Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 9 - 15 maggio 1904

240 RIVISTA POPOLARE Attivo . Passivo BILANCIO Utile . L. 354.50 , 257 .50 L. 97 .00 Ecco quindi dimostrato, come anche col rialzo dei prezzi del presente gli agricoltori meridionali non hanno nessuno interesse ad estendere la coltura del cotono nei terreni non molto adatti, a meno che l'ing. Cerletti non assicuri loro i prezzi di L. 450 al qt. per la sola bambagia, prezzo medio di due ~oli anni, 1864 e 1865. Ma anche se fosse possibile ricavare sul mercato un tal prezzo , e la coltura del cotone si potesse così estendere a circa 50.000 ettari,·- e cora una c0ncimazione azotata in copertura. La produzione non raggiunse che ettol. 12. Negli anni 1897-98 e 1899-900, invece l'acqua di pioggia raggiunse i mili. 500, che qui è un miracolo, ben distribuiti, e la produzione in terreni lavorati con l' aratro chiodo siciliano , non concimate da un cinquantennio, raggiunse una media di ~5 ettolitri per ettaro. Ma si intende che le annate discretamente piovose sono1' eccezione e che invece le siccitose costituiscono il nor- . male, con l'aggravante che le annate piovose sono d' altra parte apportatrici di gravissimi danni nei piani, perchè sempre sono torrenziali e sempre producono allagamenti o malanni. La media del quinquennio 1898-903 per la distribuzione doli' acqua di pioggia è stata di mill. 450 per ì' in-, ~ mo, di mill. 421 per le non più per la ragione del clima - per questo sarebbe risolta la questione agraria meridionale che comprende, con le isole, una superficie di ettari' l~.668.600? Civetteria femminile pianure di Catania, Licata. e Terranova. Il grano - Il frumento rappresenta l' altra pianta su cui bisogna riporre le speranze dell' avvenire. E qui siamo di accordo col comm. Cedetti. La produzione di questa pianta che tocca· la media di 8 a 9 eti • I • . . : ~ I.. i11I11-J; Quindi in che cosa deveconsistere i I rimedio del rimedio? Il vero rimedio tolitri per ettaro nelle provincie meridionali e nella Sicilia , si può e si deve rialza1·e mediante l' introduzione di rotazione , di lavorazione e di concimazione razionale ; si può aumentare con lo svlluppo delle praterie artificiali, con l'aumento ed il buon allevamento del bestiame , e con la razionale conservazione del letame. È ciò che appunto si va facendo •in Sicilia, assai limitatamente si, ma si fa. E la causa di questo lento progresso si Senti, sorella , prima di partire, lasc ;;;•mi il modello di quel tuo berretto che ti sta cosi bene ! ( Allusione al berretto repubblicano). Il primo rimedio per la rigenerazione agrari a del Mezzogiorno dove consisterenell' applicazione di tutti quei mezzi che conducono alla provvista d' acqua per le colture , senza di che tutte le altre condizioni - buoni lavori, rotazioni , econcimazioni-rostano poco efficaci. Gli scrittori del Mezzogiorno .• fra cui pri - missirno il Nitti, senza essere agronomi, hanno compreso questo grande problema, quando hanno chiesto che le spese per i latJori pubblici nel Mexwgiorno, d'Italia devono essere destinate, anzichè per le fer-· rovie di dubbia utilità, al rimboschimento ed alla si-• stemaxione deifi,umi e torrenti. Fra gli agronomi,. deve ricercare nelle scarse attitudini tecniche dei proprietari e del personale di direzione. nell'assenteismo e più che altro nel sistema vigente di contratti agrari con affitto a breve tenni oe. Ma badiamo bene però di non lasciarci trasportare a facili illusioni, nel riprometterci grandi cose dall'introduzione di sistemi razionali di coltura , se tutte le cause che ostacolano la produzione del Mezzogiorno , devono permanere. Poichè è bene si sappia cho da noi il primo elemento della fertilizzazione è l'acqua. E di qu·esta asserzione io ne darò subito un esempio: In pianura di Terranova coltivo una estenzione di terra con tutti i sistemi che la scienza agraria consiglia. rell' anno colonico 1900-901 non si ebbero che appena 350 mm. di pioggia, caduta quasi tutta in autunno. Il grano seguente le fave concimate chimicamente, subì an- (Dall' Uomo di pietra) il Gigli oli , che ha vi~- suto per lungo tempo nel Mezzogiorno, ha dimostrato come l' acqua sia , p~r queste ragioni , il concime dei concimi. Serbatoi d'acqua nelle chiuse vallate dell'Appennino, e dei• monti della Sicilia , e canali di irrigaxione sopra le prosciugate pianure : questi sono i monumenti di f orxa e di feracità che l' Itatia doveva far sorgere come segni eterni e fecondi della rinnovata vifo delle sue genti. Invece cosa abbiamo ; abbiamo una infinità di canali di irrigazione nell'Italia Settentrionale o-la sola provincia di Verona ne ha 46 , ed altri in corso che le permettono di irrigare circa 135 mila ettari di terreno, e la provincia di ovara ne ha tanti da permettere l' irrigazione di ettari 150 mila - mentre che il Mezzogiorno d'Italia non ha avuto• ancora che progetti e studi formulati fin dal 1886 per la.

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