236 RIVISTA POPOLARE pire uno stipendio; Corte che non ha mai difesa la libertà del paese cbe mai ha protestato contro l' op pressione o spogliamento degli argentini e che non si è mai distinta con un vero atto d'indipendenza. E se passiamo in rassegna gli altri corpi colletti vi senza eccettuare le facoltà universitarie e ]o stesso Corpo degli Ingegneri nazionali si troverà, con poche eccezioni , che gli elementi dei qnali si compongono sono stati del tntto inutili al rroprio paese per non dire che saranno per sempre infruttuosi. E lo stato degli affari ufficiali argentini è caratterizzato per la sua incurabilità, le classi dirigenti attuali sono incapaci di spinge1~si in avanti. Perchè il paese possa salvarsi da se stesso bisogna far posto ali' elemento nuovo , il vero produttore di ricchezza, elemento che lavora indipendentemente dagli uomini politici e che quando vuole occupare il posto che gli compete nel Consiglio del Governo è respinto e calpestato dai politicastri , ammeno che non si pieghino alle loro mire. Quasi tutti gli scrittori che si sono occupati della Repubblica Argentina hanno rimareato la mancanza di risultati che il progresso argentino ba dato in questi ultimi tempi. L' unica cos~ tangibile che c'è dato vedere in piedi è il lavoro nazionale in evoluzione ascendente malgrado che la ricchezza pubblica accumulata nelle Banche dello Stato fosse manomessa una volta di più dalle classi ufficiali 15 ari'iii or sono. La ragione di questo regresso è che uomini e cose nell'Argentina non si trovano alla stessa altezza. Il paese ha progredì to , si è modernizzato , ma gli uomini pubblici che lo diriggono non hanno saputo svolgersi, non hanno saputo adattarsi alle circostanze nuove, uniformarsi ai nuovi metodi. I Mitre, i Roca, i Quintana ecc. ecc. sono uomini del passato, figli di qnesto creolo , che non viaggia per istruirsi, uomini che non conoscono alcnna lingua straniùa e l' orizzonte loro non è più esteso dell' ambiente limitatiHsi- . . . mo in cui respirano. Ecco perchè nessuno di questi problemi difficili che si sono presentati ultimamente nella :finanza e ·politica argentina e nella diplomazia in special modo è stato risoluto in senso favorevole dagli Argentini ; ecco perchè gli uomini di stato nell'Argentina sono accusati in Europa e nel paese stesso di stupidità e ignoranza. Se si vuole che questa Repubblica ottenga tutto il profitto possibile dei nuovi tempi occorre che questa vecchia generazione di uomini pubblici si affretti a sparire e che nei consigli de' governi sorgano nuovi uomini , che non siano i discepoli e i continuatori di questi uomini di stato. Il Pellegrini è stato l' unico politico che ha avuto stoffa pel nuovo stato di cose nell' Argentina; si è perduto a causa dei pochi sJru poli e del suo snobismo. Resterà però come il perfetto tipo dell' a1·rìvista, dell'uomo che pretende salire ad ogni costo e con ogni mezzo. Il paese trovasi legato dagli altri uomini di piombo da me descritti, mura vecchie dirute, che arrestano la corrente del progresso. Il paese vuol caminare, andare avanti ma essi non lo permettono; e così continuerà finchè questi scheletri pregiudicievoli e malefici non verranno a cadere ; finchè il nuovo elemento non si decida a far tavola rasa di uno stato presente, che virtualmente è tanto morto come materialmente può esser morto il passato coloniale. Lo scetticismo è oggi così profondo nell' anima argentina che si discute fin l'epopea nazionale dell'indipendenza e si disconosce la sua utilità. « A che, dicono molti argentini, ci è servita l'indipendenza se non ad esser tosati a suo tempo come pecore? , E molti ripetono che è da lamentare anche la così detta Riconquista, l'espulsione cioè degl'inglesi nel 1806 e 1808 perchè con questi il paese sarebbe stato più ricco e· più felice. E ammesso questo scetticismo e questo rilasciamento generale di una decadenza, che non ha mai conosciuto il suo apogeo,- si presenta il problema Jankèe molto grave pel Sud-Americano. Quanto non è mai costato a far capire a queste dinastie di presidenti e governatori Sud-Americani, la missione dei quali non pare sia stata altra che quella di perseguit~re tutti gli elementi intelligenti incontrati lungo il cammino, che la razza Sud-americana veniva minacciata, che se non tornava indietro, se non si difendeva dagli Stati Uniti era perduta, era come una razza chiusa nella cappella mortuaria! Mitre, lo storico, per esempio, non credeva all' ambizione degli Stati Uniti e siccome non era egli che av·eva annunziato il pericolo si permetteva affermare nel suo diario La Nacione, di Buenos-Ayres che tutto proveniva da una cospirazione di scrittori contro l'influenza degli Stati Uniti. Ebbene oggi nei paesi di esperienza e di riflessione come Ja Germania, si pensa, e la Gazzetta di Colonia lo scrisse, che l' annessione del Sud-America da parte del Nord-America è fatale e che tutta la politica SudAmericana deve consistere nell' allontanare tale annessione. Negli Stati Uniti e in Europa si dice che il governo Nord-Americano non si affretterà; ma innanzi a11a rivoluzione costante di uua Repnbblica, come S. Domingo, e l' anarchia endemica in nno stato Sud-Arnericano, come l' Urugnai , l' opinione pubblica europea stanca di tante rivolnzioni è piuttosto favorevole alla conquista del Sud-America e può stimolare il Nord America ad affrettarsi. Le elezioni presidenziali, nelle quali il presidente uscente impone il successore potrà servire di pretesto in ogni tempo e il Nord America finirà per attutire le sue ripugnanze venendo ad una conquista bruta.le Come gl' Inglesi combatterono gli Spagnuoli della Colonia Argentina con altrettanta energia i Nord americani persegniteranno i Sud americani. Questi ultimi non devono sperare nè giustizia , nè quartiere dai primi fìnchè non si sottometteranuo. E chi può salvare il Sud-America? In primo luogo l' emigrazione latina , che deve fomentarsi senza posa. Si riconosce oggi che l'America del Sud è un continente ricco del mondo, che solo per colpa delle sue classi dirigenti è così poco popolata.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==