RIVISTA POPOLARE 319 che si deve all'esercizio di Stato se certe reg1om con pochi traffici hanno potuto schiudersi ai commerci e prepararsi uno sviluppo economico senza riguardo al reddito del capitale in vestito nelle ferrovie, formando così un pregevolissimo pareggiamento tra le regioni produttive e le improduttive; che il risultato della politica ferroviaria rappresenta un progresso che superò ogni aspettativa ; che le tariffe differenziali in mano dello Stato banno dato un formidabile aiuto a talune delle più importanti esportazioni della Germa nia, che ha cosi potnto battere per talune merci anche la stessa Inghilterra nelFEstremo Oriente. Per lo avvenire consacrando a] ribasso delle tariffe una parte degli utiVi d1e lasciano le ferrovie si avranno risultati ancora più meravigliosi. Francia. Il Rou ~ier,_e con lui il Dilettante eme1·ito, credono trovare nella Frnucia il campo migliore per fare l'apologia del p1·ivatism,o affermando che mercè le società private e senza aggravio dello Stato la Nazi·one abbia avuto una completa rete ferroviaria e specialmente quella delle ferrovie complementari. Ora da una pubblicazione di Henry Chardon (Les travaux pubblics) riirnlta che le Compagnie vennero meno ai loro impegni; che nel 1859 lo Stato venne in loro aiuto; che nel 1883, profittando di un momento critico delle finanze, le Compagnie imposero Convenzioni leonine; che in virtù di tali Convenzioni tanto rassomigliante al1e nostre, vennero costruite per un miliardo e 874 milioni di nuove linee che pesano per un miliardo , 884 milioni sullo Stato, il quale rimborsa con annualità di 37 milioni alJ' anno (ammortamento ed interessi) le Compagnie. Se lo Stato avesse fatto il prestito diretta.mente anzicchè per il tramite di qneste ultime lo Stato avrebhe risparmiato da 3 a 4 milioni alJ' anno. Di più: la Francia sotto la forma della garenzia dell'interesse con cui s'impegnò fatalmente a pareggiare ogni eventuale deficit delle C,)mpagnie, è continuamente in balia dell'ignoto e doro aver pagato a tal titolo per venti anni più di 900 milioni, nel 1903 era ancora obbligata a sborsare 40 milioni per equilibrare i bilanci delle Compagnie ferroviarie; laddove gli enormi introiti delle ferrovie prussiane possono consentire a quello Stato 11n ammortamento più rapido e più sicuro del suo capitale d'impianto si è elevato in un ventennio dal 4,3 per cento aritmeticamente al 10 e forse anche al 12 per cento. « Nel colloquio che ho avuto col geniale e valente direttore delle ferrovie di Stato , signor Beauger e coll'illustre Picard, ]a più alta competenza in materia; continua l' on. Pantano -- ho potnto rafforzarmi nella mia vecchia fede per .l'esercizio di Stato. Imperocchè .I' attuale esercizio di Stato in Francia. ba fatto e fa migliore prova dell'esercizio privato, malgrado che si trovi nelle condizioni le più sfavorevoli, per le linee che percorre e pel regime eccezionale, a cui è forzato dalle Compagnie , dalle qnali è me880 fin nella impossibilità di stabilire n n sistema di tariffe conforme agli interessi del Commercio e del Tesoro, a causa delle limitazioni nei ribassi ad esso imposte dalle Compagnie stesse per patti contrattuali o per incidenze di linee. Per fare il paragone tra eserGizio privato ed esercizio di Stato in Francia basta ricordare: che dal i884 al 1900, per esempio, l'incasso chilometrico della rete di Stato progrediva del 49 per cento, mentre quello delle Compagnie non aumentava che del 7.76 °lo; il prodotto nettò chilometrico guadagna 13.9 °/ 0 nel primo , mentre che non si ria!zava del 10 per le ultime : pure durante questo periodo la rete dello Stato si aggregava una proporzione di linee nuove non comparabili a quelle che ricevevano le Compagnie e che banno occasionato per esse un relativo ristagno dei prodotti netti. ~ ~ Se ciò è avvenuto in condizioni sì strane e difficili , che sarà il giorno in cui la rete di Stato , integrata e libera del giogo delle Compagnie vicine potrà esplicare tutta la sua efficacia economica? » « Un' utima parola per concludere: tanto nel discorso riportato dal Rouv.ier , quanto nei commenti del!' on. Saracco, il vasto e complesso problema ferroviario, che affatica e coinvolge tutta l'economia nazi0nale, è guardato semplicemente dal solo lato del bilancio finanziario dello Stato. Ed anche da questo lato in modo incompleto. Giacchè, come si è visto, l' esercizio ferroviario nazionalizzato e riuscito in sè stesso, più o meno, dovunque un buon affare per lo Stat_o; laddove .le bancarotte più o meno larvate delle Compagnie ferroviarie, sempre e dovunque saldate dai rispettivi governi, segnano pel Tesoro altrettante tappe dolorose nella storia dell'esercizio privato. Ma vi è uil altra cosa, e non piccola, che bisogna aggiungere: i grandi vantaggi indiretti che al bilancio finanziario di uno Stato provengono dallo svolgersi di una economia nazionale sotto un regime, che ha il precipuo obbiettivo di favorirne lo sviluppo. Questi vantage;i sfuggono ai calcoli e al giudizio di entrambi i dne nomini parlamentari - R.ouvier e Saracco - pur cosi autorevoli , come sfugge loro altresì il soffio di vita economica, morale e politica, che attraversa le linee ferroviarie circola e penetra in tutti gli strati sociali. • Così conclude il nostro Pantano in modo trionfaie; e noi siamo asRai curiosi di sapefe se il Dilettante emerito avrà voglia di rispondergli. Nor 11111 , , , 1 • 1 111 11 , • 111 , 11 •• 1• 1 1 l , 1 I t • 11 t I t I f 11 t I .... t t t 111 • I 1111 '., •• I 11 l I I I 111 t 1111111111 I I •• Comesottsetteopettchè di vennerograndi gli Stati Uniti Gli Stati Uniti di America prima per la libertà politica e per lo Rviluppo economico colossale dopo formarono oo·cretto di ammirazione e d'invidia da parte dei pit1 bt, eminenti nomini politici e scrittori dell'Europa. 'l'utta una letteratura interessante si formò sulla grande repubblica, divulgata e 11Jicroscopicamente analizzata dalle riviste e dai giornali quotidiani. Sono noti , anche in Italia gli scritti di Torq ,wville e di Laboulay ; sono meno conosciuti un saggio davvero bello del Glad8torn·; ed ui1 libro origina.le e profondo del Bòu tmy ; ci è quasi del tutto sconosci11to il monumento innalzato alla Commonwealth, alla repubblica. dal Bryce, nella cui opera l'esegesi acutissima· _fa meglio risplendere
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