RIVISTA P-OPOLARE 307 gite dalla nave agli osservatori per mezzo di gomene che permettevano loro di non perdere la via. L' 8 febbraio 1903 il ghiaccio improvvisamente si sciolse ed essi potettero abbandonare la stazione. Il D.r Drigalski non ha ancora riordinato tutto il rnateriale delle ricerche , che a suo tempo sarà pubblicato. Riuscirono a fare importanti ricerche su i fenomeni di movimento presentati dai ghiacci interni, paragonaron? la fauna littorale della regione sud--polare con quella trovata nelle acque interne, ed i fenomeni metereologici della costa con quelli dell'alto mare. Raccolsero pietre, borraccine e liche.ni; studiarono i mammiferi marini , gli uccelli rari della costa e i bacterii che potettero trovare se non nel mare glaciale stesso, almeno negli orgaui5mi che ci vivono. In Geologia e Geografia fisica studiarono le formazioni glaciali, e le delicatissime oscillazioni delle forze magnetiche terrestri. Oltre ciò la spedizione ha scoperto una nuova terra, ed ha cosi risoluto molti dubbi sul problema continentale antartito. La spedizione potette anche fare delle osservazioni importanti su la costituzione del suol0 che risultò essere un composto di roccie cristalline, il rnargine del continente antartico è costituito da formazioni vulcaniche, e i ghiacci interni che cuoprono il continente offrono un quadro della nostra epoca glaciale. In conclusione il D.r Von Drigalski :tfferma che la spedizione fece quanto più le era possibile di fare nel periodo di tempo che le era stato assegnato, e le esperienze tecnidìe e ti:rntiche della spedizione non s0no meno iil1portanti dei trionfi industriali che hanno fornita la spedizione del suo materiale scientifìco e meccanico. (Revtew oj Reviews, maggio 1904). ♦ Ernst Mayer: Una necessaria tt·asfo1.·mazione 11el tipo e nella cultura dell' impieg·ato. - È chiaru · ormai che il tempo nostro è dominato dalla tendenza a un:i. progressiva socializzazione così come gli ultimi" secoli lo fu~ rono dalla tendenza a liberare le forze individuali da ogni legame corporativo. Ora, nella supposizione di un ioter'-'.ento sempre maggiore dello stato, ci si chiede : possiede lo stato moderno gli ~mpiegati che possano sostituirsi alla intrapresa libera e assumere in essa funzione direttiva·? La risposta è in genere neg:1tiva per il pregiudizio contro l'impiegato a stipendio fisso come uomo d'attività e d' iniziativa , pregiudizio mantenuto, malgrado le esperienze fatte negli ultimi tempi con gli impiegati delle grandi intraprese sindacali private, non troppo diversi per condizione da quelli dello stato. Ma l' obbiezione vera e che l' impiegato moderno sarebbe impreparato a una tale funzione dalla su:i. cultura che è esclusivamente giuridlca e per nulla affatto tecnica. Impiegati tecnici, la storia tedesc:i ne ha voluto ai suoi inizi ; cosi voleva il carattere naturale dello stato , il pagamento delle imposte in natura. Rozzi, primitivi impiegati tecnici erano quei « Scbultheissen », « Vògte >), « Meier >,, « Ministerialen » , magistrati di villaggio e amministratori, che riscuotevano le imposte in natura e. amministravano i demani dei prìncipi. Ma col trasformarsi dello stato naturale in un' amministrazione accentrata a economia monetaria, nacque e si sviluppò la burocrazia, l'amministrazione si separò dalla tecnica e il rozzo tecnico fu soppiantato dal raffinato e limitato giurista. Fio che io questi ultimi secoli la cultura degli impiegati dello stato fu tutta e solo giuridica. Ma potrà durare cosi in avvenire? Se lo stato volesse imprendere la lotta contro i sindacati mondiali ed esso stesso entraee in lizza qual compratore e venditore; se per esempio la proposta dell' agrario Kanitz (nazionalizzazione del commercio del grano) dovesse attuarsi, e non a vantaggio_ degli agrari interni, ma a difesa dei consumatori tedeschi dall' usura straniera, mediante spacci tenuti in monopolio dallo stato, come potrebbero gli attuali impiegati d'amministrazione trasformarsi in compratori o venditori di cereali ? O anche: dove ha lo stato l'abile banchiere, che sappia utilmente amministrare gli enormi capitali che gittano ]e assicurazioni obbligatorie? O dove sono gli impiegati che possano consigliare, predisporre, creare le condizioni adatte alle trasformazioni delle colture agricole quando ne sia giunto il momento opportuno? L' avYenire assegna grandiosi compiti tecnici allo stato; una tusformazione tecnica può risolvere un grande problema morale-educativo; così il risanamento morale della popolazione delle città grandi avverrà distribuendo la grande industr;a nelle campagne « per modo che l'operaio possa riposarsi e riCocillarsi sotto l'ombra degli alberi e in riva al ruscello. >) Tecnicamente questa trasformazione va divenendo di più in più possibile; ma il capitalismo non l'intraprenderà da sè man:>ando per ciò di una spinta sufficiente; occorre qui l'opera dello stato; ma dove sono gli i rn piegati che potrebbero accingersi al compito grandioso, ma irto d' ogni sorta di difficoltà, di una tale assegnazione topografica della industria di tutto un paese? Per ora un tal compito non è nemmen sospettato. Gli impiegati tecnici dovranno sorgere da una riforma della istruzione preparatoria agli impieghi; gli alti posti del~ l'amministrazione dovranno venir occupati da tecnici agricoli, industriali commerciali. 11 giurista passerà in seconda linea. Gli impiegati non veiraono distribuiti uniformemente, come ora, su tutto il paese; ma il caratterè predominante dellaproduzione d'ogni regione determinerà il tipo di impiegato, il tecnico cli stato, da inviare. (SiiddeulscheMonatsh~fte, giugno). ♦ , W. Macrosty: l salarH a premio uella industria delle macchine. - Ono dei più interessanti e importanti tentativi di regolare la misura del salario per modo che torni di vantaggio all'operaio laborioso e nello stesso tempo dimin11isca le spese cli produzione, è quello dei salari a premio. Iniziato nel 1890 in America non cominciò a farsi strada che due anni fa, quando lo adottarono le ofli:ine Armstrong, Whithworth, Richardson, vVestganh e altre fra le più importanti. Il successo è stato tale in diciotto mesi di prova, che qualche mese fa anche il governo ha introdotto' il nuovo sistema in alcuni suoi cantieri. L'annunzio datone dall' ammiragliato Americano dichiara anche brevemente di che si tratti « si stabilisce sulle esperienze già fatte, il tern po medio occorrente alla preparazione di un pezzo di macchina. Ora se il pezzo è compiuto in modo soddisfacente in tempo più ·breve, l'operaio riceve un premio, cioè un aumento di salario che varia a seconda del tempo risparmiato. Se per contro impiega maggior tempo di quello fissato come normale, riceve lo stesso il suo regolare salario. Con l'introduzione di questo sistema adunque l'operaio può, spiegando una particolare attiV'ità, migliorare le sue condizioni; ma in ogni caso non ne ha mai danno >l. I vantaggi del nuovo sistem·a appaiono meglio se lo si p~agona agli altri sistemi di salario; sia al salario a tempo, che non eccita in alcun modo l'interesse dell'operaio al proprio lavoro; sia al salario a cottimo, la cui nota conseguenza è un abbassamento nel livello dei salari; e sia infine al sistema della partecipazione agli utili, sistema che non realizza punto, come parrebbe alle prime, un ideale di giustizia giacchè operai negligenti e operai laboriosi ne approfittano ugualmente, senza contare che i guadagni o le perdite dell' intrapresa dipendono da altre cause che dall'attività degli operai. Nel nuovo sistema _a vantaggio dell'operaio va unito quello del fabbricante, promuovendo esso la produzione.
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