Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 9 - 15 maggio 1904

234 RIVISTA POPOLARE Ministro Nasi. Dal risultato delle prove d'esame di una numerosa classe chi ha la roidine dell' insegnamento può intuire la maggiore o minor8 efficacia del metodo seguito dal docente . ma non può raccogliere elementi di prova sufficienti per giudicare se il metodo fu errato in tutto o in parte, se i risultati scarsi sono imputabili all' insegnante o sono il frntto dell' insufficiente preparazione della classe, e se quindi si debba dar lode o censura a chi l' ha idtrui ta. Altri lagni si sono formulati contro l' opera di tali Ispettori, per lo più dotti cultori di scienze o lettere negli Istituti Universitarii; che cioè essi giudichino del merito degli Insegnanti delle scuole secondarie con criterii unilaterali, dal punto di vista della vastità delle cogn\zioni dei docenti, anzichè dell'efficacia dei risultati ottenuti; si vorrebbe perciò che l'ispezione didattica sulle scuole secondarie fosse affidata a provetti insegnanti di dette scuole , perchè consci per esperienza delle difficoltà che si hanno da superare e della bontà dei metodi più acconci al fine. E appunto ispirandosi a questo intendimento, il progetto Orlando vuole , come si è detto, che l' ufficio d' Ispettore sulle scuole secondarie sia conferito temporaneamente ad insegnanti provetti delle stesse scuole che hanno da ispezionare , salvo a riprendere il proprio ufficio d'insegnanti trascorso un periodo di pochi anni. · Su questo modo di reclutamento degli'"Ispettori delle scuole secondarie c'è da dire parecchio. La superiorità intellettuale di un insegnante provetto comparativamente ai meno anziani è spesso un'illusione analoga al pregiudizio che i popoli antichi fossero più savii dei viventi; chi ha trasC'orso molti anni nella carriera dell'insegnamento ha imparato senza dubbio ad accrescere l' efficacia del proprio insegnamento , ma non è per questo il miglior giudice del valor scientifico e didattico dei giovani che hanno da poco iniziata la loro carriera, e se è buon giudice lo è per eccezione, perchè 1~ cure della famiglia , il difetto di stimoli e il declinare fatale della vitalità fisiologica e mentale cogli anni scemano negli insegnanti anziani le attitudini a continuare con ardore le ricerche produttive e l'assimilazione delle nuove dottrine. Ma fossero anche gli insegnanti provetti i migliori giudici dei proprii colleghi, manca in essi quella indiscutibile autorità morale che deriva· da un'incontestata superiorità scientifica e letteraria , che sola può dare efficacia ai loro consigli e suggerimenti. Un giovane insegnante che ha coscienza del proprio valore accederà di buon grado all' opinioiie espressa dal Maestro che tutti ammirano e proclamano sommo cultore, disdegnerà invece in cuor suo gli autoritativi responsi d61 collega Ispettore che in imo pect01·e giudica impari alla sua missione ; può essere ingiusto talvolta siffatto apprezzamento, ma è fatale nella natura umana che sorga un sentimento di ribellione contro il disposto di chi impera scientificamente o letterariamente solo perchè un Ministro l' ha tratto dalla moltitudine degli uguali, e ne ha fatto un_chiaroveggente ed uua guida illuminata. Senza quindi riformare ab imis fundamentis, miglior sistema sarebbe quello di continuare ad affidare l'ufficio di Ispettori nelle seuole sèconda.rie ai pit'.1eminenti cultori di scienze o lettere che onorano il nostro Pae:;e, avendo cura soltanto di p1·e:;eegliere quelli che hanno esperienza di scuole secondarie per avervi iw:iegnato qualche tempo. l\L DE BENEDETTI I llll li li I I I I li 11111111111111111 I I I llllttl 11111111111111111111111,111111111111111111111111 La politica del Sud-America ----®---- Macchiavelli non scris8e il suo capolavoro « il Principe » pel governo delle Rep11Lbliehe S11d-Americane, perchè non esistevano CJl.1andofioriva il Segretario fiorentino. Molti però dt>gli uomini di Stato del SndAmerica, come se il P1·incijJe fosse stato per tutta la vita il loro breviario o va,l_e-mecnm , hanno praticato i suoi consigli come non avrebbe meglio potut,o fare un Cesare Borgia e un Giovanni dalle Bande Nere, nei quali il Machiavelli aveva posto il s110 sguardo per arrivare alla tanto desiderata unità italiana. Machiavelli genio di primo ordine pure s'ingannava nel credere che con i cattivi mezzi, la finzione , la menzogna, l'ipocrisia, il tradimento si arrivi a erigere uno stato sociale solido sia anche ai tempi borgiani del pugnale e dei veleni. E noi testimoni deLI'attnale sociabilità Sud-Americana non abbiamo bisogno di altre prove di questo stato di ristagno , di questa incapacità di serii progressi o impotenza a generare nna civilizzazione nobile e originale, che dimostrano quasi tutti gli Stati Iat_ini Sud-Americani diretti da dopo la loro indipen ·denza da Oligarchie, clie hanno usato e abusato dei precetti Machiavellici. Si racconta che il Papa Alessandro VI e suo figlio Cesare Borgia dovessero al veleno il primo la fine della sua vita e l'altro la distruzione della sua opera. Cioè videro vita e carriera terminati dallo stesso agente distruttore, di cui si erano tanto serviti. E il detto « chi di coltello fe, e di coltello m·1oré' » si avvera più nella società che nelle persone. Se il Segretario fiorentino, che fu ~ome privato incorruttibile, avesse potuto organizzare una f!ocietà con i principi i del Principe è quasi certo che questa agglomerazione sarebbe perita dopo poco pel ferro e per l' intrigo. A dire il vero la civilizzazione che oggi vediam0 nel Sud-America non è che una imitazione molto superficiale, una caricatura, della civilizzazione europea. E un esempio eloquente si trova esaminando una delle più brillanti collettività Sud-Americane e cioè Ja Repa bblica Argentina tanto all' Italia vincolata. In questo momento gli St.ati Ispano-Americani fanno grandi sforzi per ben governare e mantener l'ordine in gran parte dovuto al salutare timore che ispira il Jankee invasore. Ec€ezione fatta dell'Uraguai e S. Domingo, oggi in piena ebolliz-ione rivoluzionaria e della Venezuela e Columbia a tutto ieri vittime delle stesse agitazioni, uoi costatiamo che la endemica rivoluzione è scomparsa dal Continente Sud-Americano e specialmente dall'Argentina, dove Ul q_ue~tomomento si parla delle

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