R I V I S T A P O P.O L A RE Il progetto Orlando sullo stato giuridicodegli insegnanti delle Scuole Medie Fra i molteplici progetti di' miglioramento delìe scuole secondarie che furono vagamente promessi dal Ministro attualmente imperante alla Minerva, il prjmo a· sbocciare fu quello relativo allo stato giuridico degli insegnanti. Il concetto che lo informa è qnello di porre un argine agli arbitrii ministeriali nelle nomine, nelle promozioni e nei trasferimenti. Naturalmente qu~1:do se ne incominciò ad avere sentore nel mondo degli msegnanti, fu un· coro di applausi, ritenendosi gius~amente che più o al pari degli' aumenti di stipend10, più o al pari del miglioramento economico, giovi alla dignità degli insegnanti ed a conferir loro la 9. nìete dell'animo qi _cui abbisognano per attendere con serenità alla loro missione, il sapersi tutelati efficacemente dalle inframmettenze parlamentari, dei favoritismi e, diciamolo pure, dalie camorre , palesi od occnlte, che inquinano da parecchi anni la.carriera degli stessi insegnanti. Tutti si ripromettevano dal nuovo progetto che si desse impronta e carattere legislativo solo a quelle consuetudini o norme di cui a chiacchiere si è sempre promessa la stretta osservan:z.a, e di cui invece si è praticata la noncuranza o la più ~perta viola~io_ne. Così, sperano gl'insegnanti, se non si renderanno impossibili gli arbitri e i favori, si impeairanno alrrie~o le più flagranti e stridenti infrazioni di quella grnstizia distributiva, che deve presiedere a tutti gli uffìcii pubblici, specie quando son tocchi gl' interessi di umili lavoratori, a cui ogni sottrazione del voluto c9mpenso è danno fortemente sentito, è rovina di speranze lungamente vagheggiate. Senonchè il progetto Orlando,· mentre dà lodevolmente forma legislativa alle norme di equità che giova siano scrupolosa111ente seguite nel conferire le cattedre agli aspirant~, e nel premiare la diligenza di quanti sono addettL al pL~bblico insegnamento con promozioni conferite per anzrn nità e per merito, nonchè nei tramutamenti di sede , si è con grande sorpresa del Corpo Insegnante esteso a due nuove proposte, Ia cui utilità é rnolto discutibile, almeno pel. modo con cui sono formulate. La prima novità è quella per cui d'ora innanzi non saranno più nominati stabilmente i Capi degli Istituti, Direttori o Presidi,· ma l'ufficio di dirigere sarà conferito per un triennio e per turno ad uno degli insegnanti di ciascun Istituto, eletto dai colleghi. L'altra novità è la creazione di un Ufficio apposito di. Ispettori delle scuole secondarie, incaricati per u~ triennio di vegliai·o all'osservanza dei Regolamenti scolastici , curarne l'interpretazione e sindacare l' indirizzo didattico e lo svolgimento dei programmi. I. La soppressione dell'ufficio stabile di Preside o Direttore è un tentativo che credo non abbia precedenti nelle scnole ·secondarie di altri paesi , e panni sia un riflesso di quell' esao-erazione del desiderio di egua- o . glianza, a cui sono proclivi facilm~nte ~e m_enti ~ggidì, e che rende i meno savii ribelli o ricalcitranti a ualsiasi disciplìna. Il provvedimon to proposto non ha riscontro che nelle Università, in cui il Rettore è dal Corn;jglio accademico designato al Ministro per terna ogni triennio. Ma fra i due ordini di Istituti, Università e Scuole secondarie, corrono tante e cosi marcate differenze in ordine agli scopi dell'insegnamento e alla condizione degli insegnanti, che una misura che può essere acconcia per le Università , non si può , senza ponderazione e cautele, estendere alle Scuole secondarie. Il Rettore, in quanto è Rettore, ha una missione quasi puramente morale e amministrativa; non ha autorità disciplinare sui professori e nemmeno sugli studenti; la sua autorità disciplinare si esplicit solo nei Consigli di Facoltà e ne Consigli plenarii, in cui il suo voto può facilmente essere e1iso da una maggioranza dissenziente. Il Direttore o l 'reside di scuole secondarie b~ invecé una. f11nzione complessa e multiforme di vio-ilanza e di disciplina nei rapporti cogli alunni e cogli insegnanti. Per cjò che concerne gli alunni egli deve stimolarne l'attività e la diligenza, essere in rapporti quotidiani collé famiglie, amministrare in :11ille con: tingenze quella gitu;tizia spicciola educatrice da cm dipende il buon andamento della scuola_pe~ le assenz~, le puU"izioni e i contrasti fra gli- alunrn e 1 pro~es~or~.' porgere consigli , accogliere recla~i, fi.s~are i diarn delle prove durante l'anno e degli esami, curare la retta applicazione delle disposizioni sulle tasse scolastiche e sulle dispense ecc. ; mansioni che il Rettore non ha e che in parte sono affida te ai Segretari i o agli Economi , fon:z.ionarii dello Stato e direttamente responsabili. . . Nei rapporti coi Professori il Rettore è destituito quasi di ogni a'.1torità, non ha, si può d~re, ingerenz~ di sorta; se qualche abuso si deve reprimere , non e il Rettore che ha la missione di sollecitare provvedimenti ma è il Consiglio di Facoltà, e anche qui occorre ~i tratti di ab11si d' indiscutibile ed eccezionale gravità, assen:z.e continuate ed ingiustificate o fa_tti immorali che rendano incompatibile l' ufficio pubblico d' inseo·nante. Il Rettore in omaggio a qnella libertà assoln:a che è riconosciuta agli insegnanti universitarii, non può interloquire nè sulle dottrine professate dalla cattedra, nè sull'ampiezza di svolgimento data a questa o quella parte della disciplina insegnata. Per contro nelle scuole secondarie non si fa della scienza per la sci~nza, nè dell'arte per l' arte; ogni materia si coordina alle altre o a molti:, altre, per nn determinato fine 'di coltura generale o special~: è ufficio del Preside o Direttore d' invigilare che gl' inseo·nanti non esorbitino dai confini assegnati nei pro-· :.rammi che si facciano a tempo opportuno le confeo ' . renze e le ripetizioni, che si classifichino gl\ al_n_n~i per profitto e dis0iplina; di provveder~ a che 1 ~ddici:o scolastico sia sufflcient,e pe1: numero di aule, e m cas~ d'insufficienza instare presso chi di ragione per_ g~i opportuni ampliamenti, gli adattamenti e le ri?ara~ 1~m, di procacciare l'occorrente dotazione di matenale scien~ tifico ; di. sopperire alle necessità di su~plenz~, d1 classi parallele , di congedi nei limiti e ne1 modi st~- hiliti dai Regolamenti , per tacere di molte altre minori incombenze. Data una così profonda_ differenza di attribuzioni e
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