Ateneo in ciascuna nazione ». Ma la sua definizione e le sue determinazioni quantitative furono sbagliate. Il Dottor Madia crede che lo Stato sia eguale al doppio rapporto fra Chies,z e A.teneo. Noi crediamo inesatta e priva di riprova storica anche questa opinione. Riteniamo come prossima al vero la opinione che lo Stato derivi dalla lotta antagonistica fra Chiesa e Pensiero , ed abbi.i valorr eguale al rapporto della prima pel secondo. Il moto della Chiesa del pensiero e dello Stato si riassume in questa forrnola comprensiva: P0,1iam.o C.= l < )) P.= 1 > c. -=S. P. Si ha: > C.• ~). == <.. iu C. P. < si pn11e P. = l > Quando lo sviluppo del pensiero è scarso, si ha la ierocrazia, cioè il dominio sacerdotale , ovvero la teocrazia la Chiesa o ass0rbe lo Stato, o lo accompagna e lo prevale nel dominio politico. Quando lo sviluppo del Pensiero cresce e si intensifica, esso assume importanza pari a quella della Chiesa; e dal contrasto dell'uno e dell'al~ra sorge lo Stato laico , sia retto a monarchia , sia retto a repuhblica. Quando il Pensiero supera le difficoltà opposte al suo libero sviluppo dalla Chiesa e la prevale in potenza, la scarta quasi completamente dallo Stato e dalla politica, rivoluziona le masse popolari , crea i governi democratici, dà il tracollo anche alla plutocrazia, e inizia l'era de1la nuscra:zia. In quest'ultimo periodo la Chiesa si trova ridotta non più nella condizione di conservare e di educare la religiosità umana, ma nella ner'essità di conservare se stessa. Jn quest'ultimo periodo la tutela della economia, della morale, del diritto , òella libertà, della beneficenza cadono nel dominio del Pensiero, del demos e dello Ateneo; cade nel dominio del Pensiero l'aspirazione alla pace sociale, all'abolizione della guerra, allo affratellamento delle nazioni. Il Pensiero è la potente forza sociale che non conosce limiti e barriere politiche e finanziarie, vuol cancellare le differenze di stirpi e di religioni, vuole accumunare gl' interessi dei popoli , accrescerne gli scambi; aumentarne il benessere, curarne le piaghe; e al disopra della famiglia pone la società, al- òisopra della società la patria, al disopra della patria la nazione, al disopra della nazione l'umanità. Gl' interessi morali di un popolo , di molti popoli non sono scindibili da quelli economici. giuridici, sociali e politici ; essi formano tutto un complesso armonico , che risente in tutta la sua estensione le modificazioni portate ad una parte, in un punto. Non è possib ile, o almeno non lo è in misura sensibile ed efficace, mutare l'assetto politico di un grosso nucleo di nazioni, senza imprimere alle società un movimento atto a portare una innovazione profonda nelle abitudini morali e nella religione di quèlle. La Chiesa non ha nessuno di quei Garatteri. di universalità e di comprensività che ha il Pensiero. Essa è nazionale di solito, o, nel caso più favorito, è comune ai popoli di una stessa razza; essa teme la concorrenza di altre chiese, e fa lotta a queste. La Chiesa quando è superata dal Pensiero è ridotta, dicevamo, nella necessità di conservare se stessa, e di co ,.battere i due più grandi effetti dello sviluppo del Pensiero: la democrazia, e le trasformazioni politiche, per paura che non si elevino il livello morale e il livello economico dei popoli fino al punto da scuotere forte la sua esistenza. La Chiesa Cattolica divenuta chiesa di Stato nel Secolo IV dell'Era volgare, cresce a grado a g ado in potenza politic.;a fino a vincere il tremendo e colossale duello di Canossa nel secolo XI. c. ( P. < C. -- = S. > 1) P. Ma alla prostrazione di Enrico IV a Canossa, succede la fuga di Gregorio VII a Montecassino. Già sorgono molti comuni, già leva la sua voce ribelle Arn;tldo da Brescia. E al De reg irnine prin cipurn con cui S. Tommaso proclama la necessità e la convenienza della teocrazia, Dante oppone il De Monarchia, reclamando la laicità dello Stato. Lorenzo Valla dìmostra la falsità delle pretese donazioni di Costantino e di Pipino, e nega la giustificazione giuridica al potere temporale dei papi; Pomponazzi apre l'era del pensiero materialista. Il pensiero umano si è vigorosamente ribellato; la Chiesa è fortemente scossa; grandi riforme si impongono. E avviene la riforma rel_igiosa. ta Chiesa restringe i limiti del suo dominio; essa scade sempre p_iù.E' folta la popolazione, sono grandi i tratfi'ci, molteplici e abbondanti le produzioni in Italia. Come quello di vita e di ricchezze, così è elevata la produzione di pensiero. Il rinascere dell' umano pensiero continua intenso e rapido: Telesio dice che il libro della filosofia 8 la natura; Ga1ileo aggiunge che quel libro è scritto in caratteri matematici; Bruno soggiunge che quel libro è infinito e si trasmuta infinitamente; Vico conclude che dal pensiero deriva la storia, e ehe la storia è fattura degli uomini Gli altari dei vecchi iddii sono spezzati, il destino dell'uomo è riposto nell'uomo med-esimo. La Enciclopedia francese vuol che si lasci l'uomo asseguire il suo destino; vuol che lo si lasci farsi lui la sua storia. Il tricorno del gesuita, che rappresenta ancora un avanzo del dominio politico della Chiesa, viene spazzato dalle vicinanze dei troni, viene schiacciato dai popoli. E seguono le riforme civili. Si ha r avvento degli Stati laici. C. ( P. = C. -- = S. = 1 ) 1-'. Ma non basta: L'uomo vuole liberarsi dalla soggezione ad altro uomo, dalla soggezione assoluta dello Stato, dalla soggezione di occulte divinità crudeli; e dichiara i diritti dell' uomo, eleva altari alla Ragione Egli compie una riforma sociale e politica. Con questa la laicità dello Stato si fa completa , la ribellione del Pensiero alla Chiesa si fa assoluta, si che il figlio della Rivoluzione s'impone da sè la corona imperiale, e imprig·iona il papa, che osa scomunicare lui ribelle. Il Pensiero si fa più forte, assai più forte della Chiesa. C. ( P. > C. -- = S. < 1 ) P. E' scosso alcun poco ; subisce la Santa Alleganza; ma tosto riprende il suo cammino, rapido e trionfante. Penetra fin nella Curia, la scuote, la trascina fino in Parlamento. Ma quivi spira aria di modernìtà e di libertà. Non è questo l.'ambiente ehe ad essa si confaccia. E il Pensiero la fuga verso Gaeta e verso Napoli ; e porta i suoi militi gloriosi a fondare una libera repubblica ·nella Città Eterna : nel 1848 poi il Pensiero acquista assoluta superiorità sulla Chiesa; esso crea i governi popolari , esso fa dare le costituzioni e gli statuti ai popoli. La Chiesa ha subito il tracollo ; alla sua propaganda internazionale si sostituisce la propaganda di liberazione e di redenzione del quarto Stat0 ; alle associazioni internazionali di
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