Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 10 - 31 maggio 1904

268 RIVISTA POPOLARE Sergi; il che conferma la notata vaghezza del pens10ro. L'idealismo è una ·forza per se stesso : esso implica una finalità quaJsiasi, un compito superiore a fini egoistici; e ciò è sorgente di opero8ità, di solidarietà, e quindi anche di potenza, di vitalità. Ma che poi l'avvenire (cioè la direzione del mondo) appartenga ai popoli che hanno ideali... è 11na trita frase che veste un giudizio errato, esagerato. Gli ideali sono forme di idealismo, emergenti dalle condizioni particolari dei popoli. Possono gli ideali esser vivificanti, ma non ancora dare ai popoli promessa di sicura vittoria nell'avvenire: non già perchè siano falsi, ma perchè _altri popoli possono avere altri ideali molto diversi - magari peggiori - e maggiori forze per farli trionfare. L'avvenire-penso piuttostoè dei popoli che sanno e possono fm·e accett,o·e i loro ideali dagli altri popoli. Sapienza. amore e virtù, direbbe Dante, sono i mezzi indispensabili al trionfo degli ideali d'un popolo .. Se più popoli vengono m conflitto per i loro ideali, non è la qualità di questi che n.e determina il trionfo finale: è jl valore de.gli elementi in lotta: infatti gli idealisti senza vigore devono naturalmente soccombere, mentre gli idealisti pieni di for/4a sono qui vi dirigenti e i popoli che li fan forti sono giganti vittoriosi. L'avvenire non è certo dei deboli! 4 - • Il prof. Sergi non la pensa cosi. Egli divide gli ideali in due categorie, veri e falsi: e ciò è antiscientifico; la mente rigorosamente studiosa non si contenta di apparenze superfici.ali. Ideali falsi non esistono ! Ammetterli è un assurdo! Se un ideale esiste .. per pochi o per molti, esso è ve1·0, o cessa immediatamente d'esistere, diviene aspirazione •effimera o un ten- · tati vo abortito, più non esiste, s'o~cur~., si spegne. L'ideale è vero o non è affa.tto ! L'uomo e la società poi non hanno una istan?.a superiore , anzi suprema che garentisca la verità o la fal:'lità dell'irlenle: l'uomo, il popolo in P.SSO crede, ha fede e b"sta: gli girlVa tal fede indipendentemente dal!~ "verità l> di ciò che l'ideale promette e dalla bontà del fine a cui tende. Qualsiasi iq.eale è fecondo in un modo o nell'altro; in ciò sta la verità di esso. Falso invece è il popolo che espone e impone un ideale, ma no_ncome bisogno spoutaneo della vita, non come sogno o bisogno umano , individuale o sociale, bensì come pretesto religioso o politico, per suggestione di furbi ambiziosi. Fa.Isa non è l' idea anche se erronea ; ingannevole è soltanto la maschera d'idealista. Una volta che si accetti la distinzione inammess~bile tra ideali ve1·i e falsi. bisogna discutere tutti gli ideali di ciascun popolo, L'.idealit:\ è s0g~ettiva di sua natura; la re~ltà solo è ngg:f'ttiva. Nelh\. disc.1ssioue la terra sarebbe perpetnamen te in di~cordia - il regno della pace diventa. ntopia senza logica nel· cervello d'ogni Sergi: chi deciderà del merito degli ideali e dei popoli? Una razionale distribuzione sarebbe invece da farsi: tra ideali nazionali e ideali universali. Quelli na:-;couo dai bisogni dei singoli popoli, questi dill prnced~re dell'umanità, che ha per lume la scienza universale e per metodo l'internazionalismo. Ora ecco un problema ... moderno: Gli ideali universali (superiori) devono eliminare gli ideali nazionali (inferiori) iri nome di un principio . etico? Il prof. Sergi si trova spinto, costretto a rispondere si; io invece m'impenno a rispondere no. Gli ideali dei popoli si devono ·èoordinare via via più sempre fra loro finché tutti rimangano subordinati agli ideali dell'umanità. Se un popolo vede oppugnati e dissipati i proprii ideali, è certo che deve volgere a decade..:1za- e forse disparire. Ciò può es8ere giusto· talora, ma non sempre, nè si può ammettere qual. principio di morale moderna-l'umanità che fa da carnefice ai singoli popoli ... sotto pretesto che certi ideali son falsi.-La teoria Sergiana oltrecchè antiscientifica appare antinazionale a fil di logica. Che gli ideali si riferiscano al mondo intero e non solo ad un popolo eletto, ciò non significa ancora cheessi siano veri o falsi., superiori od inferiori. Inferiori (nel senso di meno rispettabili) sono quando neganogli interessi umanitari- 1 ma sono superiori ( anche se particolari ad una nazione) quando te~dono a elevare, i cit-tadini e le Città, i popoli e gli Stati, l'Umanità e la Civiltà. Sergi sembra opinare: Il socialismo col suo " stato futuro " è ideale vero, perciò snperiorer perciò trionferà. Ma intanto il socialismo, che aspira alla vittoria, non è che un sogno di trionfo di classer una velleità d1 incf'ppare il naturale svil11ppo sc,ciale,. un tentativo di distruirgere• le conquiste della civiltà e della scienza. Non dirò che è un ideale fii/so il socialismo; è un idt->ale sed,1cente il cui trionfo non è·. d~siderato dai popoli ma dai partiti aspiranti all'uva immatnra. Quali sarfbbero, poi, pel Prof. Sergi i falsi ideali? La scoperta è tutta mia! Precisamente le tre grandi e nobili cose che emergono dallo studio umano-dalla. vera Scienz.a ! Le fonti_ della Coltura ! 1 o Il 11atw·alis11io , che è emanazione della filosofia. della N atnra, -è l' iùeale d' una concezione armonica. delh Materia e dello Spirito. Dante direbbe: identità. tra religi,ine e ragione; M:-izzini direbbe : accordo tra. Cielo e Terra. Q ,esto studio viene (mi pare) tantosuperficialmente coltivato dal Sergi, che Naturali8moe 1'1aterialismo mi divengono un'unica scienza. Questoideale annon ico è frtlso 8econdo il Sergi : per esserevero deve risolven;i in nna critica snperficialis:'lima della Storia, della Filosofia, della Religione, dell'Arte,. dell' _.\ntropolc>gia? 2° L' u1nanesimo, che è lo spirito di nna Umanità: (individnale e sor·iale) svilurpata libera111ente nelle· sne atti t11dini 6:-;iehé e µ,;i,·.hiche , v;ene dal Sergi dichiarata falso ide.tle, perchè egli frainten,le il principio e le estrinsecazio11i della coltnra g•·e o-romana e ridnce J' Umanesimo a 8i,gnihcare un tentativo di ri-- s:1scita.re il monào :-:pnto. Il fiume che ri8ale alla. sorcrente,è una similiturline infelice, che attel::lta co,ne e, il Sergi non comprend~ l'importanza del Rina.~ci1oento· per rin vigori re la p-;iche e 11011 per far retrocedere l'Umanità. Ben lo eompreNe Goethe quando scrisse:. e Torni;imo all'antico! » 3° Il patriottismo, che conginnge tutti gli elementi

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