.. RIVISTA POPOLARE 255 Pre\-,idrnte_ del Consiglio non possono che rallegrarci vivamente. 'rutto inchca, i11fatti, che l'Italia non ha più nulla, µroprio unila, da temere da q11ella parte e che il riconoscimento dei suoi diritti sn Roma dopo :tvere avuto il batksi mo diplomatico colla venuta di Loubet ha ricevuto 1tr1a oresirna più importante col richiamo di Nisard e colle disn1ssioni e manifestazioni parh,mentari, che provocò. Ma siccome que;:;t.i avvenimenti francesi sono stati determinati dalla nota di Merry del Val, che in forma villana trattò da ladro il Re d' Italia, che occupa il Quirinale, t:1tt.i si domandano: che significato ha l'atto compiuto dal Cardinale Sva.rnpa, che ba fatto omaggio al Capo dello Stato.in Bologna! Si badi: l'atto dell'arcivescovo di Bologna è tanto più significante in quanto che Bologna µrima del 1859 faceva parte dello Stato Pontificio; perciò gl' italiani pel passato vi sono stati considerati come. usurpatori, né più nè meno che a Roma. La contraddizione tra la Notri di l\Ierry del Val e l'omaggio del rappresentante della Chiesa in Bologna - che non è pensabile abbia ~gito da sè e senza perioesso dei ::!uperiori-viene quindi considerata come una veudetta ed un tentativo di rivincita del clericalismo che vistosi .-,confitto in Francia cerca gnada gnare terreno, mu taudo tattica, in Italia. Se cosi fosse -- e lo sapremo dag·li u I teriori atti del Oapo della Chi.e~a cattolic,i -, il fallimento della infallibilità papa.le sarebbe colo~sale; ma sorgerebbe il pericolo del clericalismo in Italia. E in vista di questo pericolo fo oµportuna l' interrogazione G11erci; questa, però, 110n dovrebbe essere clLe 11n primo passo ù1 una efficace lotta contro il clericalismo; e la lotta dall'acc1>glienza avuta della interrogazione Bossi, dalle visite dt alcuni deputati al Vaticano si delinea chiara: col Vaticano staranno i deputati dei Ce,,t,·o e di gran parte della Destra. Sarà lotta a::;pra.. Intanto avvertiamo che peggio scelto non µqteva essere il momento dagli on. Santini e Galli per farsi ri3evere da. Pio X! ·:•:• ❖:• ·X· Mentre impaginiamo ci arriva il resoconto della di- !:!CUssionedella Carnera-interpellanze Mazza e GuerciBuone co::;edissero i due deputati del!' Est?'ema ; ma l'intere::;se era riposto nelle ri::iposte dell'on. Presidente del Consiglio. :b.,urono opportune le parole sue all'indirir,zo de]la .I!,rancia ; ma ,franca men te non ci affidano in alcuna gni::ia le s11edichiarazioni quietiste sull'opere delle Congregazioui in Italia. La fonn11la di Cavour è ins11f-Iìciente. ♦ Occhioalla Russia.- Non a torto il conl;e Goluch0wski parlando alla Delegazione austriaca sn la politica estera. nccennò al pericolo che la guerra RussoGiapponese cr~a in Europa. Il prulungar::;i dello ostilità nell'Estremo Oriente non può non avere una influenza ::;eris8irna sul commercio d'Europa pri1na e sulla sua politica poi. Già l' affare delle mine galleggianti che Russi e Giapponesi hanno seminato a profusione intorno a Port Arthnr e che le correnti tendono a portare molto lontane cominciano a far pensare seriamente le potenze neutre; e la marina mercantile di tutti i paesi comincia già a sentire il disagio dei traffici da tempo, e ancora per lnngo tempo, sospesi . Anche senza essere peggiorata da cause estranee, la situazione è , di per sè stessa, molto grave. Ma quest' al tre cause vengono a renderla più oscura e la responsablità di qneste è tutta della Russia, Non per nulla la forma di governo in Russia è Asiatica e non per nulla i Russi sono rimasti nel fondo del carattere e dei temperamenti dei popoli Orientali. La politica subdola è il loro forte; l'applicazione della violenza, quando questa applicazione può essere fatta senza pericolo - l.t qualità e la teoria déi prepotenti - è la loro specialità. Negoziando col Giappone la Russia menava il can per l'aia, e avrebbe continuato il suo gioco di temporeggiare, di gira.re attorno alla questione senza affrontarla, di dire ne si nè no: finchè avesse potuto raccogliere alla sordina un 400 mila uomini jn Manchnria. Allora avrebbe imposto al Giappone .i suoi patti, e avrebbe fatto chiaramente sapere che il suo desiderio era, poichè già stava in Manchuria, di rimanerci, n. marcio dispetto del Giappone e contro tutti i diritti della Cina e i trattati dell'Europa. E ci sarebbe rimasta. lVIa anche i Giapponesi sono Asiatici; conoscono anch'essi i metodi della politica snbdola e non vollero lasciarsi gabbare. Ora la Russia raccoglie un' ampia messe di gnai. Non parleremo, per questa volta, della sit!iazione della politica russa in Europa, nè dei suoi grattacapi all'interno. Il suo esercito e la sua marina ~e con eroismo individuale sono al disopra d'ogni elogio, come direiione o come condotta son µiì1 che deplorevoli. Quei fulmini di g11erra che se le fanno da.re in modo stupefacente farehbero ridere se nou si pensasse alle migliaia di morti che costa b loro chiacchierona vanità. Konropatcki11e voleva andare a firmare la pace a 1 rokio; ma come vanno le cose e dopo l'ultima battaglia ,nella quale i Giappouesi forono eroiei., sarà Kouroki che andrà a Pietroburgo. Questo sente la Russia e questo Je spiace. E si ec1pisce anche che faccia di tutto per evitarlo e siccome, ormai, la· definiti va sorte delle armi non può che esserle sfavorevole essa, mentre protesta altamente che non ammette intn·vento, nè mediazionn, cerca il diversivo: è l'anuegato che si aggrappa a' rasoi. Ma il diversivo potrebbe ei:i::ierepericoloso. La Russia accenna con molta compiacenza, fingendo cli scandalezzarsene, ad alcuni atti di ostilità fatti dai Ui11esi; confonde volentieri i ribelli patrioti Mancesi-- i ~{hnnkhus - con i Cinesi regolari e di tanto iu tanto con decreti , proclami ed atti di guerra dà noia alla Cina ; in poche parole cerca di tirar tauto i Cinesi per il codino che essi perdano la µazienza, e facciano apertamente atto di o~tilità. Q 1esto'è per l'Europa il pericolo grave. La rottura delle ostilità da pa.rte della Cina dà alla Russia uno di questi dne vantaggi: o le potenze europee intervengono t11tte e la Rui!lsia è salva: vatt' a pescare poi quali potranno essere i risultati dell' intervento, visto che gli tati Uniti ci avrebbero voce in capitolo anclie loro; oppure essa chiede, come l' alleanza gliene dà diritto, aiuto alla Francia. E in qnesto caso un trattato difensivo dà diritto al Giappone di contare su l'Iughilterra. La Russia può dunque scatenare la guerra europea, malgrado tutte le pacifiche proteste di quel Nicolò che 110n sa combattere che a furia di rosari e di santi. Occhio dunque alla Russia , alle sne mine , e alle sne proteste: occhio alb Russia che orinai ba tutto l' interesse a ~omplicare le cose, visto che così come vanno hanno l'aria di voler 5.nire troppo male per lei. ♦ Ancora Salvago-Raggi.- Ritorniamo su q nesta questione (1) perchè il tentaf-ro di salvataggio del nouile marchese si fa sempre pi·', apertamente. Che noi dobbiamo fare sempre delle figure barbine per colpa· della inabilità o della rivalità dei nostri funzionari all'estero è cosa diventata ormai tanto comune, che quasi quasi non ci facciamo più caso. Ep~ pur'e ribattiamo sempre il chiodo convinti come siamo, che il nostro paese sarebbe molto più rispettato all'estero e noi saremmo meglio serviti se il gov6rno Italiano pretendesse dai suoi funzionari capacità e correttezza e se ne sbarazzasse rapidamente e senza mi- (1) Vedi Riv. Popol. N. 7, 15 apt·ile. Le poi-c.heriole etc.
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