300 RIVISTA POPOLARE Rontgen. Enrico Becque'rel si domandò allora se i corpi fosforescenti non fossero radioattivi come i tubi ra- · diografici e studiando l' 'u1·anio e i suoi sali , vi sco- ' priva (marzo 1896) una sorgente di ioni. Questi corpi uraniferi emettono continuatamente certi raggi (raggi di Becque1·el) i quali sono capaci di snscitar la fosforescenza in altri corpi e di impressionare le lastre fotografiche. Il Rutherford confermava la radioattività dell'uranio nel 1899. Frattanto nel 1898 lo Schmidt e la signora Curie avevano scoperto, ognuno per conto suo , proprietà analoghe nel to1io. I coniugi Curie proseguirono a studiare la rndioattività di alcuni sali uraniferi: la carnotite la pechblenda di J ohanngeorgenstadt e la calcoli te, i quali minerali contengono rispettivameute vanadato d'uranio, ossido d'uranio, fosfato di rame e uranio. Questi sali si mostra vano più radioattivi dell'uranio stesso e i coniugi Cnrie ne dedussero l' esistenza di elementi più attivi dell'nranio, i qnali furono scoperti e chiamati polonio e radio. 11 polonio , isolato per la prima volta dalla signora Cit1·ie è 400 volte più attivo dell'uranio ed emette anch'esso ioni positivì, affini ai raggi-canali del Goldstein , ossia a quei raggi, che fluiscono dall'anodo e· vanno verso il catodo nei tubi a gas rarefatto. Il 1·aclio, scopel'to dalla stessa ·signora Citrie, coll'aiuto del Bém,ont. è incomparabilmente più )JOtente dell'uranio: la sua attività è 100.000 volte più graudc. ♦ I raggi , che il radio emette, si possono separare mediante una forte elettrocalamita, e si posson) seguire nelle tracce, che lasciano sn una lastra fotografica. Questi raggi si sogliono classificarein tre specie: 1. 0 ) 1·aggialfa, o raggi di Becqite1·el: sono le traiettorie di ioni positivi e possono perciò paragonarsi ai raggi anodici; sono poco deviati dalle calamite; l'ari!l li ferma presto, trasformandoli in altri raggi; 2.0 ) 1·aggi beta: sono le traiettorie di elettroni negati vi liberi, e possono perciò para,gonarsi ai raggi catodici: si lasciano fortemente deviare dalle calamite; risultano da un'infinità di radiazioni di varia penetrazione e di veloc:ità prossima a quella della luce. 3.~) 1·aggi gamma: affini ai raggi X o di Rontgen: non sono deviabili dall'azione d'un ca.mpo magnetico: sono penetrantissimi (attraversano per più centimetri il piombo e il vetro) : suscitano la fluorescenza nel platino-cianuro di bario, nel solfuro di zinco, nel diamante. Il radio emana inoltre sostanze volatili , fra cui il Ramsay scopri recentemente l'elio, che prima gli as trofi sici ritenevano esistesse solo nell'atmosfera solare. Fra tutte qneste radiazioni i raggi beta sono i più importanti, perchè ionizzano l'aria, ossia vi generano in gran numero ioni liberi reudendola conduttrice. Il radio ionizza l'aria anche indirettamente, primo perchè i raggi di Rontgen e i raggi di Becque1·el diventano . sorgente di raggi secondari, capaci a lor volta di ionizzare· i gas; secondo percbè i co~pi esposti per qualche tempo in presenza di sostanze radioattive diventano radianti essi stessi e ionizzano l'aria. " CÒI· radio « nessuna contraddizione maggiore alle leggi fondamentali poteva e8ser pensata (scrive il Ciamician): sorgenti di energia e di materia, che apparentemente non si estinguono. La insaziabile brama di Fausto non avrebbe sapnt,o chiedere niente di più sopr:tnnatura1e alla onnipotenza del Diavolo. > Da questa perenne emanazione di materia e di energia senza però che la massa sembri diminuire o le vibrazioni sembrino trasformarsi, taluni tra.ggon pretesto per vaticinare il falli mento della fisica e proelamare la sconfitta della legge sulla conservazione dell'energia. Ma questa è una leg-ge granitica e colossale, suffrl'lgata da nno sterminato esercito di prove, e può sfidare ogni attacco, per quanto ba.lrlanzoso esso sia. Onde noi non asseriremo alla leggiera che l'energia si crea dal nnlla, nè ci sbazzarrireU10 lèl ideare inverosi1uili spiegazioni, ma aspetteremo con fiducia la soluzione dell'apparente mistero. _ Se però alcuni elementi sembrano scindersi e trasformarsi, se gli atomi elettrici appHiono co1oe la sostanza pri111itiva e generatrice di tntte le altre e fanno presentire insieme con la unificazione della materia anche la sintesi dell'energia , meJ iau te le teorie elettroma gneti~he della Iuce e del c:-dore, ognnn vede di qnali saldi appoggi venga a rjnforzarsi la filosofi~ monista. La chimica e la fisica attraversano oggi un periodo critico , ma benefico e promettente di nuove geniali conqui~te: la filosofia non tarderà a risentirsene ed a g10varsene. 15 febbraio 1904. UMBERTO R1cu1 1111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 h li 111 I 111111111111111111111 LE NOSTRE COLONIE La popolazioneitalianadelloStato e dellacittà di New=York · New- York, 22 aprile 1904. Sotto questo titolo La Rivista Commerciale di New- York (1) pubblica la prima parte di un interessantissimo studio del D.r Gustavo Tosti, vice-coo<;oJe italiano in questa città, il nome del quale certo non è ancora dimenticato dai cultori di scienze sociali. È un fatto che, nonostante i capolavori di statistica-compilati e pubblicati a cura delle autorità federali americane - sulla composizione della popolazione degli Stati Uniti, sulla immigrazione .in generale e ~ulle speciali corren_tiimmigranti in questo paese, pur non si conosce, nemmeno con appr9ssimativa precisione, il numero degli Italiani atiua·mente residenti negli Stati Uniti; nè tanto meno si ha alcun dato sulla particolare anatomia e fisiologia delle nostre colonie. Vi è solo un vecchio studio, - pubblicato nel 1897 dal B1treau of Labor di Washington, - sugli Italiani stabiliti in Chicago, ma esso non può oramai esser più utilizzato dato l'enorme quantità di nostri connazionali che da quell' anno si sono riversati su questa terra. L'iniziativa del D.r Tosti è, perciò, degna di venir notata ed essa, mentre giova a metter in luce l'intelligente operosità del suo autore, non può - per contrasto- non provocare la ripe~izione delle melanconiche considerazioni già più volte fatte sulla incapacità e povertà di energia della grande maggioranza dei rappresentanti ufficiali dell'Italia, i quali finora (I) Rivista Commtrcialc - Bollettino Mensile della Camera di Commercio Italiana di New-York. Anno VIII. N. 3, marzo 1904.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==