Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 9 - 15 maggio 1904

250 RIVISTA POPOLARE sarà una prova di più che la burocrazia Russa è incapace di produrre un uomo forte. (Review of Reviews, aprile 1904). ♦ R. BRANDT: Il problema della disoccupazlono e ti Parlamento in Iug·htlten·a. - La discussione del1' indirizzo ha dato foogo nella Camera dei Comuni ad uno interessante intervento del deputato socialista Keir Hardie. Era necessario che il rappresentante del socialismo ricordasse ai partigiani del liberismo e dell'imperialismo che ci sono nella Gran Brettagna dei problemi di un interesse permanente e urgente quanto quelli delle tariffe doganali o dei lavoratori della colonia Sud-Africana. Ispirandosi a questi criteri Keir Hardie presentò un emendarnento che si riferì v:i. alla disoccupazione e alla creazione di un Ministero del lavoro. L'emendamento fu sostenuto brillantemente. Il Deputato socialista volto a coloro che lll'g;tno la disoccupazione colle cifre ufficiali del Board of trade dimostrò l'aumento della disoccupazione dal 1902 al 1903 , che per talune industrie è più considerevole rimontando al 1898. Nel 1898 i disoccupati nelle costruzioni erano 1,3 °ro; 2,4 °r0 tra i meccanici e costruzioni navali. Nel 1902 rispettivamente erano 4,2 °10 e 5,5 °fo. L'aggravamento della cri<,i è dunque certa e ne fa fede sopratutto l'industria delle costruzioni navali che si può considerare come tipica e rappresentativa delle altre. Ne] 1903 i lavori in ude industria erano inferiori del 35 °[ 0 a quelli del 1899. Del resto il problema dei disoccup:1ti non è soltanto britannico ma universale. Come causa della disoccupazione s'iU\·oca h importazione dei prodotti stranieri; e Keir Hardie riconosce che Chamberlain dando a questa qui~tione una considerevole importanza ha richiamata l'attenzione del paese sopra problemi industriali e sociali, che bisogna decidersi a ~isolvere s~ si vuole mantenererè l' csistenu nnionale. Ma egli è persuaso che il rimedio non sta ne_l protezionismo, che renderebbe più dure le condizioni dei lavoratori. Con ciò non intencie menomamente accettare come un vangelo l' affrrmazione che il libero scambio abbia risoluto la questione sociale. Le amministrazioni locali hanno tentato di combattere la disoccupazione con dei ~avori pubblici; ma il carico che ne ci-.::riva è accessivo. Nel periodo decennale che si chiude col 1901 d'altra parte cento Trude Unions tra quelle in relazione col Board of 'Frade hanno pagato 3.208.755 lire sterlin,: (L. 82.018.87 5) in soccorso per i disoccupati. Simili sacrifiz i consentiti dall'iniziativa privata sor_10 un esempio che deve decidere lo Stato ad intervenire. Keir Hardie ritiene che una ~oluzionè puramente temporanea sarebbe inefficace e che la domanda di lavoro sia insufficiente io mndo permanente. Questo r'isul ato non può essere ottenuto che dirigendo verso i lavori agricoli una porzione de,'lapapolaz.ionepiù considerevole di quella elle vi ·è attualmente occupata. « Il nostro paese, con- « tinua il deputato socialista, che sciupa pazzamei1te il denaro « nelle spese militari, lascia l'agricoltura cadere in rovina. « Bisogna dare· alle amministrazioni locali dei poteri più << estesi per comprare la terra e organizzarvi del lavoro, come « s'è fatto in Danimarca; dove, grazie a tale mezzo, si è ar- « restata l'emigrazione delle campagne verso le città ed anche << fatta riflu·ire l'eccedente popola:done delle città verso le << campagne. Bisogna rimboschire le campagne: in Germania <1 sopra 1 3 5 milioni di acri ce ne sono 3 5 piantati a bosco « e danno un reddito annuale di 1 5 a 18 milioni di sterline. « Una spesa che dà allo Stato una rendita cosi considerevole, e< oltre il vantaggio· di avere il legname proprio e d' impie- « aare dei lavoratori merita tutta l' attenzione del Parla- l:J ., « 1nento ». « Ma ciò che domando sopratutto al Parlamento è d'isti- « tuire, un Ministero del Lavoro e dell' Industria che a- « vrebbe per missione, non solo di fare delle inchieste e di « stabilire delle statistiche ma che veglierebbe all'applicazione « delle leg8i operaie , prenderebbe a sè l' inspezione del << lavoro attualmente attribuita al Ministero dell' Interno e « che preparerebbe un Codice del lavoro degno di servire di ' (< modello al mondo intero. Il Ministero del lavoro avrebbe << specialmente per compito la ricerca di lavoro, e lo stabi- ,< limento in tutto il regno di uffici di lavoro, ai qutlì gli « operai potrebbero indirizzarsi. Esso proporrebbe anche dei « grandi lavori pubblici, che lo Stato intraprenderebbe s_o- ,< pratutto nei periodi di depressione economica >>. L'emendamento di Keir Hardie fu energicamente sostenuto da Will Crooks e 151 voti favorernli e 231 contrari. (Le Mouvement socialiste 15 aprile) (1). .♦ PAuL ELLER: La stampa socialista tedesca. - Al principio d'ogni trimestre il t: Vorwarts » dà un elenco della stampa socialista, giornaii quotidi:mi, riviste, giornali umoristici ecc.; e anche i giornali borghesi si affrettano a segnalare ai loro lettori i progressi della stampa socialista. In ver~tà non si valuta giustamente la forza numerica della stampa socialista e si è tratti ad esagerarla grandemente se non si tien conto dei progressi della stampa borghese. Nel 1901 v'erano in Germania 3808 giornali quotidiani o quasi quotidiani; di questi, 69 erano socialisti- non si contano sei giorn_ali che si dicono socialisti, ma che hon sono registrati nell'elenco del partito. •Ora sarebbe interessante conoscere come sì dividano secondo il partito politico i 37 33 giornali ~ borghesi ». Lo si è tentato e si è giunto a questo risultato approssimativo: 400 giornali del centro cattolico , 260 conservatori, 2 50 nazionali-I ibera li, 20 tedesco-nazionali, 230 liberali, 120 « frcisionig >> (urJa varietà liberale) e infine nientemeno che 230.) Sènza partito. Ma in questa massa dei senza-partito vanno collocati tutti quegli « indicatori locali » Jal carattere apolitico, ma che sono in fondo ottimi organi nazionali e conservatori. Nel 1870 non v'er:1no ancora in Germania giornali socialisti e v'erano 1065 giornali borghesi. Dunque dal 70 in qua vennero fondati 2618 giornali borghesi e solo 69 socialisti. Se si osservano le date di nascita dei giornali socialisti si ha che il periodo più attivo fu negli ultimi anni delle \eaai eccezionali e nell'anno di abrogazione di queste. l:)l:J ' Dei 3802 giornali, se ne pubblicavano, nel 1901, sette o piu volte alla settimana. 180 - tutti borghesi; - sei volte alla settimana 1261 borghesi e 52 socialisti; cinque volte o meno, 2285 borghesi e 17 socialisti. Mentre i giornali borghesi si ripartiscono nell'impero compare11do i grandi nelle città grandi , i medi e piccoli nei luoahi minori, la stampa socialista ha pér campo quasi esclusiv:mente le grandi città e già in parecchie di esse come ad Acquisgrana, Crefeld, Casse! ecc. manca pubblico bas:ev_ole a sostenere un giornale quotidiano e ivi l'organo socialista esce due o tre volte per settimana. Nei piccoli luoghi i giornali socialisti non possono soste- .nere la ;oncorrenz..1 dei giornali locali tutti cronaca , dando essi la maggior parte del loro spazio alla politica. Passiamo alla tiratura. Solo 45 dei 69 socialisti hanno dato potizie sulla loro diffusione: gli altri 24 non ne banno date prnb:.1bilmente perchè le loro cifre sono min;me. Quei quarantacinque hanno complessivamente una tiratura _di 325,546 copie. Con hrghi calcoli approssimativi si può far ( 1 ) Appen,l potremo disporre di un po' di tempo e di spazio rilevere~ 1 0 le confessioni e le contr;lddizioni dei socialisti ingleri sulla importanza del ritorno ,tlla terra ed all':tgricoltuni, N. d. Direzioqe

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