- 266 RIVISTA POPOLARE dire che ciascuno sia il giudice nella scelta della sua religione : bensì che i problemi di questa non hanno nulla da vedere co' sociali , nè la legge può aver colore religioso. Or voi, signore, vi emancipate dall' autorità del papa come io stesso non potrei meglio! 8enonchè troppo avrebbe il papa da dire, in vece, contro la famosa separazione. Rileggete, rileggete al proposito il Sillabo e le lettere apostoliche ! Ma della vostra profession di fede vorrei pur contentarmi, se voi non •possedeste a meraviglia l'arte dei casuisti e non ritrattaste nel particolare quel che in generale avete. affermato. La Chiesa ha diritti quanti ogni. altra associazione; sia pure: ma non uno di più! Il socialismo non saprebbe ammettere nè la ricostituzione dei beni di ruanomorta, nè quella dei collegi e delle scuole : l' educazione nazionale non appartiene al primo venuto. Concludo anch'io: voi annuite in massima ai p~nti fondamenta 0 li dai conventi si tirava su la truppa. Ohi le sa le celate intese dei gesuiti; e chi non rammenta quelle, storiche , del papa co' turchi per rovinare l' Italia? Oggi, in un paese più evoluto nel ·nostro (i piu intel!igenti son i;empre i meglio disposti a transigere), il signor Brunetière rinnova gli approcci. Temerità ben confortante, se da vero nell'anti-socialista dichiarato di ieri, nel papista ben ligio di ieri e di oggi, fossero ammissibili interi interi la spontaneità dell'atto, la personalità dell' iniziativa e questo suo pòrsi deliberato e indipendente e contro le sne fedi recenti e contro le promulgazioni· della Santa Sede. Ma l'uomo non è l'ingenua bestia che i sentimentali credono; ed è cautela rimaner pessimisti. I clericali , oh ! son troppo astuti per venirci a raccontare essi le loro intenzi0ni. Concediamo p11re che nella evoluzione del ·signor Brunedel nostro programma ; ciò è per -voi un' incoerenza, ma una nobile incoeScherza coi fanti e lagcia st.are i santi! tière nè entri il fringuello destinato a rich iarrio · di renza. Però tra socialismo e cattolicesimo ( non « cristianesimo » , badiamo !) esiste una insuperabile oppo_• sizione ; un anta- _gonismo che sta nelle loro essenze medesime: n l tra-democratica nell'uno, conservatrice e reazionaria nell'altro. I- cattolici sono anch'essi per alcune delle nostre riforme ? Non domandiamo di meglio : ma ognuno lavori - Ohè, Santini, ricordati del « Ne sutor ultra crepidam .... >> (Pasquino). po:flolarità,nè si nasconda alcnna raanovra elettorale o macchinetta ambiziosa. Poniamo la persona del direttore della Revue des . Deux-Mondes al di sopra d'ogni ipo cris1a e d'ogni tranello. Ma riconosciamo che il partito clericale. an tinazionale in Italia fin dal 1870 e che quivi non ha rifug gi to da a 11 e a Il Z e sovversive a danno dello.stato. diviene oggi pet necessità d'eventi anche in Combes, più antinel suo campo ; e non confondiamo; o ci perderemo in infinite querele e malintesi e non faremo se non ritardare la completa laicizzazione a cui la repubiica s' incammina. ♦ Lettor malizioso, il comento, se ce n'è, sprizza foori dalla polemica stessa. I clericali sono scaltri. Nella lor profonda conoscenza psicologica dell'egoismo umano, nella loro perfetta scienza della perfida, ipocrita natura umana, su la quale appunto la Chiesa specula e che iu nei secoli l'oggetto delle sne brillanti operazioni, avran finito per capire, essi, che anche il celebrato programma minimo trova nell'indole dell' nomo l'ostacolo naturale alla sua attnazione, il mago beffardo che la trasforma in perpetua utopia. A che pro, dunque, farsi dei socialisti altrettanti nemici? Ricordiamoci che non da oggi la Chiesa fa loro l' occhietto languido , e che Ja figura di don Albertario campeggia accanto a quella della Kuliscioff nelle celebri giornate milanesi in cui Francia, a fronte del la politica di nazionale che mai. - Reagite; resistete - ingiungeva testè Pio X al suo gregge. I cattolici di Francia si trovan dunque nella condizione di cercare una valida alleanza elettorale cont,ro la borghesia voltata~i a sterminar] i. · Ed ecco, Brunetìère concilia, concede, si evolve. La socializzazione dei mezzi di h,voro? Ammessa. L'espropriazione del capitale? Passi pure. Il rientrar della Chiesa nel diritto comune? Accordata; con le debite restrizioni mentali, un po' con gli àrgani, ma accordata. Ohe m'-1.lec'è? Sonc pii desiderii che non s' a vvereranno nè domani nè doman l'altro. E siccome amor con amor si paga, i rossi non vorranno, nella ipotetica fusione co' neri , restare in d·ebito, e rinunzieranno naturalmente dal canto loro al carattere d'anticlericalismo che ·assunsero, che inaspri · rono in questi ultimi anni, ch'è si efficace appoggio e
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