) 296 RIVISTA POPOLARE A questo punto la scissura tra le due frazioni del partito socialista é inevitabile, perchè, come scrissi due anni addietro a Turati: la lealtà-qualità indispensabile ad ogni partito avanzato-· da una parte e la necessità del lavoro pr_oficuo--impossibile con i dissididall'altra, l'impongono. Il tempo dirà inappellabilmente da qual parte è la ragione. Senz' essere profeti, è facile prevedere che se la mo• narchia italiana asseconderà !'esigenze de' tempi nnovi; il partito socialista, ad attuare radicali riforme, dovrà salire al potere; ed allora qualche focoso rivoluzionario attuale ìndossèrà l' uniforme del ministro ; mentre chi scri;ve sarà sempre un oscuro e misero mortale. Chi vivrà, vedrà ! ♦ Avevo scritto il superiore articolo, quando lessi su · questa Rivista alcune obbiezioni , fatte al socialismo riformista. Per com storico, in cui una diversa. concezione dell'ordinamento sociale differenzia i socialisti riformisti dai radicali. 2° Il riformismo socialista in Francia, Germania ed Italia, ha per base l'evoluzione, la cui filosofia è divenuta la prezzolata demagogia delle cattedre: il riformismo non è che democrazia, cioè a dire il conglomerato convergente e cooperante dei vari ordini della società. Invece, le origini filosofiche del marxismo sono da ricercare in Heg~l, ed hanno come ritmo del pensiero derivante dalle cose, la dialettica, il contrasto, l' anti • nornùt. Il mondo capitalistico-dice Marx-nasce dalla negazione del diritto di proprietà individuale de' mezzi di produzione: il socialismo si svolge, negando questa negazione , dando così luogo alla sintesi socialista. Il pensiero di Marx è poggiato su. di una f01·ma mentis, completamente repellente da quella che caratterizza la concezione della democrazia. pletarel'articolo, credo conveniente rispondere alle obbiezioni. Confronto ~ lusinghiero Conclusione : i socialisti riformisti sono democratici e non marxisti; e quindi-· sempre per la negazionea loro bisogna negare il titolo di socialisti. 1 ° I socialisti nfor•misti , limitandosi alle possibili trasformazioni nell'orbita le- . gale dell'attualità, non si chiariscono che dei semplici rndicali, coi quali si dovrebbero confondere , portando al programma radicale quel contenuto che ad esso è mancato nel congresso di Milano. Rispondo che i socialisti riformisti non si possono nè si debbono confondere coi Mentre la Francia repubblicana si batte per l' italianità di Roma .... radicali ; perchè i ra- • dicali fermandosi a date riforme economiche, ammm1strative e politiche - che per loro sono fine - non si spingono sino alla socializzazione de' mezzi di produzione che per noi collettivisti dovrà segnare la fine d'ogni privilegio economico e politico. Per i socialisti riformisti le riforme attualmente possibili sono mezzi che con tatto politico e -con la piena visione del futw·o socialista, si debbono indirizzare ed orientare verso il collettivismo. Dunque, una sostanziale differenza esiste tra radicali. e socialisti riformisti. Nè si dica che i radicali , spinti dalle riforme attuate , potrebbero reclamare altre innovazioni, per le qul:l.li non mettono alcun limite preventivo; pronti ad accettare la socializzazione dei mezzi produttivi ; se col tempo resa necessaria. Non si dica ciò; perchè allora s'ammetterebbe implicitamente che i radicali si convertirebbero al socialismo e non noi riformisti al radicalismo. La questione, quindi, va ristretta all'attuale momento .... l' I tali a ufficiale fa da chierico a coloro che l' insultano. (L'Uomo di pietra) Adagio! Non m'è dato qui ingolfarmi nel le questioni della concezione filosofica di ·Marx e se parte delle di lui teorie economiche sia fallita; mi basta affermare che per me l' accamulazione capitali- . stica è evidente nelle nazioni industriali e commerciali, come l' America. Ebbene, per Marx, nelle nazioni come l'America non è lontana la metamo1'fosiin p'roprietà sociale della prop1·ietà capitalistica, basatu già sopra un metodo di produzione collettiva (1). Come negare che in queste parole del Marx è insita l'idea della graduale trasformazione, campeggiante d'altronde in tutti i saoi scritti, tra i quali non va dimentica,to il manifesto dei comnnisti ~ ~ Ma Marx disse che come l'appropriazione capitalistica è la prima negazione della proprietà privata, così la produzione capitalistica , generanté la propria negazione, sarà negata dal collettivismo. E perchè Marx usò tali espressioni, significa che egli accettò il sistema hegelia.no , da cui bisogna trarre le conseguenze che trae E. Leone contro il riformismo? Io credo che si abbia da guardare alla sostanza delle cose scritte , e così facendo nelle opere marxiane non si può non scorgere il metodo evoluzionistico, lontano le cento miglia dall' hegelianismo. (1) Capitale, lib. I, cap. 32°.
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