Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 8 - 30 aprile 1904

• 224 RIVISTA POPOLARE di ogni al~ra natur:t; tra popoli confinanti di uguale o di simile lingua, una diminuzione del porto è certo consigliabile. La prova ci é fornita dalle convenzioni particolari già concluse fra va~ii Stati per a!iba<;sare la tassa di scambio al livello di quella interna o poco meno. Cosi abbiamo l' Unione postale tedesco-austro-ungarica; quella fra i tre Stati scandinavi; fra Olanda e Belgio; fra Belgio e Lu~semburgo; fra Lussemburgo e Germania; fra Austria-Ungheria e Serbia e Montenegro; fra Spagna e Portogallo; fra Rumenia e Bulg:iria; senza contare le unioni postali fra gli stati europei e le rispettive colonie. Il bisogno di un ribasso esiste dunque ma non ugualmente rer tutti i paesi ; la tassa di 2 5 cent. può parer alta, per esempio in Germania per i rapporti intensissimi ch'essa ha col Belgio, co·l l'Olanda, con la Danimarca nazioni con le quali sarebbe consigliabile il concludere una unjooe posble come quella con l'Austria; ma 11011 parrà alta per i rapporti epistolari ch'essa intrattiene con la Grecia, o con la Bolivia, o con la Corea. A un ribasso si oppongono in questo momento anche le condizioni finanziarie dei maggiori stati. Ma v'è poi un altro ostacolo di cui il pubblico in generale' nulla sa; sono le tasse di transito. Q11ando h Germania manda lettere in ln9'bilterra . J attraverso il Belgio, il Belgio si fa pagare il servizio, e lo stesso fa l'Inghilterra verso la Germania se manda lettere tedesche in America, e cosi via. Le tasse di transito sono state già ribassate da quando sussiste l'unione posLt!e; mà paesi di transito come il Belgio, questo punto d' incrocio delle grandi strade postali del nostro continente, non possono rinunziarci. Interessi simili hanno l'Olanf.la, l'Italia, la Francia. Presentemente per ogni chilogrammo di lettere che passa è fissata una. tassa di transito di fr. 1.70 ·per terra e di 10 per mare, a lunghe distanze. Sopprimere ogni tassa in base aHa reciprocità del servizio no·n va senza grave danno particolarmente degli stati su nominati, ~opratutto del Belgio, che transita venti volte più lettere di quello ch'esso ne spedisca. Un forte ribasso della tassa internazionale è anche impedito dall'elevatezza delle tasse postali interne di parecchi stati. La maggior parte delle a111ministrazioni postali si opporrebbero a che la tassa internazionale venisse portata sotto il livello di quella interna che in parccclii.stati s'aggira intorno ai 20 cent. Solo in Ispagna abbiamo la curiosità di una tariffa per il Portogallo minore di quella iriterna. Tuttavia una riduzione da. 25 a 20 cent. non appare improbabile da un' incb iesta fatta dalla « Voche ». Vari Stati, tra cui l'Italia, si sono dichiarati non sfavorevoli per quanto ·attendono da altri l'iniziati va. L'Italia intanto si dispone a ridurre la sua tassa interna da 20 a 15. Un'altra riforma che ha probabilità di venire accolta è l'elevare il limite del peso da 15 a 20 grammi. Una seconda questione interessante é quella del _francobollo universale: un francobollo unitario per tutti i paesi <lell' Unione. In congressi antecedeuti la questione venne appena accennata; la Francia, il Lussembur~o, gli Stati Uniti si • mostrarono favorevoli pur senza prendere l'iniziativa, nè è probabile che venga ancor presa da alcuno al prossimo congresso. Gli è che il fra.n,·obollo unitario presuppone non solo unità di moneta, ma anche unità di corso. La maggiore obbiezione posta innanzi così dall'Italia come dalla Svezia, dalla Danimarca ecc. è appunto quella del diverso corso del denaro. Il francobollo unitario diverrebbe oggetto di speculazione. Ne verrebbero comprate grandi quantità nei paesi dove il denaro ha basso corso, p. e. in Ispagt1a, in Grecia, nell' Argentina ecc. per rivenderle nei paesi a corso alto. Tuttavia particofarmente la. Francia sesuita a occuparsi del francobollo u'1ico, e al prossimo congresso proporra mtaoto le cartoline internazionali con -risposta. ('Die Woc/Je, 2 ~prill') 111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 RECENSIONI « PrnTno PERUGINO> Dramma io tre atti di Francesco Guardabassi - Perugia 1903. Dol nome ài Pietro Vannucci, detto il Perugino, cho fu, nella pienezza dei Rinascimonto italico, una nobile figura <li uomo e di artista ed ebbe il vanto di essere stato maestro a Raffaello , intitola un suo recente dramma il Guardabassi, che alla storia della sua regione <legna,nonte consacra un memore culto. Guidato da quel fine intuito, ch'è proprio dei poeti dotati di sensr; storico, l' A. imbattutosi in un notevole eµi8odio della cronaca locale del Materazzo (l'eccidio di Guido, Astone e Simonotto Baglioni e la fiera riscossa· di Gian I aolo) no trae materia veramente adatta ad un' efficace rapprosentazione dei tenipi : tutto un comolesso di avvenimenti tra i quali fa risa'tare le figure del P~rugino, di Raffadllo, e degli altri di quella illustre scuola di artisti. E fa rivivere, in tal modo, tutto quel memorabile periodo della storia italiana, nei quale il comune si va trasformando ,o si è già trasformato in signoria e, mentre aspre lotte civili ne insauguinano le contrade, è irraggiato dallo splendore ài arte e di cultura che tutt'attorno si diffonde (contrasto caratteristico!) come a rasserenare la vita offuscata dalle torbido ire di parto. Il dramma fu già rappresentato .con ottimo successo nel t-eatro di ·Perugia ; o ci paì· degno che pari fortuna gli arrida anche extra moenfo, nei maggiori teatri della penisola. · Fr. Montalto ♦ GIOVANNr ni-: GEN:'iAlW: Sociologia e Statistica - Catania, N. Giarrnotla 1904. Il De Gennaro con logica sei-rata dimostra: 1 ° che la Sociologia non si può e non si deve confondere con la Statistiea ; 3° che la Statistica è un metodo e non una scienza. Siamo pienamente di accordo con lui. ♦ GrusEPP1•:Si!:RGl: Problenii di' scien-x,a contemporanea - R. Sandron JDd. Palermo - Milano-Napoli 1904, L. 2,R0. In questo volume l'illustre antropologo ha riunito alcuni seri tti µub blicati altrove. Non per questo perdono d'importanza o di attualità: toc cano i problemi più discus<;i: il genio, l'eredità biologica, le indit-x,ioni cmtropotogiohe 'intorno ai primitivi abitanti di Europa e d1ffitsi_one della cultitra mediterranea in Europa. Siamo fjuasi interamente di accordo sulle induxioni antropologiche; lo siamo sul!' eredità biologica in q ùanto combatte il Weissmau , ma riteniamo che la sua spiegazione <loll'oredità colla fon,u d' inerzia come legge generalo delhi natura d sembra troppo semplicista e troppo vaga. Lo siamo ancora mono nello scritto sul Genio. Egli non segue interamente il Lombroso, ma per le sue ipotesi iostabili mostra una sconfinata e ingiustificata ammirazione. Per esempio trova profondo , ancorchè non sia ve1·0, - sue parole -·- il 1;oncètto lombrosiano che nella creaziouo geniale scorge l' equivalente psichico, eh' è un sostituto del movimento convulsivo dogli epilettici .... Tutte parole vuoto di senso! Ci piace notare questo pa8SO: « l' espressiouo di Morselli che la psiche si è perfezionata parallelamente e in ragiono dei progressi morfologici non ha sempre la sua giustifica- ,:iono ; essa è una espressione vaga che può essere contraddetta assai facilmentl') " (pag. 59). 11 Colajanni per lo appunto ha dirno,trato ampiamente nella sua Sociologia Criminale che manca ogni e nTispon - donza tra l'evoluzione psichica e quella morfologica. Oott. Napoleone Colajanni, proprietario, direttore-responsaoile. NAPOLI - R 'l IP. PANSINI, CHIOSTRO s. LORENZO.

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