. RIVISTA POPOLARE 287 ciò vale a dargli una ragione da un lato , serve dal1' altro a togliere qualunque specificità al partito 1·adicale. Certamente la grande riforma di .M:iquel in Prussia n.on fu compiuta in nome del radicalismo. I vi non c'era la cosa; e nemmeno la parola. E in Italia .\.,Vollemborg da nn lato e Afan de Rivera dall'altro senza essere 1·adicali hanno sostenuto, e continua a sostenere vigorosamente il primo, proposte, che hanno mo]ta analogia con quelle dell'on. AlesHio. Nemmeno ii criterjo della p1·og1·essività aggiunto dall' avv. Rubilli poteva servire alla distinzione. Il q nale Rubilli, giacchè l'abbiamo nominato, va segnalato ad onore per avere osR.to dire, contro il rettoricnme volgare, che l' ubolir,ione del dazio di consumo sarebbe stato un disastro pei Comuni del Mezzogiorno. Avrebbe potuto aggiungere che tale abolizione avrebbe dato luogo ad iniquità peggiori delle attuali derivanti dall'odiosa imposta. indiretta rappresentata dal dazio di consumo, se avesse. dovuto sostituirsi con imposte dirette del genere di q1- 1 elle consentite attualmente ai corpi locali. È merito delle proposte· Alessio, intanto, lo evitare tale grave pericolo. Crediamo così di avere dimostrato che nel programma del pm·tito radicale quale è venuto fuori dal Congnsso di Roma, mancano i punti , che ne designano la funzione specifica. Se il gruppo di uomm1 , che lo costituisce saprà mantenersi unito, allontanando da sè il sospetto assai diffuso che pesa su molti dei suoi, di tornaconto e di interesse elettorale, noi crediamo che potrà riuscire sempre utile al paese; e la sua utilità crescerà in ragione deJl' azione che esso saprà esercitare snlla borghesia italiana, che è divenuta poltiglia informe , che tutti conformano e maneggiano come meglio loro aggrada. La Rivista Nota,. - All'ultimo momento riceviam<,> uua Jèttera dell'o.n. Gue1·ci, briosa ed arguta, che spiega l'assenza sua dal Congresso di Roma in modo diverso da quell0 indicato da noi nel p1·ecedente numero. I I I li I I li I 111111111111111 I 111111111 111111111111 I li I I I li I Il 111111111 I I I Il I I 1 111111 Il 1111111 L'Eserciziodi Stato alla Can1era -----·!-%{----- Non ha guari fui ben grato a.11i'nvito di prendere in. esame, nelle colonne dell'autorevole Rivista Italia Moderna (1), quel primo e interessante pasRo verso la soluzione del gravissimo problema , e mi attenni alla parte negativa dei miei propoi:;iti , queHa cioè di provare sinteticamente ed analiticamente che il progetto presentato alla Camera non poteva raggiungere l' intento che sembravagli prefisso, arnmenocbè con metodo politico, da me rispettato ma non inteso , mirasse invece ad opposta persuasione. Non meno grato sarò alla occasione portami di poter completare in questa Rivista Popolare, che sovra le altre vola, l'esposizione di quello che la lunga esperienza a me detta dentro sulla pade positiva, e di certo più importante, che additi i criterii e svolgimenti da adottare in opposizione a quelli combattuti. (1) N.0 9, 1° volume di maggio 1894. Ed a ciò mi accingo con l'ineffabile soddisfazione di non dover rispondere , sia pure antivedendola , alla nauseante interrogazione se io sia , e perchè lo sia, favorevole all'Esercizio di Stato o all'Esercizio privato; io che non potrei aggiungere un atomo di polvere in uno dei piatti della Bilancia, che aspetta il pugno, da me non invidiato, di altri chiamato a farla traboccare; limito l'opera mia a parlare di quello che so, su qualunque proposta, relativamente a qualsiasi ipotesi, nella modesta sfera del mio mestiere , senza temere il~proverbiale richiamo fatto all' offelliere Ambrosiano, che parea volesse andare al di là di quei limiti. ♦ . Non potrei fare ammeno di riassumere fra le principali obbiezioni, che ho sollevate contro il progetto presentato alla Camera sul possibile Ordinamento di un eventuale Esercizio di Stato, quelle speciali al collegamento ed attuazione delle funzioni Legislative, Direttive ed esecutive, le quali credo inapplicabili come proposte , imponendomi il dovere di esporre , a chi crederà giovarsene , quel che reputo preferibile contra pporvi. · Primo e grave vizio di procedura segnalato, deriva dalla richiesta che fa il Governo di essere autorizzato dal Parlamento ad assumere l'Esercizio di Reti lerrovi·uie non accettato da privati, ma legandosi e costringendosi con 70 articoli di Legge i quali ( benchè nel progetto 8tesso si preveda che debba110, caso per caso, esRere completati , modificati o distrutti da Leggi e Dec1·etispeciali, da speciali aggiunte e deroghe), debbano regolare dal giorno all'indomani gli attuali ordinamenti tanto dis::iimili da quelli che i non prelodati 70 sono chiamati ad instaurare; e queste sostituzioni e trasformazioni debbonsi operare senza far fermare un momento solo quel potente e complesso organismo, di cui le pulsazioni si ripercuotono ed influiscono su quelle che denotano il. benessere od il malessere nella vita della Nazione! Ohi non vede quanto riesca inutile anzi dannoso estendere a p1·io1·i sino alle larghe dimensioni di quel progetto le norme essenziali di un Esercizio, le quali potrebbero, ad esempio, essere destinate ad applicarsi alla sola e breve Palermo-Trapani, (190 chilom.) quando il Governo riuscisse a stringere conven:zioni rer le grandi Reti ( Utinam I gridano i P1·ivatisti ) ovvero che dovrebbero invece regolare i 13000 chilometri di queste grandi Reti abbandonate dagli esercenti attuali, col trionfo degli Statisti I Ma vado più oltre, ed anche frugando sulle ginocchia di Giove per vedere qualche cosa in quel futuro di Jui nessuno oggi può tenersi sicuro, non è un vero errore lasciarsi stringere da norme num~rose e gravi, che potrebbero riuscire esuberanti o deficienti per una azione, di cui non si può prevedere nemmeno l'estensione e l'ubicazione? E con ciò non intendo punto che il Parlamento rinnnzii oggi ad una sola delie prerogative che intende riservarsi, anzi desidero che solo quelJe determini come capisaldi intaugi bili e rispettati, dando tempo ed obbligo sin d' o,ra al R. Governo di presentargli caso per caso, qnella Legge, ricca di quanti articoli vuole, ora dannosa ed inoi, port11na , resa pratica e indispen-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==